1 – SAN VALENTINO È LA FESTA DEL CRETINO
Azzurra Barbuto per “Libero Quotidiano”
san valentino poco sesso e tanto romanticismo
Sono in recessione ed in attesa di intascare il misero reddito di cittadinanza, eppure la crisi economica non gli fa un baffo poiché temono di gran lunga quella di coppia, gli abitanti del Bel Paese si confermano affetti da un irriducibile romanticismo, che in occasione di San Valentino, festeggiato da un italiano su 4 (24%), li impoverirà di ben 450 milioni di euro.
A tanto ammonta quest' anno il giro d' affari previsto per la festa degli innamorati, secondo il consueto sondaggio condotto sui consumatori da Confesercenti con Swg. Insomma, sono finiti i tempi del "due cuori e una capanna", oggi funziona di più il "due cuori e la carta di credito".
condom san valentino
Il 14 febbraio l' amore si trasforma in business dorato per ristoratori, albergatori, fiorai, industrie dolciarie, gioiellieri e chi più ne ha più ne metta. Del resto, a muovere l' economia sono da sempre i sentimenti e le annesse e connesse ricorrenze: matrimoni (che comportano spese esorbitanti quasi quanto i divorzi), natali, compleanni, anniversari, e così via.
Nonostante ci sposiamo sempre meno e siamo sempre più insofferenti alle relazioni di coppia, non rinunciamo a solennizzare questo giorno.
san valentino hot
Due italiani su tre (67%) tra coloro che onoreranno il dì degli innamorati lo faranno con una cena a lume di candela. La metà prediligerà restare tra gli agi e le mollezze al di qua delle mura domestiche, gli altri opteranno per ristoranti eleganti (62%) o locali più informali come pizzerie e trattorie (35%). Il 3% invece compierà scelte più audaci, recandosi in location alternative, magari per gustare cucine di altri Paesi.
I prezzi partono dai 20 fino ad arrivare ai 500 euro a persona, a seconda del locale e del menu selezionati. La media si aggira tra i 40 e gli 80 euro cadauno per i ristoranti, e tra i 20 ed i 40 euro per pizzerie e trattorie.
bondage per san valentino
IL DONO È D' OBBLIGO
A tutti i fidanzati e mariti che pensano di cavarsela con bottiglia di vino, antipasto, primo, secondo e dessert, dobbiamo comunicare con rammarico che si sbagliano di grosso. Il banchetto, per quanto sontuoso, non vi esonera dall' obbligo del regalo, ammesso che vogliate rientrare a casa questa sera.
Anzi è proprio il dono ciò che la partner più si aspetta, tanto che il 20% degli innamorati della penisola salterà la cena d' ordinanza e rimedierà con un bel pacco da scartare. La tradizione vuole che a San Valentino gli amanti si scambino cioccolatini, che in effetti raccolgono il 30% delle preferenze. Seguono i fiori, che verranno acquistati nel 21% dei casi.
penthouse san valentino
Stando alle stime di Confesercenti, tra il 13 ed il 14 febbraio verranno comprati complessivamente 3,7 milioni di scatole di cioccolatini e 2,6 milioni di mazzi di fiori, in particolare rose rosse dal gambo lungo, ma anche fresie, tulipani e anemoni. Banditi solo i crisantemi, che però vanno a ruba durante la festa dei morti.
E come accade in Italia in occasione di ogni festività anche a San Valentino gli abusivi si scatenano, vendendo composizioni floreali o semplici rose agli angoli delle strade, ai semafori, davanti agli esercizi commerciali.
L' ABUSIVISMO DEI FIORI
Gli acquirenti del resto non mancano. Il 10% degli intervistati ammette infatti di fornirsi di bouquet un po' dove capita. Confesercenti stima che la piaga dell' abusivismo dei fiori faccia perdere al commercio al dettaglio regolare circa 400 milioni di euro l' anno.
san valentino finito male
Chi non si servirà dal fiorista indiano incrociato nel tragitto tra ufficio e casa è invece quel 4% di italiani, in calo di due punti percentuali rispetto al 2018, che stupirà il partner con un gioiello.
Andranno per la maggiore prodotti e accessori di moda, scelti dal 14% contro il 12% dello scorso anno.
Dato che evidenzia una maggiore propensione verso le sorprese utili oltre che il desiderio di risparmiare puntando su merce attualmente disponibile in saldo. Sembra che rimanere scapoli giovi alla salute psicofisica e al conto in banca. Ne saranno lieti i cuori solitari che oggi non avranno nulla da celebrare, nessuno omaggio da fare e neanche un manicaretto da preparare. Tuttavia, domani saranno loro i protagonisti. Già, esiste anche una festa dei single, San Faustino, celebrata dal 7% dei non coniugati.
vagina
LE PROSSIME
Non faremo in tempo a riprenderci dalle spese imposte da San Valentino che ci pioveranno addosso, una dopo l' altra, la festa delle donne, in cui annualmente gli spogliarellisti si arricchiscono mentre le femmine che si recano a palparli si sentono emancipate per il fatto di ricalcare i più bestiali comportamenti maschili, poi quelle del papà, dei lavoratori, della mamma, dei nonni, e chi più ne ha più ne metta, in una girandola ininterrotta di auguri e corse senza respiro ai regali che ci comportano solo uno sperpero di soldi.
Oltre che tante troppe scocciature.
In un mondo ideale in cui si fosse davvero consapevoli dell' importanza di chi ci sta accanto, non sarebbe necessario dedicargli una giornata al fine di ricordarcene.
2 – SAN VALENTINO, IL 14 FEBBRAIO È ANCHE IL VAGINA DAY. MA È UN ERRORE CHIAMARLO COSÌ
eve ensler autrice dei monologhi della vagina 2
Vincenzo Puppo per www.ilfattoquotidiano.it
San Valentino è il giorno dedicato agli innamorati, in un precedente post vi ho spiegato l’importanza di fare educazione all’amore nelle scuole. Ma il 14 febbraio è anche il Vagina day di Eve Ensler, drammaturga statunitense, autrice nel 1996 dei Monologhi della vagina, opera teatrale (e libro) scritta per celebrare la vagina.
Dal 1998 il significato dell’opera cambiò e, da celebrazione delle vagine e della femminilità, divenne la nascita di un movimento contro la violenza sulle donne. I monologhi della vagina furono la base di partenza del movimento V-Day, evento che si svolge da alcuni anni nel giorno di San Valentino. In tutto il mondo associazioni di donne organizzano dei flash mob e ballano per alcuni minuti. Lo slogan della giornata è: un miliardo di donne che subiscono violenza sono un’atrocità. Un miliardo di donne che danzano sono una rivoluzione.
vagina day
Forse dovevano scegliere un altro giorno: il 14 febbraio si pensa più a “festeggiare” l’amore che al V-day. Infatti i mass-media ne parlano sempre poco. Inoltre le donne/femministe ballano con la canzone Break The Chain, dove nel testo ci sono queste parole: we are mothers, we are teachers, “Noi siamo madri, noi siamo maestre”. Gli uomini (e le ragazze/donne) che ascoltano cosa capiscono? Che donna uguale mamma e maestra. E da vagina day e monologhi della vagina, che donna uguale vagina.
vagina day 5
La vagina femminile (esiste anche una vagina maschile) è un organo interno, per la riproduzione (per questo dopo la menopausa va in atrofia): vagina non si può usare per i genitali esterni femminili, è un errore gravissimo. Vulva è il termine corretto, e tutte le donne/femministe non si dovrebbero vergognare a nominarla: è importante perché, con la clitoride e le piccole labbra, è responsabile dell’orgasmo in tutte le donne.
La parola vagina condiziona la percezione femminile, creando nella mente delle donne un’immagine sbagliata (la vulva non esiste) dei propri organi genitali (c’è solo un “buco”), e impedisce qualsiasi riflessione (e libertà) sulla sessualità/piacere/orgasmo femminile. Contribuisce inoltre all’oggettivazione delle donne e all’auto-oggettivazione delle ragazze, e agli uomini di tutto il mondo il 14 febbraio, con “vagina”, viene rinforzata la mentalità maschilista (vedi anche femminicidio): vagina/orgasmo vaginale uguale riproduzione, femmina inferiore, donne oggetto sessuale, cultura del buco, culto del pene, violenza contro le donne, disfunzioni sessuali inesistenti e mutilazioni genitali.
masturbazione femminile i monologhi della vagina eve ensler
Pensate se il 14 febbraio, per il Vulva day, un miliardo e più di donne insieme nelle piazze, teatri ecc., cantassero che hanno una vulva e che sono esseri umani uguali (donne e uomini non sono due specie diverse), che non sono oggetti sessuali/vagina/buco e non sono solo mamme. Che l’educazione all’amore, alla sessualità, all’uguaglianza (non alle differenze), e la prevenzione primaria delle violenze contro esseri umani, si devono fare in tutte le scuole (lezioni che si possono fare subito senza spese). Sarebbe più di una rivoluzione (anche per gli uomini): vulva/clitoride/piccole labbra/orgasmo femminile uguale piacere, libertà, le donne sono esseri umani, uguaglianza/parità umana (nelle scuole non usate “genere”), prevenzione delle violenze, delle disfunzioni sessuali e delle mutilazioni genitali.
vagina fontana
I dialoghi della vulva – con solo commenti/esperienze di donne sulla sessualità (vulva, masturbazione, orgasmo, prima volta, menopausa, fare l’amore ecc.), sulla rivoluzione sessuale (che ancora deve iniziare), sulle violenze subite e come prevenirle, ecc. – sono uno spettacolo gratuito per tutti. I video/audio li trovate in YouTube newsexology e nel mio sito: uno spettacolo liberatorio utilissimo perché, oltre ad aggregare le donne e unirle, è efficace sugli uomini, quindi è prevenzione primaria delle violenze.
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Le donne, in qualsiasi giorno dell’anno, per essere considerate esseri umani uguali agli uomini e per eliminare le violenze, dovrebbero ballare (non con Break The Chain: non sono solo mamme e maestre), mobilitarsi e agire attivamente, anche con I dialoghi della vulva, e non usare più vagina per i genitali esterni e orgasmo vaginale. Se non si agisce sulle cause non cambierà mai niente. E poi, perché le associazioni di donne non si uniscono e organizzano un partito/movimento politico per le prossime elezioni?
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