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    DIRITTI E ROVESCI - PER COPRIRE L’INCONSISTENZA DELLA MANOVRA, NELLA MAGGIORANZA SI PARLA DI IUS CULTURAE (TEMA CARO ALLE ALE SINISTRE DI M5S E PD) - I GRILLINI SONO SPACCATI, E INFATTI DI MAIO HA SUBITO FRENATO RIMPIANGENDO I BEI TEMPI DEL CONTRATTO CON SALVINI: "NON È NEL PROGRAMMA" - MENTRE SUL VOTO AI SEDICENNI…


     
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    Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”

     

    luigi di maio giuseppe conte luigi di maio giuseppe conte GIUSEPPE CONTE PAPALE GIUSEPPE CONTE PAPALE

    Sono bastate poche parole, quelle di Luigi Di Maio sullo ius culturae («Non è una priorità» ha detto il leader a Non è l' Arena su La7) per dare il la ai pensieri contrapposti della truppa pentastellata. I parlamentari sono spaccati. Anche in seno al governo c' è chi si dice «contrario» (il ministro Fioramonti però ieri ha detto che «è una buona idea»), posizione condivisa da una buona fetta di deputati e senatori, specie quelli più vicini all' esperienza e ai temi del governo gialloverde. C' è chi punge come Gianluigi Paragone: «Quando non si sanno come risolvere i problemi urgenti, si cercano le soluzioni di non urgenza».

     

    LUIGI DI MAIO AL TELEFONO LUIGI DI MAIO AL TELEFONO fioramonti fioramonti

    L' ala ortodossa, invece, freme. C' è chi non ha ben digerito la frenata: «Certo, c' è da fare prima la manovra poi vedremo». Per Matteo Mantero invece «è una cosa di buon senso e come tutte le cose di buon senso sacrosanta, il "problema" dell' immigrazione scompare se c' è integrazione». Da più parti nel Movimento viene fatto notare che il tema è divisivo anche per i dem. Anche i vertici pentastellati cercano di rispedire nel campo degli alleati la patata bollente. «Tra i punti programmatici che abbiamo sottoscritto, non c' è lo ius culturae : per questo non è una priorità. Se il Pd lo avesse ritenuto prioritario come per noi lo è il taglio dei parlamentari lo avrebbe inserito nel programma», è il ragionamento.

    Matteo Mantero Matteo Mantero

    Che prosegue: «Anche al loro interno hanno pareri discordanti. Per quello che ci riguarda può partire una discussione parlamentare».

     

    enrico letta foto di bacco enrico letta foto di bacco

    Per una proposta che sembra arenarsi, un' altra prende quota: quella del voto ai sedicenni. L' idea, rilanciata da Enrico Letta in un' intervista a Repubblica , è un vecchio pallino del Movimento. Beppe Grillo ne parlava sul suo blog già nel gennaio 2016: «I 16 e i 17enni in Italia sono circa un milione e centomila, se potessero votare pareggerebbero gli elettori cosiddetti anziani sopra i 65 anni. Sarebbe un più corretto equilibrio generazionale».

    Nicola Zingaretti Luigi Di Maio Giuseppe Conte Nicola Zingaretti Luigi Di Maio Giuseppe Conte

     

    Luigi Di Maio ha subito sposato l' idea («I giovani vanno rispettati e ascoltati»), poi, parlando con i suoi, ha rivendicato la paternità dell' iniziativa: «Bene che le altre forze politiche abbiano scelto la nostra proposta sul voto ai sedicenni». Il tema ha trovato concorde anche Nicola Zingaretti («Ora è il tempo») e anche il premier Conte: «Non è iniziata ancora una riflessione di governo ma potremmo farla: anzi forse sarebbe più utile che la si facesse in sede parlamentare». Semaforo verde anche dalla Lega: il capogruppo al Senato, Massimiliano Romeo ha ricordato che il suo partito aveva avanzato proposte in merito già nella precedente legislatura.

     

    paolo gentiloni nicola zingaretti 1 paolo gentiloni nicola zingaretti 1 luigi di maio giuseppe conte luigi di maio giuseppe conte

    Il passaggio parlamentare, però, non sarà immediato. anche se c' è chi come Giuseppe Brescia accelera: «Possiamo farlo già con un emendamento al Senato, dove è ferma la proposta di legge costituzionale approvata a luglio alla Camera», proposta che abbassa a 18 anni l' età per eleggere i senatori. Possibile un iter parallelo alla riforma della legge elettorale. Il Movimento precisa: «Prima ci sono da tagliare le poltrone dei parlamentari». In realtà al Senato ci sono già stati degli abboccamenti, ma i tempi sono ancora lunghi. L' obiettivo non dichiarato è quello di anticipare la sentenza della Cassazione sul quesito leghista, prevista per i primi mesi del 2020. Facile immaginare, quindi, che l' iter entrerà nel vivo tra fine ottobre e inizio novembre, una volta risolta la questione manovra in chiave europea.

    luigi di maio giuseppe conte luigi di maio giuseppe conte giuseppe conte atreju 2019 1 giuseppe conte atreju 2019 1 giuseppe conte salvini hamburger giuseppe conte salvini hamburger giuseppe conte con hamburger a new york giuseppe conte con hamburger a new york GIUSEPPE CONTE A SKUOLA.NET GIUSEPPE CONTE A SKUOLA.NET

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