Estratto dell’articolo di Andrea Marinelli,Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”
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La Casa Bianca è indecisa sui razzi a lungo raggio per l’Ucraina: la luce verde sembrava vicina ma, secondo notizie del Washington Post , c’è stato un ripensamento. […] Kiev aveva sollecitato la fornitura di armi in grado di colpire a 300 chilometri di distanza, ossia gli ATACMS lanciabili dagli Himars. […]
[…] Il rallentamento è attribuito dalle fonti statunitensi ad alcuni fattori.
1) Non vi sono scorte a sufficienza, la Lockheed ne produce 500 all’anno ma sono destinati ad altri Paesi.
2) Gli ucraini dispongono come alternativa dei cruise francesi Scalp e i britannici Storm Shadow, impiegati con precisione su depositi e comandi. Contro le trincee possono ricorrere alle contestate bombe a grappolo.
JOE BIDEN E VOLODYMYR ZELENSKY AL VERTICE NATO DI VILNIUS
3) Sono altre le necessità per la resistenza, in particolare equipaggiamenti per lo sminamento: i «campi» creati dai russi rappresentano un ostacolo duro. L’Ucraina è probabilmente il Paese più minato al mondo.
4) Sono forti i «freni» diplomatici. Gli Usa cercano di evitare, per quanto è possibile, tensioni ulteriori con Mosca in quanto temono un impiego sul territorio russo nonostante le rassicurazioni di Zelensky. La Russia non ha […] remore, lo rivelano i bombardamenti sulle città nemiche, come Odessa. Durante l’inverno erano uscite previsioni in campo occidentale su una possibile mancanza di missili a lungo raggio e su difficoltà nella produzione. Invece l’Armata ha continuato a «sparare» sistemi d’ogni tipo da navi, sommergibili e aerei. […] Evidentemente le analisi erano errate.
VOLODYMYR ZELENSKY JOE BIDEN lanciarazzi atacms 1