Massimo Gramellini per il “Corriere della Sera”
Nicola Scapinello vanessa ballan
Vanessa e Nicola stavano insieme dall’adolescenza e si erano issati in cordata sulla parete della vita: passione, convivenza, primo impiego, primo figlio, calo delle attenzioni e arrivo delle distrazioni: Vanessa sbanda per Bujar, che scarica merci nel supermercato vicino a Castelfranco Veneto dove lei fa la commessa. La cordata traballa, ma Vanessa non si stacca. Chiude l’avventura e si riavvicina al compagno, fino a rimanere di nuovo incinta. E quando l’ex amante, trasformatosi in molestatore, la minaccia di andare da Nicola a spifferargli la vecchia tresca, lei trova il coraggio di anticiparlo.
Nicola Scapinello vanessa ballan
Era il 27 ottobre. Non sappiamo che cosa si siano detti Vanessa e Nicola, quella sera.
Ma sappiamo che uscirono di casa in cordata, come sempre, per andare a denunciare Bujar per stalking. Purtroppo, i tempi della ferocia sono stati più rapidi di quelli della legge. Però, nell’ennesima tragedia di donne uccise da maschi primitivi, ce n’è uno che esce dallo schema.
NICOLA SCAPINELLO VANESSA BALLAN
Ci sarà chi lo ridurrà a pretesto per battute da bar, chi ne parlerà come di un remissivo. Per me invece Nicola Scapinello è l’unico vero uomo forte di questa storia. Con l’energia che ti dà soltanto l’amore incondizionato ha saputo mantenere i nervi saldi, ascoltare, ricostruire e proteggere la sua famiglia. L’assassino gliel’ha distrutta lo stesso, ma non del tutto: gli resta un figlio di quattro anni, che un giorno capirà che razza di figo pazzesco è l’uomo di cui ai tempi della scuola si era innamorata sua madre.