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    "PUTIN RISCHIA LA VITA. STA LAVORANDO CONTRO SE STESSO. ERA UN UOMO PIACEVOLE. ORA E' CAMBIATO. NON CANTERO' PIU' IN RUSSIA" - AL BANO RIPUDIA “MAD VLAD” E OSPITA 3 PROFUGHI UCRAINI: “GLI HO PREPARATO UNA BELLA SPAGHETTATA…” – GRAMELLINI: "A OGGI AL BANO RIMANE L'UNICO AMMIRATORE ITALIANO DI PUTIN AD AVERE AVUTO LA DECENZA DI DISSOCIARSENE IN PUBBLICO SPIEGANDO CHE CI SONO COSE CHE PROPRIO NON SI FANNO, TIPO AGGREDIRE UN PAESE O UNA FAMIGLIA, PERCHÉ SE LE FAI, DEVI POI…”


     
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    Massimo Gramellini per il “Corriere della Sera”

     

    AL BANO BRINDA CON PUTIN AL BANO BRINDA CON PUTIN

    Stavo vacillando sotto i colpi degli intellettuali più complessi e già cominciavo a chiedermi se Putin non fosse davvero un docile orsacchiotto in letargo, a cui il cacciatore di frodo Zelensky aveva fatto il solletico sotto le zampe, quando anch' io, come Checco Zalone in «Quo vado?», sono rimasto folgorato dalla visione di Al Bano. Conoscerete sicuramente la storia di questo conterraneo del professor Canfora che, per avere cantato «Felicità» davanti a Putin, era finito sulla lista nera di Kiev (ma si può?).

     

    Eppure, dopo l'invasione russa - è lui, sia chiaro, a chiamarla così -, Al Bano ha preso le distanze dall'illustre fan e ha persino accolto una famiglia ucraina a casa sua, in quel di Cellino San Marco. Gliene sono grato, anche perché a oggi rimane l'unico frequentatore e ammiratore italiano di Putin ad avere avuto la decenza di dissociarsene in pubblico. Riguardo alla guerra, duole dirlo ai nostri intellettuali, Al Bano non ha però un'opinione abbastanza complessa.

     

    AL BANO BRINDA CON PUTIN AL BANO BRINDA CON PUTIN

    Afferma che tutte le Grandi Potenze, compresi gli Stati Uniti, tendono a essere un po' arroganti per natura, e fin qui anche Povia e Crozza sarebbero d'accordo con lui. Ma aggiunge che ci sono cose che proprio non si fanno, tipo aggredire un Paese o una famiglia, perché se le fai, devi poi anche fare i conti con la Storia. La mette giù troppo semplice? Prendetevela con Al Bano, non con me, che, per usare le parole dell'orsacchiotto Putin, sono solo un moscerino entrato accidentalmente in bocca, al confronto.

     

     

    AL BANO A RADIO CAPITAL

    Da Radio Capital

     

    AL BANO BRINDA CON PUTIN AL BANO BRINDA CON PUTIN

    "Ho incontrato Putin cinque volte, la prima nel 1986 quando era nel KGB. E' sempre stato un onore, sono stati tutti piacevolissimi incontri. Non mi sarei mai aspettato niente del genere da lui". Così il cantante Al Bano, ospite a "The Breakfast Club" su Radio Capital. "Se Putin rischia la vita? Sì, perché sta lavorando contro se stesso. Ha sempre costruito in questi anni e ha costruito anche molto bene. E' stato un uomo della pace, un personaggio estremamente positivo. Mi ha sempre lasciato una bella sensazione.

     

    Se tornerò a Mosca sotto Putin? Penso proprio di no. L'Ucraina mi ha inserito anche in una black list perché a una domanda su Putin ho risposto raccontando ciò che pensavo di lui. Ma chi immaginava che il loro rapporto fosse a queste condizioni. Voi che non l'avete conosciuto, pensate sia assurdo chiamare Putin simpatico, ma io l'ho conosciuto e posso assicurarvi che è una persona simpatica con un grande amore per l'Italia".

    al bano brinda con putin al bano brinda con putin

     

    Al Bano sta ora ospitando quattro persone fuggite dall'Ucraina: "Sono una professoressa con due suoi studenti e suo figlio. Abbiamo cenato insieme. Sono arrivati senza valigie, solo con quattro trolley davanti al loro futuro. Vediamo continuamente gente che abbandona le proprie case e la propria storia.

     

    E' una tragedia pura. Una russa che vive in Italia mi ha detto che ha paura di incontrare gli ucraini perché hanno deciso di distruggere tutto ciò che è russo. E' drammatica come situazione. Mi auguro sia una preoccupazione esagerata, ma questo è lo stato d'animo".

     

    2 - AL BANO OSPITA TRE UCRAINI E RIPUDIA PUTIN «MI HA DELUSO»

    Renato Franco per il “Corriere della Sera”

     

    Da ammiratore di Putin a salvatore degli ucraini con abiura dell'autocrate russo: Al Bano non è rimasto indifferente alle tragiche immagini che «siamo abituati» a vedere da giorni e ha deciso di ospitare tre profughi in fuga dalla guerra. L'accoglienza non poteva essere più italiana:

    al bano foto con putin novella 2000 al bano foto con putin novella 2000

    «Gli ho preparato una bella spaghettata, una cena con i fiocchi. Gli spaghetti vanno bene no? C'è tutto, anche ceci e fagioli. Si sono trasferiti qui da me, nella mia casa di Cellino San Marco. Una madre con una bambina e un ragazzo di 18 anni. Mentre il mio segretario si è occupato di tutte le pratiche burocratiche, io ho preparato l'accoglienza. Come si fa a girarsi dall'altra parte quando l'umanità ti chiama? Ma non ho fatto niente di straordinario».

     

    Non tutti quelli che sono nelle sue condizioni economiche però lo fanno.

    «Non mi interessa ciò che fanno gli altri; il mio primo pensiero è stato informarmi se avevano bisogno e ho dato il mio piccolo apporto. Le immagini che ci arrivano dall'Ucraina sono tragiche, come se l'orologio della storia fosse tornato indietro di 70 anni».

     

    I tre fanno parte di un gruppo di una quarantina di profughi arrivati a Cellino:

    «Tutte le famiglie della zona si sono mobilitate, chi ne ospita uno, chi due. Non so quanto tempo rimarranno, mi auguro che si trovino bene e che questa terra possa lenire le loro naturali sofferenze, spero - per quanto possibile - che trovino pace. Devo ancora conoscerli bene, capire cosa vogliono fare, le loro esigenze».

     

    AL BANO PUTIN AL BANO PUTIN

    Con Al Bano c'è anche Loredana Lecciso: «Stranamente abbiamo avuto lo stesso pensiero, io ero in America, lei qui, eppure abbiamo pensato la stessa cosa. Di solito una donna ha un pensiero e un uomo un altro, ma è bello quando combaciano».

     

    putin berlusconi putin berlusconi

    Al Bano era un fan di Putin, ora ha profondamente cambiato idea: «Ho conosciuto Putin, ho cantato per lui, mi è piaciuto in passato, ma ora è una totale delusione. Mi è dispiaciuto vedermi definito "amico di Putin". Purtroppo non sono amico suo. Se lo fossi farei una bella passeggiata con lui nel Cremlino e gli direi: "Sediamoci 5 minuti davanti a una bella bottiglia di vino, o di vodka, o di acqua pura. Parliamone. Non è giusto aggredire una nazione" » .

     

    La cancellazione dei concerti in Russia è l'ultimo dei suoi problemi: «Io canto anche per i soldi, ma soprattutto perché cantare mi dà gioia e adesso da quelle parti la gioia è lontana».

    al bano putin al bano putin MATTEO salvini E VLADIMIR putin MATTEO salvini E VLADIMIR putin

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