Paolo Festuccia per “La Stampa” - Estratti
goffredo bettini foto di bacco
«Se una segretaria di partito dà la disponibilità a candidarsi, mi pare strano aprire una discussione pubblica». La pensa così Goffredo Bettini sulla possibile candidatura alle Europee di Elly Schlein e aggiunge: «È di fatto la candidatura più prestigiosa e naturale. Ovviamente vanno composte liste che valorizzino altre donne. Ma sull'argomento non so nulla, tranne ciò che ho letto sui giornali che danno probabili alcune presenze esterne di grande livello, come Lucia Annunziata e Marco Tarquinio».
Molti la considerano l'ideologo del Conte II e dell'alleanza Pd-M5s ma oggi le difficoltà non mancano. Pensa sia replicabile quel modello?
«Non voglio tornare su polemiche del passato. Ho pagato prezzi salati anche personali, per aver difeso una linea che ha dato all'Italia, per un periodo non breve, un governo democratico e di sinistra; in grado di difendere le fasce più deboli in tempo di crisi e di affrontare il Covid con fermezza, dignità e rigore scientifico.
ELLY SCHLEIN E GIUSEPPE CONTE
Negli ultimi mesi, dopo la caduta di Draghi, si sono verificate rotture. Ciascuno ha fatto degli errori. Il tema che vedo non è circa il rapporto tra Pd e M5s. È perfino banale constatare che è una necessità. È come ci si arriva per renderlo convincente. Non funzionano più i richiami politicisti dell'ultimo momento. Occorrono progressività, trasparenza, autentico confronto programmatico».
Si può realizzare così o sono solo buone intenzioni?
zingaretti bettini
«In Sardegna è stato preparato nel modo migliore e abbiamo vinto. In Abruzzo siamo arrivati tardi, vicino alle elezioni, e abbiamo perso. In Basilicata c'è stato il massimo della confusione. E in Piemonte siamo alla rottura. Come vede, molto dipende dalla capacità di direzione politica nazionale e territoriale. Alla fine, capiranno tutti che l'unità è una condizione indispensabile. Non come somma dei partiti, ma come vocazione aperta e coinvolgente nel dare un'idea credibile di alternativa.
Il campo largo è una ispirazione, un contenuto, un metodo. Più partiti messi insieme senz'anima possono produrre campi stretti, così come, al contrario, meno partiti possono, a certe condizioni, trasmettere la credibilità di un campo largo».
Difficile tenere insieme il centro di Renzi, Calenda, Bonino con Conte...
massimo d alema giuseppe conte goffredo bettini dario franceschini 2
«È difficile, se non impossibile, se continuano gli insulti, l'insofferenza per gli altri, le geometrie variabili. L'unità è valorizzare le posizioni comuni e darsi tempo e pazienza per superare i conflitti con un ragionevole confronto e con i compromessi necessari.
Ci vuole un nuovo federatore del centrosinistra?
«No. Adesso non è il momento. Anticipare nomi creerebbe solo ulteriori tensioni. Lo sviluppo politico dell'iniziativa unitaria e d'opposizione indicherà la scelta migliore».
Come giudica l'operato di Elly Schlein fino ad ora? Quale consiglio le darebbe?
«Buono. Siamo più netti sui contenuti decisivi. Le disuguaglianze, l'ambiente, i diritti, le libertà. Consigli? Rafforzare la lotta per la pace; se si usano le armi e proclami guerreschi, la guerra può scoppiare senza che fino in fondo nessuno la voglia. Serve il compromesso e il valore della vita. L'ultimo attentato a Mosca con circa 150 morti è ulteriore benzina sul fuoco. Così come la risposta israeliana alla orrida strage di Hamas è fuori misura. Coinvolge vittime innocenti».
pierferdinando casini goffredo bettini foto di bacco (1)
Qualche altro consiglio?
«Costruire un gruppo dirigente più plurale, riformare il partito nei territori con i migliori, a prescindere dalle correnti. Aprire con coraggio un confronto culturale, politico, ideale, che riporti a pensare un mondo diverso e alternativo rispetto a quello di oggi. Dove tutto è merce e lo spirito è volato via».
Come ha governato sino ad ora Giorgia Meloni?
«Non bene. Difesa delle lobby più forti e qualche mancia ai poveretti. Europa, un giorno sì e un giorno no. Nazionalismo e autonomia differenziata, evidente contraddizione. Imbarazzo mai davvero risolto sul carattere antifascista della nostra Costituzione. E poi le divisioni interne alla maggioranza, con la Lega che va per conto suo. Non credo che il governo rischi a breve. Tuttavia, c'è uno spazio grande per far crescere un'alternativa».
giorgia meloni in molise selfie 2
Una domanda sulla sua amata Roma: che voto darebbe al Sindaco Gualtieri?
«L'inizio è stato faticoso. L'eredità del passato che ha dovuto affrontare era pesante.
Non ha scelto i fuochi d'artificio, ma la sobrietà e la costanza di un lavoro duro e sotterraneo, che sta dando i suoi frutti. Senza velo di amicizia, gli darei 8».
conte schlein speranza
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