Estratto dell’articolo di Tommaso Rodano per “il Fatto quotidiano”
LE FACCE DI GIORGIA MELONI - CONFERENZA STAMPA DI INIZIO ANNO 2024
Giorgia Meloni ha gravi problemi di memoria oppure ha mentito deliberatamente. In conferenza stampa ha dichiarato di non aver mai chiesto che ministri e politici avversari si dimettessero per questioni di opportunità a causa di un’indagine della magistratura. La bugia è ingenua: il web e gli archivi dei giornali grondano di dichiarazioni che dimostrano il contrario.
Le campagne di Meloni per le cacciate dei ministri erano quotidiane ai tempi del governo Renzi. Ad aprile 2016, quando scoppiò l’inchiesta sul petrolio di Tempa Rossa, la Meloni chiese subito le dimissioni della ministra dello Sviluppo economico, Federica Guidi (non indagata).
MARIA ELENA BOSCHI E MATTEO RENZI
“Un caso abbastanza inquietante”, lo definì la futura premier. […] Meloni voleva lo scalpo di tutto l’esecutivo: “[…] è l’intero governo Renzi ad essere in perenne conflitto di interessi perché è il governo delle lobby, delle banche e dei poteri forti. Fratelli d’italia non chiede le dimissioni del ministro Guidi ma le dimissioni di Renzi e dell’intero governo”.
Stessa formula su Luca Lotti e il caso Consip: “Io voterei la mozione di sfiducia, ma la farei a tutto il governo”. Sempre lo stesso spartito anche nei confronti di Maria Elena Boschi: “Avrebbe dovuto dimettersi molte volte – dichiarò Meloni il 9 maggio 2017 –. Doveva farlo già quando ci fu il decreto su Banca Etruria. Secondo me la mozione di sfiducia non andrebbe presentata individuale alla Boschi, ma a tutto il Governo Gentiloni”.
federica guidi
L’inflessibile Meloni – una vita e una Giorgia fa – riteneva inevitabili anche le dimissioni di Josefa Idem, ministra dello Sport nel governo Letta, finita nei guai per irregolarità edilizie e fiscali. Parole del 20 giugno 2013: “Dimettersi sarebbe un gesto importante e significativo, un forte segnale di rispetto verso le istituzioni”.
LA VIGNETTA DI MANNELLI SULLA CONFERENZA STAMPA DI GIORGIA MELONI
Pochi mesi dopo, novembre 2013, chiese la testa dell’ex ministra della Giustizia, Annamaria Cancellieri, in imbarazzo per le telefonate ai familiari del costruttore Salvatore Ligresti: “Comportamento totalmente inopportuno […] e credo che il ministro non abbia più la possibilità di avere un mandato pieno.
Infine Lucia Azzolina, accusata di aver copiato la tesi. Il 10 ottobre 2020 Giorgia scriveva su Facebook: “Fratelli d’italia questa mattina al fianco dei ragazzi di Gioventù nazionale davanti il ministero dell’istruzione per chiedere le dimissioni dell’incapace ministro Azzolina. La scuola merita di più”.
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