Estratto dell’articolo di Chiara Maffioletti per il "Corriere della Sera"
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«Lei può essere tutto ciò che vuole. Lui è solo Ken», si legge sulla locandina del film diventato, con i suoi 1,4 miliardi di dollari, il titolo della Warner con i maggiori incassi di sempre (più di Harry Potter , per dire).
Eppure «lui» è in nomination come miglior attore non protagonista agli Oscar, «lei», invece, è sparita.
Certo, siamo nel mondo reale, e come insegna il film di Greta Gerwig con Margot Robbie protagonista, qui le cose funzionano molto diversamente rispetto a Barbieland , dove c’è una Barbie, e quindi una donna, al comando di ogni cosa: Barbie giudice, Barbie pilota, Barbie diplomatica perfino Barbie presidente. Lì Ken è solo Ken. Lì.
ryan gosling in versione ken 1
Qui, invece, Ken, cioè Ryan Gosling, è in corsa per vincere l’Oscar come miglior attore non protagonista mentre Margot Robbie, la protagonista, è stata dimenticata.
Da favorita a grande esclusa […]
Non tutti i Ken, però, sono uguali e Gosling si è immediatamente lanciato in una riflessione che è stata letta come una dichiarazione di guerra agli Oscar (la cerimonia di premiazione sarà il 10 marzo).
«Definirmi deluso è un eufemismo», ha infatti commentato l’attore. Aggiungendo: «Non avrei mai pensato di dirlo, ma sono anche onorato e orgoglioso di essere stato nominato per un personaggio di plastica. Una bambola di nome Ken. Ma non c’è Ken senza Barbie. E il film Barbie non esisterebbe senza Greta Gerwig e Margot Robbie. Sono loro le maggiori responsabili per questo film che ha fatto la storia» […] «senza il loro talento, grinta e genio, le altre nomination conquistate dal film non esisterebbero... Il loro lavoro merita di essere riconosciuto come quello degli altri, altrettanto meritevoli candidati».
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Sono otto, in tutto, le nomination del film. Tra cui quella di America Ferrera come miglior attrice non protagonista.
Un riconoscimento che non è bastato, però, a compensare il vuoto delle due nomination mancate. Un vuoto paradossale, perché nel un film diventato il manifesto della volontà delle donne di prendere il loro posto nella società, quella vera, sono le donne a diventare ancora una volta invisibili ed è un uomo, visibilissimo, a prenderne le difese. […]
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