1 – TONINELLI PARALLELI
DANILO TONINELLI
Massimo Gramellini per il “Corriere della Sera”
Allungatevi sul divano di cittadinanza e chiudete gli occhi, lasciandovi cullare dalla voce del ministro Toninelli. Con le sue proverbiali capacità di concentrazione, egli vi trasporterà dentro universi paralleli. Visualizzate ora il tunnel del Brennero, osservatelo materializzarsi mentre lui ne parla in televisione.
Ecco - sta raccontando - un nostro camion che lo solca pieno di fiducia, nonostante le autorità del Tirolo tentino di forargli le gomme Qualcuno vi segnala che il tunnel è ancora in costruzione e finirà, se finirà, nel 2025?
TUNNEL BRENNERO
Zittitelo: è un disturbo che proviene dal triste mondo dei debiti e dello spread che ci siamo appena lasciati alle spalle. Voi respirate profondamente e percorrete il tunnel in direzione Milano, stando attenti ai camion, poi girate verso Nordovest. Sentite quel fruscio di tubolari in lontananza? Sì, è il Toni Tav, la ferrovia della discordia che con la sola forza del pensiero il ministro ha trasformato in pista ciclabile.
Grazie alla pedalata assistita, e assistita da lui, raggiungete agevolmente il centro di Roma, assaporando le strade lisce come biliardi e i topi di cittadinanza che dirigono il traffico. Ma adesso osservate il ponte di Messina: è in funzione da anni e Toninelli sta inaugurando il casello subacqueo di Lampedusa, collegato direttamente con il tunnel del Brennero per dirottare in Tirolo le navi dei migranti. Ultimo esercizio per oggi: a un cenno del ministro, visualizzate il nuovo ponte di Genova. Come dite? Non si vede niente?
2 – TONINELLI NON RIESCE A RICOSTRUIRE I PONTI MA S' INVENTA TUNNEL
Filippo Facci per “Libero Quotidiano”
toninelli
Le cose cambiano, il ministro Danilo Toninelli non fa più una gaffe al giorno: è passato a due. Le cose cambiano, i maligni non lo chiamano più «Tontinelli», bensì «Tontinulla». Le cose non cambiano, invece, nel senso che, a quasi due mesi dal crollo del Ponte Morandi, si è ancora al punto zero. Il ministro va a passo di gambero.
In compenso inventa opere che non esistono: tipo il tunnel del Brennero, di cui ieri è riuscito a discutere con una commissaria europea anche se appunto non c' è.
promo stasera italia toninelli
Con ordine: ieri il ministro delle Infrastrutture, a Genova, è stato duramente contestato - anche questo non è cambiato - ma ha detto che il decreto sulla ricostruzione del ponte invece no, non dovrebbe essere contestato, perché è stato «scritto con il cuore» come la Casaleggio associati gli ha suggerito di dire.
toninelli
Tutti però hanno pensato che fosse stato scritto con un' altra cosa, la stessa dove i grillini mandavano il mondo all' inizio della loro avventura. La maniera in cui il decreto è stato realmente scritto, oltretutto, corrisponde alla battuta, perché a quanto pare dovrà essere riscritto da capo: già arrivato in grande ritardo, il commissario Marco Bucci in un' audizione alla Camera ha evidenziato parecchie perplessità.
Tocca a noi, invece, evidenziare la seconda gaffe di Toninelli fatta in 24 ore: il ministro, sempre a Genova, aveva incontrato la citata commissaria europea per i Trasporti, Violeta Bulc, e ha detto ai giornalisti che avevano parlato anche di un tunnel che però non c' è: «Sapete quante delle merci italiane, quanti degli imprenditori italiani utilizzano, con il trasporto principalmente ancora su gomma, il tunnel del Brennero?», ha chiesto retoricamente Toninelli.
OBIETTIVO 2025
toninelli renzi di maio air force renzi
La risposta corretta sarebbe stata «nessuno», perché il tunnel del Brennero non è mai esistito né esiste ancora. Esisterà nel 2025, questo se tutto va bene e se qualche «No Bren» non si metterà di mezzo: ma è un tunnel che nessuno contesta, stranamente. A completare la gaffe c' è che Toninelli ha parlato di trasporto su gomma (tir, camion) ma il tunnel del Brennero, che collegherà l' Italia con l' Austria, sarà ferroviario.
È possibile che Toninelli abbia fatto confusione con l' ordinaria Autostrada del Brennero (A22, quella che passa da Trento e Bolzano, chiamata anche Modena-Brennero ma non gestita da Autostrade) ma il tunnel in ogni caso se l' è sognato.
TUNNEL BRENNERO 1
È il nostro ministro delle Infrastrutture. Ecco perché il tunnel del Brennero non è stato inserito tra le opere che dovranno essere vagliate dalla Struttura tecnica del Ministero (guidata da Alberto Chiovelli) con il famigerato compito di analizzare l' analisi costi-benefici: Toninelli pensa che il tunnel esista già.
TONINELLI DI MAIO
Non sa che è ancora in costruzione e che collegherà Innsbruck e Fortezza con un progetto che prevede lo scavo complessivo di 230 chilometri di gallerie: tutto finanziato da Italia, Austria e Unione Europea. Ci lavorano esattamente da dieci anni, e dovrebbe decongestione la linea che va dall' Italia all' Austria a quasi 1.400 metri di altitudine.
NESSUNA PROTESTA
Resta curioso - detto per inciso - che quest' opera mastodontica non abbia sollevato interessi o guerre ambientalistiche d' alcun genere, pur essendo scavato, il tunnel, con la stessa metodologia e in parte con le stesse imprese (la Ghella spa, per esempio) che lavorano al Tav.
BRUNO VESPA DANILO TONINELLI CON IL PONTE MORANDI CROLLATO
Il futuro tunnel del Brennero non scalda l' indignometro grillino, e tantomeno qualche centro sociale trentino forse consapevole che una trivella austriaca Herrenknecht 574 sia più difficile da contraddire.
Tornando alle opere che non ci sono ma che non si stanno neanche costruendo, e neanche progettando, né si sa chi lo farà, e per le quali non hanno neppure previsto l' esatto indennizzo per gli sfollati, e per le quali il Decreto dovrà probabilmente essere riscritto, e per le quali a Genova c' è una mandria di gente giustamente imbufalita, rieccoci a Toninelli. Anzi, al Commissario Marco Bucci, secondo il quale servono 120-140 milioni in più ai quali aggiungerne altri 90 per gli sfollati.
FONDI INSUFFICIENTI
crozza toninelli
Ha pure detto che i limiti di indennizzo per le imprese danneggiate «sono circa 8 volte meno di quanto servirebbe», e poi addirittura che l' esclusione di Autostrade complica le cose perché ciò che resta del ponte Morandi è ancora in concessione sua (non è stata revocata) e non è chiaro come si possa ovviare al problema, né, dunque, come si possa finalmente cominciare progettare, demolire e ricostruire.
La cosa andrà spiegata alle circa 50mila persone che a nord del ponte vivono praticamente isolate. Il ministro Toninelli veglia su di loro, anche se ora, di scherzarci sopra, sta veramente passando la voglia. Le cose cambiano. Prima nessuno lo diceva, ma si limitava a pensarlo: che Danilo Toninelli forse dovrebbe andare a casa. Ora si sente quasi il rumore dei pensieri.
toninelli sensibilizza sul codice della strada ma senza cintura toninelli
BRUNO VESPA DANILO TONINELLI