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    BOOM! ‘GRAND SLAM’ COMPIE SETTANT’ANNI - SI FESTEGGIA LA ‘NONNA DI TUTTE LE BOMBE’ USATA DALLA RAF PER COLPIRE LA GERMANIA DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE - E' STATO L'ORDIGNO ESPLOSIVO (NON NUCLEARE) PIÙ EFFICACE DI SEMPRE, FINO AL 2017, QUANDO GLI USA SGANCIARONO LA GBU-43 CONTRO L’ISIS IN AFGHANISTAN - (VIDEO)  


     
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    Il video riprende il momento in cui dei piloti britannici sganciano una bomba da undici tonnellate di potenza su una piccola città tedesca durante la Seconda guerra mondiale.

     

    I piloti della RAF sganciarono in totale otto di queste bombe, chiamate ‘Grand Slam’, sopra il viadotto ferroviario dellla cittadina di Arnsberg, nel nordest della Germania, il 15 e il 19 marzo del 1945.

     

     

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    Questi enormi ordigni, trasportati dai bombardieri Lancaster, furono progettate per distruggere edifici, attraversando il cemento prima di detonarsi e causando ingenti danni strutturali agli obiettivi.

     

    Furono utilizzate per la prima volta il 14 marzo sopra un viadotto nei dintorni della città di Bielefield, facendone oggi il 73° anniversario dal loro primo utilizzo.

     

    I piloti in seguito attaccarono Arnberg con due bombardamenti a distanza di pochi giorni. In quell’occasione sganciarono, oltre alle due Grand Slam, anche sei bombe Tallboy – loro predecessori, con una potenza pari a 5.5 tonnellate l’una.

     

     

    tallboy tallboy

    La missione del 15 marzo fu tuttavia compromessa dalla nebbia e tutte le bombe mancarono il loro obiettivo, in tal modo ne seguì una seconda il 19 di quello stesso mese. Questa volta furono sganciate ben sei Grand Slam e tredici tallboy, che fecero un cratere del diametro di dodici metri sulla ferrovia danneggiando il resto del viadotto rimasto in piedi.

     

    In seguito al successo ottenuto a Bielefeld e Arnsberg, le Grand Slam furono impiegate in altre sei occasioni a Arbergen, Nienburg, Brema, Farge, Amburgo e a Helgoland.

     

    In appena un mese la RAF sganciò in totale 42 Grand Slam sugli obiettivi tedeschi, tra cui numerosi ponti e ferrovie, rifugi di sottomarini e batterie di artiglieria.

     

     

    Tutte le incursioni, esclusa la missione del 15 marzo, risultarono nella parziale o completa distruzione dei loro obiettivi, con la perdita di un solo bombardiere.

    moab bomba moab bomba

     

    La Grand Slam ottenne il record di bomba non-nucleare più devastante fino al 13 aprile 2017, quando l’aeronautica statunitense sganciò la GBU-43, soprannominata La Madre di Tutte le Bombe (MOAB) sull’ISIS in Afghanistan.

     

     

     

    Mentre la Grand Slam era stata progettata per scendere a grande velocità, raggiungendo i 1105kmh in discesa, permettendo così di penetrare gli obiettivi prima di detonarsi – con l’obiettivo di distruggere il cemento armato – la MOAB è invece una bomba termobarica che bruciando l’ossigeno circostante nella sua caduta genera una fortissima onda d’urto dopo la sua detonazione.

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    Ciò la rende un ordigno esplosivo perfetto da usare contro gli individui, in particolare le truppe nascoste nei tunnel sotterranei, come nel caso dei combattenti dell’ISIS.

     

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