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    ECCO I DATI SUL MONDO DEL LAVORO IN ITALIA DI CUI NESSUNO VUOLE DISCUTERE: GLI INFORTUNI SUL LAVORO DENUNCIATI NEL 2023 ALL'INAIL SONO STATI OLTRE 590MILA (DI CUI 375 MILA RICONOSCIUTI), TRA QUESTI 550 CASI ACCERTATI CHE HANNO AVUTO UN ESITO MORTALE (PER FORTUNA I DATI SONO IN CALO RISPETTO AL 2022) - GRAZIE AI CONTROLLI EFFETTUATI DAGLI ISPETTORI INAIL SONO STATI REGOLARIZZATI 44.009 LAVORATORI, DI CUI 1.708 IN NERO - LE AZIENDE IRREGOLARI SONO RISULTATE ESSERE 8.191, PARI AL 93,73% DI QUELLE ISPEZIONATE…


     
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    INAIL, 1.147 DENUNCE DI MORTI SUL LAVORO NEL 2023 (-9,5%)

    In totale 590mila infortuni (-16,1%), finora riconosciuto il 64%

    MORTE SUL LAVORO MORTE SUL LAVORO

    (ANSA) - ROMA, 14 OTT - Gli infortuni sul lavoro denunciati nel 2023 all'Inail sono stati oltre 590mila (-16,1% rispetto ai circa 704mila del 2022), di cui 1.147 con esito mortale (-9,5% rispetto ai 1.268 del 2022). Lo indica la relazione annuale dell'Istituto. Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono provvisoriamente 375.578 (pari al 64% delle denunce), di cui il 18,1% avvenuto "fuori dall'azienda", cioè "in occasione di lavoro con mezzo di trasporto" o "in itinere", ovvero nel tragitto casa-lavoro.

     

    Gli infortuni mortali accertati sul lavoro sono, al momento, 550 (il 48% delle denunce), di cui oltre la metà (52,2%) "fuori dall'azienda". Le denunce di malattie professionali sono state oltre 72mila, in aumento del 19,8% rispetto al 2022.

     

    morti sul lavoro morti sul lavoro

    A influenzare il calo degli infortuni in complesso nel 2023 è stata la pandemia, ancora molto presente nel 2022 in termini di contagi professionali denunciati. La riduzione reale, al netto dell'effetto Covid, si attesta al -0,6%. Rispetto al 2019, anno che ha preceduto la pandemia, la riduzione, sempre al netto dei contagi, è di circa il 9%. Per i casi mortali, a differenza del biennio 2020-2021, l'emergenza sanitaria non ha avuto invece l'impatto rilevante osservato per le denunce in complesso.

     

    Tra i settori, il più elevato numero di decessi in occasione di lavoro si registra nelle Costruzioni (176 casi, in linea con i 175 del 2022), nel Trasporto e magazzinaggio (125, -17 decessi) e nel comparto manifatturiero (111, -11). Oltre un terzo degli infortuni in complesso e un decesso su 12 riguardano le donne. Quanto all'età, metà delle denunce di infortunio si concentra nella fascia 40-64 anni, mentre per i decessi la fascia più colpita è quella tra i 50 e i 64 anni.

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    Quasi otto infortuni su 10 riguardano i lavoratori italiani (in calo del 18,9% sull'anno precedente), il 17% gli extracomunitari (-0,2%) e il 4% i comunitari (-13,7%). Sempre circa otto su 10 sono i decessi denunciati per lavoratori italiani (-9,1% sul 2022), il 15% per quelli extracomunitari (-8,2%) e il 4% per i comunitari (-20,3%). A livello territoriale, la diminuzione del 9,5% delle morti sul lavoro rispetto al 2022 è la sintesi dei cali registrati al Centro (-18,7%), Nord-Ovest (-13,6%), Nord-Est (-11,3%) e Isole (-9,3%) e dell'aumento rilevato al Sud (+6,3%).

     

    INAIL, OLTRE 8MILA AZIENDE E 44MILA LAVORATORI IRREGOLARI

    1.708 erano in nero nel 2023, recuperati 91,1 milioni

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     (ANSA) - ROMA, 14 OTT - Nel 2023 grazie ai controlli effettuati dagli ispettori Inail sono stati regolarizzati 44.009 lavoratori, di cui 1.708 in nero, e sono stati accertati e richiesti premi per oltre 91,1 milioni di euro. E' quanto indica la relazione annuale dell'Istituto, in cui si spiega che gli ispettori hanno definito 8.739 pratiche per accertamenti presso le aziende avviati nel 2023 e in anni precedenti.

     

    Le aziende irregolari sono risultate essere 8.191, pari al 93,73% delle aziende ispezionate, un risultato ottenuto - viene rimarcato - attraverso il sistema di business intelligence, che ha consentito di indirizzare efficacemente l'attività di vigilanza utilizzando informazioni presenti nelle banche dati interne ed esterne. Anche nel 2023 l'Istituto - segnala - ha registrato gli effetti della significativa carenza di personale assegnato alla funzione di vigilanza.

     

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    Allo scorso 31 dicembre, infatti, la forza ispettiva era pari complessivamente a 200 unità, 10 in meno rispetto all'anno precedente. L'assunzione di 111 nuovi ispettori, autorizzata dal decreto legge n. 63 del 15 maggio 2024, convertito con modificazioni dalla legge n. 10 del 12 luglio 2024, a partire da quest'anno "è però destinata a migliorare i risultati dell'attività di vigilanza".

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