Maria Giovanna Maglie per “Dagospia”
ceuta migranti
Si chiama Global Compact ed è una mina vagante, soprattutto se a rappresentarci all'Onu c'è un Ambasciatore come Mariangela Zappia Caillaux, dal sì facile. Appena eletto, Donald Trump ha detto che non se ne parla nemmeno, seguito dall'Australia. C'è cascato un governo, quello belga, ha suscitato casino in mezza Europa, che si è divisa più o meno a metà, il sì della Francia ha provocato una lettera con accusa di tradimento a Macron di undici Generali ai quali il ministro della Difesa ha risposto incriminandoli.
MARIA ANGELA ZAPPIA
In Italia una crisi l'abbiamo sfiorata, e quindi si potrebbe dedurre che il rinvio della discussione e del voto del Parlamento, con conseguente probabile non adesione nella giornata definitiva domani alle Nazioni Unite, sia il risultato migliore sperabile, tanto più in giornate di approvazione della benedetta finanziaria tanto ostacolata dalla Commissione Europea.
Tanto più con un presidente della Camera come Fico che continua con un pezzo dei 5 Stelle la gloriosa tradizione dei comunisti alla Laura Boldrini, che trama con il vecchio Pd, o quel che resta di esso, in molte e differenti realtà, vedi anche la Rai. È il Global Compact, bellezza, e tu non puoi farci niente, meglio, è la questione della migrazione mondiale secondo l'agenda globalista, che non si finisce mai di scorticare e che rappresenta l'autentico spartiacque della pubblica opinione, per la verità pendente alla chiusura dei confini e non al buonismo dei senza frontiere.
bruxelles i cortei dell'estrema destra contro il global compact 11
Ma da questo orecchio alle Nazioni Unite, come dalle parti del Vaticano di Bergoglio e della Open Society di George Soros, appena premiato dal Financial Times come uomo dell'anno, non ci vogliono sentire.
Si sentiva la mancanza del Global Compact, diviso in due parti tra migranti e rifugiati, la seconda delle quali incautamente votata anche dall'Italia, e come due metà di una mela destinate a riunirsi? No, anche se sono 2 anni che a partire dalla dichiarazione a New York se ne parla, anche se è evidente che si tratta di un metodo già collaudato degli organismi sovranazionali, che consiste nel far accettare attraverso l'imposizione di norme giuridiche sovranazionali emanate da un superorganismo delle Nazioni Unite regole e imposizioni che nessuna nazione . sarebbe disposta ad accettare come imposizione di un singolo Stato Straniero.
GEORGE SOROS E LA OPEN SOCIETY
In questo caso, anche se in qualche modo occultata, la fine di qualunque distinzione tra migranti economici e migranti per ragioni di persecuzione politica era tanto piaciuta al ministro degli Esteri , Moavero Milanesi, che sembra far parte di un altro governo, E l'avevano fatta approvare sia pure a parole nel corso dell'ultima Assemblea Generale dell'ONU a New York anche al premier Giuseppe Conte, che di solito è attento è corretto, ma che stando alle chiacchiere di Palazzo, starebbe anche lui preparandosi un suo partitino già per le elezioni europee di maggio, e che è stato caldamente sollecitato dal globalista sorosiano pontefice Bergoglio in una recente udienza privata. Poi era intervenuto Matteo Salvini a fermare qualunque gita a Marrakech demandando il parere al Parlamento.
la marcia dei migranti del centro america verso gli usa 1
Molta confusione sotto il cielo. Tanto più che in Italia a furor di popolo, possiamo dirlo, è stata approvata la cosiddetta legge Salvini su immigrazione e sicurezza, che col Global Compact fa veramente a cazzotti. Se come nazione accogli migranti rifugiati ma non migranti economici, non puoi firmare il Global Compact. Se hai votato l'una non puoi approvare l'altro, non c'è niente da fare. Ne’ puoi consentire che un ordinamento sovranazionale venga prima o poi rivendicato, sbandierato, proposto da una commissione di inchiesta in gita,insomma sovrapposto alla legge della nazione.
La cronaca più recente, quella di oggi. Alla Camera la maggioranza ha approvato una mozione (277 voti favorevoli, 224 contrari e tre astenuti) sul voto al patto Onu sui migranti. Sono stati bocciati i testi delle opposizioni a prima firma Meloni (FdI), Scalfarotto (Pd), Fornaro (Leu), Rossini (Fvp) e Fontana (FI).
moavero salvini
L'obiettivo evidente del governo è rinviare la decisione a data da destinarsi. Domani l'Assemblea delle Nazioni Unite voterà il testo adottato dalla conferenza di Marrakech. Nella mozione i due capigruppo, Molinari e D'Uva,invitano il governo a valutare “ l'impatto concreto dell'accordo della Nazioni Unite sul diritto a migrare”, pensando a quel che accadrà agli Stati che hanno già deciso di adottarlo.
Giorgia Meloni si è infuriata, giustificatamente, per il rinvio e per le ambiguità. Però lei sta all'opposizione e ha mano libera anche nel criticare una decisione che giudica pilatesca,ma che ha per il momento disinnescato una possibile bomba e una ipotizzabile crisi interna a uno dei due partiti della coalizione di governo.
i migranti di claviere scaricati in italia 1
Una parte del Movimento, quella che fa riferimento a Roberto Fico, vorrebbe sfruttare la firma sul Global Compact per affermare le diverse opinioni sul tema immigrazione e mettere in difficoltà Salvini. Fico lo dice chiaramente, altro che ruolo istituzionale il suo. "Per forza dobbiamo sederci a un tavolo assieme a tutti gli atri paesi - attacca il presidente della Camera - per affrontare la problematica. Quando c'è un tavolo dell'Onu, è chiaro che in questo tavolo ci devi stare e collaborare, firmare un patto che renda concettualmente e culturalmente un approccio globale".
Di fronte ai cronisti della stampa parlamentare per i tradizionali auguri di Natale, precisa che"l'immigrazione e’ una problematica" mondiale e che dunque "ogni Stato deve fare la sua parte". Solo che l'Italia la sua legge l'ha appena fatta. Che cosa dice il testo approvato a Marrakech e che ora va di nuovo a New York?
moavero salvini
Nell'approvarlo con un semplice colpo di martello difronte ai 160 delegati (sui 193 Stati appartenenti all'Onu), il segretario generale, Antonio Guterres, ha invitato a non cedere "alla paura o alla falsa narrazione in materia di immigrazione".
Il Global Compact - ha detto - è "una roadmap per evitare sofferenze e caos" ,che " non viola la sovranità degli Stati e non crea nuovi diritti per migrare, ma ribadisce il rispetto dei diritti umani". Il fatto è che non ci crede nessuno. Gli Stati Uniti si erano ritirati dalle trattative dopo 18 mesi lo scorso anno, definendolo "uno sforzo delle Nazioni unite per avanzare la governance globale a spese del diritto sovrano degli Stati”.
Poi si sono ritirati Australia, Austria, Repubblica Ceca, Repubblica Dominicana, Ungheria, Lettonia, Polonia, Slovacchia. In Belgio è esploso un caso politico, con sfiducia al Governo del partito fiammingo.. E’ seguito il no di Bulgaria, Estonia, Israele, Slovenia, Svizzera, e il caso Italia.
roberto fico
Non si tratta di paranoie. Spiega bene il professore di legge belga, Pierre d’Argent,c he il pact verra’usato come precedente dagli avvocati per interpretare il significato delle leggi.
“ Gli avvocati useranno il patto come strumento e punto di riferimento per tentare di argomentare: è una cosa che è già accaduta in giurisdizioni nazionali internazionali per riferirsi a strumenti che non sono legalmente obbliganti, ma sono di ispirazione alle sentenze”. Quella che un altro studioso di legge internazionale il tedesco Matthias definisce “un’area legale grigia”, che “ darebbe l'impressione di una debolezza degli Stati e alzerebbe le aspettative dei potenziali migranti del terzo mondo, avendo insomma impatto sulla quantità di sbarchi se non sulle leggi”. Si capisce cosa vorrebbe significare questo per l'Italia.
migranti lampedusa 3
Infatti il Global Compact elimina la distinzione tra gli stranieri che arrivano illegalmente per ragioni politiche e di persecuzione e quelli che ci arrivano per ragioni economiche o per ricongiungersi con nuclei familiari, e di fatto apre un contenzioso sulla legalità e la illegalità; inoltre impedisce di perseguire penalmente quelli che fanno affari con l'emigrazione, obbliga gli Stati a fornire servizi indipendentemente dallo stato di rifugiato, mette in mano a una struttura sovranazionale, sia pur su base volontaria dell'adesione al patto, le sovranità nazionali Serve altro?
MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE
Dicevamo che. Giuseppe Conte e il ministro Moavero avevano annunciato il si del tutto imprudentemente, viste le posizioni degli italiani sull'immigrazione. E tutto quello che l'Italia ha dovuto sopportare negli ultimi anni, soprattutto dalla ripresa degli sbarchi con la guerra alla Libia e la sconfitta di Gheddafi. Fratelli d'Italia per il primo ha denunciato il pasticcio con Giorgia Meloni, la Lega con Matteo Salvini è intervenuta protestando contro qualsiasi accordo internazionale che possa imporre un'immigrazione incontrollata. . Vediamo se con il voto all'Onu l'argomento diventerà obsoleto o se PD e il presidente Fico continueranno a provarci.