1. DRONI CONTRO SITO MILITARE IN IRAN, 'È STATA ISRAELE'
Estratto dell’articolo di Claudio Accogli per l’ANSA
ATTACCO ISRAELIANO AL LABORATORIO MILITARE DI ISFAHAN
Un attacco con droni contro un laboratorio militare iraniano a Isfahan fa salire alle stelle la tensione nel paese, lacerato dalle proteste, insanguinato dalla repressione e sempre nel mirino delle sanzioni occidentali, in un clima ulteriormente infiammato dalle forniture di droni alla Russia in guerra con l'Ucraina.
Sabato sera tre droni Mav quadrirotori armati con esplosivo hanno preso di mira una installazione nella città, 350 chilometri a sud di Teheran, nota per una base dell'aviazione e un centro di ricerca e produzione di combustibile nucleare. Secondo la versione iraniana, due droni sono stati neutralizzati dai sistemi difensivi - installati dopo "un incidente simile" non meglio precisato - mentre un terzo è stato colpito dalle guardie della struttura esplodendo sul tetto, "provocando solo lievi danni e nessuna vittima".
ATTACCO ISRAELIANO AL LABORATORIO MILITARE DI ISFAHAN
Sulla base delle immagini alcuni esperti hanno localizzato l'edificio nella zona nordoccidentale della città, a due passi da un centro commerciale. Secondo esperti Usa è un sito di ricerca spaziale collegato al programma di missili balistici, mentre sarebbe stato causato da un guasto l'incendio presto domato in una raffineria di petrolio vicino a Tabriz, nel nordovest, che in un primo momento si era pensato fosse collegato al raid di Isfahan.
[…] Ma è stato il Wall Street Journal a lanciare il j'accuse più forte: è Israele ad aver compiuto il raid, ha scritto il quotidiano citando fonti statunitensi. […]
3. L’ATTACCO CON I DRONI ALLA FABBRICA DI ARMI IN IRAN NELLA LUNGA GUERRA TRA ISRAELE E TEHERAN
Estratto dell’articolo di Francesco Semprini per www.lastampa.it
ATTACCO ISRAELIANO AL LABORATORIO MILITARE DI ISFAHAN
La matrice dell’attacco a Isfahan è israeliana e il raid è stato condotto verosimilmente da cellule operative in territorio iraniano. Sebbene l’obiettivo sia una fabbrica di munizioni sita accanto a una centrale dell'Iran Space Research Center, sanzionato dagli Stati Uniti […], è assai improbabile che si tratti di un intervento diretto degli Usa al momento concentrati sulla guerra in Ucraina e poco inclini ad aprire un altro fronte di confronto diretto con Teheran. […]
“Sarei sorpreso se fosse un’operazione americana”, afferma Daniel Pipes, presidente del Middle East Forum. “L’ultima azione militare degli Stati Uniti in Iran risale al 1980 quando cercarono di liberare gli ostaggi detenuti a Teheran dopo la rivoluzione khomeinista del 1979 - prosegue l’esperto vicino agli ambienti neoconservatori -. La dottrina americana in questi quattro decenni è stata quella di accettare la Repubblica islamica e gestire i rapporti attraverso i diversi regimi, a volte in maniera più muscolare altre più dialogante, in particolare sul programma nucleare, senza procedere ad azioni militari dirette”.
benjamin netanyahu
Dello stesso tenore sono le parole di Cliff Kupchan, presidente dell’osservatorio Eurasia Group: “E’ difficile pensare che ci sia dietro qualcun altro se non Israele. Credo che quanto accaduto debba essere inquadrato nella guerra fantasma tra Israele e Iran”. […]
Il blitz segna il primo attacco noto effettuato da Israele sotto il nuovo governo di coalizione di destra guidato da Benjamin Netanyahu, che ha autorizzato una serie di audaci operazioni all'interno dell'Iran quando ha ricoperto il ruolo di premier per l'ultima volta dal 2009 al 2021.
benjamin netanyahu accusa l'iran di non rispettare il deal nucleare
E arriva mentre dirigenti israeliani e americani ragionano su nuovi modi per combattere le operazioni destabilizzanti dell'Iran, incluso l'approfondimento della cooperazione militare con la Russia. Il direttore della Cia William Burns è stato a Gerusalemme la scorsa settimana per discutere dell'Iran e di altre questioni regionali, e ha incontrato il collega del Mossad David Barnea.
Domani è previsto invece l'arrivo in Israele del segretario di Stato Antony Blinken per continuare i colloqui su Iran e altre questioni regionali. In questo quadro si inserisce l’impegno di Biden a bloccare la produzione di missili iraniani da usare contro l’Ucraina attraverso “sanzioni”.
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