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Dopo la stangata della Corte d'Appello della Figc per il caso plusvalenze, la Juve riparte con un pareggio spettacolare. Nella 19.ma giornata di Serie A all'Allianz Stadium tra la squadra di Allegri e l'Atalanta finisce 3-3 al termine di una partita pazza. Nel primo tempo la Dea sblocca la gara grazie a un errore di Szczesny su un tiro di Lookman (5'), poi Di Maria (25') dal dischetto e Milik (34') ribaltano il risultato. Nella ripresa Maehle (46') e Lookman (53') riportano avanti i nerazzurri, ma Danilo (65') rimette tutto ancora in equilibrio su punizione.
Estratto da ilnapolista.it
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Gli ultras bianconeri di Drughi, Nab e Viking prendono posizione dopo la penalizzazione di 15 punti alla Juventus per la questione plusvalenze. I tre gruppi organizzati hanno pubblicato un lunghissimo post su Facebook in cui si schierano contro la società e i suoi dirigenti. Il post è sulla pagina Facebook ‘Curva Sud Juventus‘. Ne riportiamo alcuni estratti.
Poi ricordano Calciopoli e la mettono a paragone con lo scandalo plusvalenze che ha coinvolto la Juve. Stavolta è peggio, scrivono.
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«Questa volta è peggio del 2006. In quel caso eravamo veramente incolpevoli e quanto accaduto è stato figlio di una entità che aveva la necessità di interrompere un dominio sportivo che stava diventando imbarazzante per tutti. oggi no, oggi paghiamo perché questi luridi esseri della dirigenza hanno trattato la nostra Maglia come un oggetto senza anima. Ma una cosa resta intatta, la placida riverenza delle nuove dirigenze, di allora come di oggi, che per ritagliarsi il loro spazio e guadagnare il più possibile accettavano la serie B, allo stesso modo in cui oggi sono pronti a far crollare le azioni, per agevolare l’uscita dalla borsa e vendere più facilmente la nostra Juve a qualche altro faccendiere».
Infine, concludono:
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«Arriveranno tempi ben più difficili di oggi e gli abbacchi di oggi non sono gli Agnelli di ieri. La speranza è che la Juventus torni ad avere al fianco quelli ai quali è stato negato l’onore di farlo. non importa entrare nel merito della sentenza, perché non importa sapere dove giocheremo e contro chi. In fondo, il mio calcio e quello dei miei Fratelli è sempre stato un campo ed una Maglia da sostenere: che sia il Bernabeu o il Moccagatta, l’Amore non cambia. Siate sempre orgogliosi di tifare questi colori e da oggi sappiate riconoscere i falsi amici».
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