1.WORLD’S 50 BEST RESTAURANTS. ELETTO IL MIGLIORE RISTORANTE DEL MONDO: ELEVEN MADISON PARK DI NY. OCCHIO AL REALE DI CRISTIANA E NIKO ROMITO
Cristiana Lauro per Dagospia
Bottura
Royal Exhibition Building, Melbourne.
Massimo Bottura dell’Osteria Francescana di Modena, cede il trono a Eleven Madison Park di New York nell’attesa classifica dei World’s 50 Best Restaurants per il 2017.
Fuori dalle polemiche su concorsi taroccati e conflitti di interesse - sollevate recentemente anche da Report su Rai 3 nella puntata dedicata alle cucine stellate, alla critica che le premia e ai possibili intrecci con gli sponsor - l’attenzione mondiale è stata rilevante. La ristorazione italiana ha fatto una figura gloriosa con 4 notevoli piazzamenti nei primi 50 posti.
MASSIMO BOTTURA
L’Osteria Francescana di Modena retrocede e torna al secondo posto. Piazza Duomo di Alba guadagna due posizioni ed è 15esimo nella classifica, mentre Le Calandre, a Rubano (PD) raggiunge il 29esimo posto con un balzo in avanti di ben dieci posizioni rispetto allo scorso anno.
La migliore fra le buone notizie è il riconoscimento numero 43. Entrano infatti, con ottime prospettive di ulteriore avanzamento, Cristiana e Niko Romito col Reale di Castel di Sangro (AQ), campioni di salto in lungo considerando il balzo dal posto numero 84 dello scorso anno.
E’ un risultato formidabile, più che meritato e sarà bene crederci tutti superando quel dannato vizio di parlarci male addosso da quei pettegoli, forcaioli che siamo diventati.
Quattro ristoranti italiani dentro questa classifica internazionale, rappresentano un risultato utile e profittevole per tutti. Basta andarne fieri e non disperdere energie in atteggiamenti diffamatori solo per ostacolare un successo che, in qualche modo, è collettivo. I francesi farebbero così.
massimo bottura il suono della lasagna di yuri ancarani 4
2.CUCINA: IL REALE DI CASTEL DI SANGRO 43° AL MONDO, ROMITO ''DEDICA ALL'ABRUZZO''
"Siamo felicissimi al 43° posto dei 50 Best, un bel salto dall'84° dell'anno scorso. Lo dedico a tutta la mia squadra alla mia famiglia e all'Abruzzo".
Così lo chef abruzzese Niko Romito, titolare del ristorante Reale di Castel di Sangro (L'Aquila), ha annunciato sui social l'importante risultato che lo ha proiettato ancora più in alto nell'elite della ristorazione mondiale.
massimo bottura
Lo chef modenese Massimo Bottura è rimasto sul podio e ha conservato il titolo di "Miglior chef d'Europa" ma ha ceduto il trono dei World's 50 Best Restaurants a Daniel Humm dell'Eleven Madison Park Restaurant a New York.
Un finale emozionante questo del World's 50 Best Restaurants, premiazione itinerante tenutasi oggi in Australia, lo scorso anno a New York, dopo la serie di edizioni a Londra fin dal 2002.
RISTORANTE NOMA
Quello che è considerato il prmio Oscar dell'alta cucina ha visto oggi a Melbourne primeggiare l'Eleven Madison Park Restaurant, al secondo posto l'Osteria Francescana di Bottura, al terzo El Cellar de Can Roca a Girona che vince il premio Ferrari consegnato da Camilla Lunelli.
Quest'anno l'ha spuntata il nordamericano, ma la cerimonia di premiazione si è conclusa con un abbraccio collettivo tra i primi tre talenti al mondo, Humm, Bottura e i fratelli Roca.
will guidara and daniel humm eleven madison park
Tra gli chef italiani, nella top 100 mondiale, 15° Enrico Crippa di Piazza Duomo ad Alba; 29° i fratelli Alajmo de Le Calandre a Rubano (Pd), al 43° appunto Romito; scivola dal 46° al 59° posto David Scabin del Combal Zero di Torino.
Il bergamasco Umberto Bombana, col suo "Otto e mezzo" a Hong Kong è al 60° posto e vince il premio alla carriera.
Premio Lavazza al Blue Hill di New York; Diners Club premia l'inglese Heston Blumenthal del The Fat Duck.
3.IL NUOVO RE DEGLI CHEF
Alessandra dal Monte per il Corriere della Sera
virgilio martinez di central
Il sogno dell' Italia al vertice della gastronomia mondiale è durato solo un anno. Si è infranto a Melbourne, dove ieri è stata presentata la classifica 2017 dei «50 Best Restaurants»: Massimo Bottura e la sua Osteria Francescana, numeri uno nel 2016, quest' anno sono stati scalzati dall' Eleven Madison Park, il locale newyorkese dello svizzero Daniel Humm. Un boccone amaro in parte addolcito dalla performance degli altri tre italiani in classifica - Enrico Crippa e Massimiliano Alajmo, saliti dal 17esimo al 15esimo posto e dal 39esimo al 29esimo - e la new entry Niko Romito, lo chef abruzzese che dalla posizione 84 è balzato alla 43.
osteria francescana
Al momento dell' annuncio del podio, al Royal Exhibition Building, una buona porzione della sala è scoppiata in un boato di dispiacere per la perdita del gradino più alto. Eppure è andata così, e qualcuno già lo vociferava: stavolta i 1.040 esperti internazionali di food - chef, ristoratori, critici, giornalisti, divisi in 26 regioni e nominati da altrettanti coordinatori - che ogni anno votano 10 ristoranti a testa a livello globale, con il solo criterio del proprio gusto, hanno preferito l' America all' Italia.
Perché?
mirazur di mentone
«Daniel è bravissimo. L' anno scorso eravamo tutti a New York per la cerimonia dei "50 Best", tanta gente ha assaggiato la sua cucina e lui ci ha incantato», ha detto Bottura, complimentandosi. Senza però nascondere un po' di delusione: «Certo, quando uno è competitivo vorrebbe sempre essere al top. Che ansia questo verdetto, ho perso un anno di vita. Però sono soddisfatto del premio come Miglior ristorante d' Europa e del fatto che sono tra i primi tre da cinque anni. Tenendo presente che ho un ristorante a Modena, non in altre città più visibili, cosa voglio di più?».
Questo è proprio uno dei motivi per cui la 50 Best ogni tanto viene contestata: poiché non è richiesto che i votanti paghino i pasti che giudicano, visto che spesso sono professionisti del settore invitati dagli stessi locali, i detrattori sostengono che alla fine questo ranking finisca per privilegiare quelle città o quegli Stati che organizzano in modo massiccio eventi e tour per la stampa. Ma nonostante le critiche, la classifica resta un evento di grande portata, l' equivalente degli Oscar.
mauro colagreco
Anche sul fronte donne la classifica di quest' anno stride: la slovena Ana Ros, proclamata Best Female Chef, non è nemmeno tra i migliori 50 (ma al numero 69). Lei però si dice molto soddisfatta. Ultima riflessione: lo chef francese Yannick Alléno passa dalla posizione 72 alla 31 e vince il premio di New Entry più alta.
Qualcuno intravede un modo per fare pace con la Francia, dopo le polemiche degli anni scorsi sulla scarsa presenza di cuochi d' Oltralpe.
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