Massimo Gramellini per il “Corriere della Sera”
SERGEI LAVROV CON APPLE WATCH E IPHONE
Per smentire le voci di un suo ricovero in ospedale, il ministro Lavrov ha postato un video in cui sembra più che altro smentire di essere russo, dato che è vestito come un turista californiano. Apple Watch al polso, telefono di ultima generazione sul tavolino e maglietta con griffe del pittore Basquiat ordinabile su Amazon e decisamente più economica del piumino di marca italiana sfoggiato in pubblico da Putin agli inizi della guerra.
Sarebbe questo il modello alternativo, vagheggiato da coloro che odiano quello occidentale a trazione anglosassone? Gli stessi vestiti, vale a dire gli stessi valori, però a esclusivo appannaggio della classe dirigente, che a parole condanna il nostro stile di vita da debosciati, ma nei fatti si affanna a imitarlo persino nei gadget e nelle t-shirt. Non so se rallegrarmene, dal momento che quello stile di vita iper-materialista non piace troppo nemmeno a me.
SERGEI LAVROV A BALI CON MAGLIETTA DI BASQUIAT
O se invece affliggermi per la truffa morale perpetrata ai danni dei ragazzi russi, mandati a morire in nome di un'idea alternativa di mondo che i vari Lavrov sono poi i primi a rinnegare. Loro non intendono abbattere il sistema occidentale, ma diventarne i principali beneficiari. E a farne le spese, al solito, sono i poveri cristi rintronati dalle fandonie del potere, a cui fingono di credere anche certi utili idioti di casa nostra, che straparlano di mondo complesso e multipolare non perché vogliano cambiare il mondo, ma perché vorrebbero cambiare padrone.
SERGEI LAVROV A BALI CON MAGLIETTA DI BASQUIAT