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    GLI IRRIDUCIBILI DEL VEGLIONE HANNO GIA' LA EXIT STRATEGY: FANNO ROTTA VERSO SAN MARINO E MONTECARLO DOVE VALGONO REGOLE MENO STRINGENTI RISPETTO AL RESTO DEI PAESI EUROPEI – BURIONI: "QUANDO SI HA UN PRIMATO MONDIALE (QUELLO DEI MORTI PER COVID-19 IN RAPPORTO ALLA POPOLAZIONE) MI PARE GIUSTO IMPEGNARSI PER DIFENDERLO A TUTTI I COSTI. COMPLIMENTI A SAN MARINO”


     
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    Giuseppe Scarpa per “il Messaggero”

     

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    Da San Marino al Principato di Monaco. Ecco le principali mete in Europa dove si registra il tutto esaurito in vista delle vacanze natalizie. Il motivo? Qui si potrà festeggiare il nuovo anno senza incorrere in particolari limitazioni, è il caso di San Marino o con limiti meno stringenti, rispetto al resto del Continente, come a Montecarlo. Molti gli italiani che hanno già prenotato in queste due località.

     

    Nessun coprifuoco al brindisi di Capodanno, al ristorante o nei locali della Città Stato nel cuore dell'Italia dove il Governo permetterà per i festeggiamenti del 31 dicembre l'apertura dei pubblici esercizi fino all'una di notte. L'esecutivo sammarinese infatti varerà un decreto con il quale prolunga l'orario di apertura dei locali e dei ristoranti per San Silvestro.

     

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    Lo ha anticipato il segretario alla Sanità, Roberto Ciavatta, alla trasmissione Viceversa di Rtv San Marino. «Purtroppo non ci sono delle misure che scientificamente garantiscono una diminuzione dei contagi - ha detto Ciavatta - molto del dibattito attorno alle decisioni prese è usato appositamente per fare polemica, spesso lo vediamo in Italia, di matrice politica». Decisamente controcorrente rispetto al Bel Paese, la repubblica di San Marino mercoledì ha registrato 24 nuovi positivi al Covid su 237 tamponi effettuati. In totale i sammarinesi ricoverati per coronavirus sono 20, cinque dei quali in terapia intensiva.

     

    MONTECARLO A fare la concorrenza a San Marino c'è un'altra piccola nazione che sorge sempre in Europa, questa volta non è all'interno dell'Italia ma a pochi chilometri dalla frontiera. Insomma l'altra meta ricercata in questi giorni è sempre una Città Stato anche se a differenza di San Marino non è una Repubblica ma una monarchia, il principato di Monaco. È il rifugio per quanti vogliono festeggiare Natale o Capodanno in hotel, concedersi un pasto tranquillo in ristorante e magari anche qualche passeggiata nelle vicine e suggestive località della Costa Azzurra. Montecarlo, perciò, si avvia a registrare, per fine anno, il tutto esaurito.

     

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    A subire negativamente questo risultato è la vicina Nizza. Gestori e titolari degli hotel della Costa Azzurra parlano di concorrenza sleale, il punto è però che in Francia vigono misure molto stringenti. Perciò chi vuole brindare si dirige negli hotel di Monaco, sapendo che all'ora di pranzo i ristoranti sono aperti e che la sera le serrande si abbassano alle 21,30. Scelte differenti dei governi di fronte alla pandemia che in generale galoppa in tutto il Continente, con il rischio all'orizzonte della terza ondata, attendendo nel frattempo una vaccinazione anti covid di massa.

     

    PRENOTAZIONI Questo è il contesto. Ma se da un lato sono molte le cancellazioni inoltrate da persone che hanno deciso di restare a casa, altre, in numero cospicuo, provengono da chi vede nel principato di Monaco l'unica meta in questo 2020 dove trascorrere le vacanze di fine anno in una situazione di quasi normalità. Così, Jean-Louis Biamonti, vicepresidente della Société des Bains de Mer sostiene che «sono aumentate le prenotazioni di hotel e ristoranti. Dal 27 dicembre all'inizio di gennaio, la domanda è generalmente molto forte. E avremo ancora persone. Ad esempio, il veglione di fine anno è quasi al completo».

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    Un'analisi diametralmente opposta è quella di Michel Tschann dell'hotel Le Splendid, di Boulevard Victor Hugo, a Nizza: «Avevamo alcuni clienti in albergo per le feste di fine anno. Tra cinque e sei camere. Poi, hanno annullato, sostenendo che a Nizza non c'era nessun ristorante aperto. Cancelliamo e andiamo a Monaco, mi hanno detto. Posso capire che passare il capodanno seduto su un angolo del letto di un hotel non sia eccitante». A Roma, invece, l'interrogativo riguarda i comprensori privati alle porte della città, come ad esempio all'Olgiata. L'ipotesi che in queste frazioni controllate all'ingresso da vigilianza privata ci si possa concedere qualche lusso in più rispetto ad altre aree della città è un'opzione plausibile.

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