Jaime D' Alessandro per “il Venerdì di Repubblica”
google compie 25 anni
Era il 15 settembre di 25 anni fa. Quel giorno due dottorandi dell'Università di Stanford, in California, registrarono il dominio Google.com. Larry Page e Sergey Brin, all'epoca ventiquattrenni, a dodici mesi di distanza avrebbero anche fondato una compagnia, Google, coinvolgendo nel progetto l'amica Susan Wojcicki, che aveva prestato il garage di famiglia a Menlo Park per farne il primo ufficio. Il patrimonio dei due oggi vale rispettivamente 94 e 90 miliardi di dollari, mentre la multinazionale ha una capitalizzazione in borsa di mille e 450 miliardi (era duemila a novembre).
Al di là delle tante acquisizioni, Google resta un motore di ricerca. «La missione di Google è organizzare le informazioni di tutto il mondo e renderle accessibili e utili a livello globale», recita il suo credo. Lo ha fatto introducendo una nuova gerarchia dei contenuti grazie all'algoritmo PageRank che, semplificando, li ordina in base alla popolarità.
In precedenza, quel che circolava sul Web era mostrato come i libri in una biblioteca, per tema e in ordine alfabetico. Quando si caricava la pagina di Yahoo!, si trovavano aree tematiche e in ognuna una serie di siti disposti dalla a alla z. Una disintermediazione rispetto a biblioteche o giornali, ma con una struttura tradizionale.
Google Search
Google ha cambiato tutto "organizzando le informazioni" in base al grado di successo. Parametro al quale via via ne sono stati aggiunti altri, sia per controllare la validità dei contenuti sia per personalizzare i risultati. Cambiano a seconda dell'area geografica di chi cerca, dello strumento che si usa, dei siti visitati e altre decine di filtri.
È stato il secondo grande passo evolutivo dal 2009: mentre noi sondavamo la Rete, la Rete ha cominciato a sondare noi. «Se ce lo permettete vi daremo un Internet su misura», disse Eric Schmidt nel 2011, quando era ancora amministratore delegato di Google. Lo abbiamo fatto e pare che il motore di ricerca ci abbia segregato in contenuti affini alle nostre opinioni, come i social network.
Con una differenza: è possibile immaginare un mondo senza Facebook e TikTok, molto meno uno senza motori di ricerca. E Google continua a non avere veri concorrenti. E È passato un quarto di secolo da quando due dottorandi di stanford hanno registrato il dominio che avrebbe cambiato le loro esistenze. e quelle di miliardi di persone nel mondo.