Stefania Del Principe per www.diariodelweb.it
google occhi
I tuoi occhi dicono molto di te. E non stiamo parlando solo di ciò che sei realmente o della tua bontà d’animo. Secondo Google dentro i tuoi occhi potrebbe essere racchiuso il tuo destino cardiovascolare. Grazie a un innovativo sistema ideato da questo colosso aziendale, un’intelligenza artificiale scansionerà la vostra retina e vi dirà se state rischiando di avere un infarto, attraverso il calcolo dei fattori di rischio incisi nei vostri occhi.
Entro cinque anni
Uno studio pubblicato su Nature Biomedical Engineering, ha evidenziato come l’intelligenza artificiale di Google – che sfrutta un preciso algoritmo – sarà in grado di dirci con un’ottima precisione se rischiamo un grave evento cardiovascolare entro i prossimi cinque anni. L’idea nasce dagli scienziati di Google Al e Verily Life Sciences (precedente sussidiaria di Google Alphabet).
Perché la retina?
Il fatto che nella retina si trovino informazioni importanti non è affatto una novità. I medici, infatti, trovano i segni di varie patologie in atto proprio in tale sede. Tra le malattie più facilmente scovabili ci sono il diabete, l’ipertensione, il colesterolo e alcuni tipi di cancro.
Addestramento
Prima di rendere l’intelligenza artificiale operativa, Google l’ha addestrata alla comprensione dei fattori di rischio rilevabili nella retina. Per farlo ha dovuto analizzare quasi trecentomila pazienti e i relativi vasi sanguigni che si trovano in fondo alla retina. Attraverso la scansione oculare l’algoritmo è anche riuscito a prevedere l'età di una persona con uno sbaglio massimo di 3,26 anni, lo stato di fumatore con una precisione del 71% e la pressione arteriosa con un errore massimo di 11 unità.
Affidabilità alta
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Durante i numerosi test effettuati da Google, l’intelligenza artificiale ha mostrato di fornire dati – circa i futuri eventi cardiovascolari – con un’accuratezza del 70 percento. Praticamente identica al calcolatore europeo SCORE, il quale tuttavia, richiede tempi più lunghi per gli esiti e un esame del sangue. Al contrario, il sistema di Google appare agli scienziati molto più promettente perché raccoglie informazioni senza utilizzare test invasivi e potrebbero sfruttare immagini mediche già esistenti (magari fornite dal proprio oculista).
Mappe di calore
L’intelligenza artificiale aveva creato vere e proprie mappe di calore delle aree in cui si concentrava tale fattore. Si dedicava anche con maggior attenzione all’analisi dei vasi sanguini allo scopo di calcolare la pressione sanguigna. Lo studio mette in risalto il modo in cui l’apprendimento automatico stia rivoluzionando la storia della medicina e che, in futuro, si potranno ottenere informazioni di gran lunga migliori sulla salute umana. In ogni caso, i ricercatori sottolineano che gli studi dovranno essere approfonditi prima di essere applicati su larga scala. «È necessario lavorare per sviluppare e convalidare queste scoperte su coorti di pazienti più grandi prima che questo possa arrivare in un contesto clinico», ha dichiarato il dottor Michael McConnell, responsabile delle innovazioni per la salute cardiovascolare di Verily.
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