Lorena Loiacono per www.leggo.it
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Colpiti con una pugnalata alle spalle. Così si saranno sentiti i professori, quest'anno, ascoltando gli strafalcioni dei loro stessi studenti all'esame di maturità: sentendosi rispondere, ad esempio, che Hitler e Mussolini in realtà erano cugini, avranno avuto un capogiro anche perché quest'anno, ad esaminare i maturandi, erano i docenti interni alla classe.
Li hanno preparati loro, insomma. A raccogliere la carrellata degli orrori della maturità 2021, svolta con una sola prova orale, è Skuola.net che ha avuto comunque un gran bel materiale da collezione.
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STORIA DI FANTASIA La materia più vessata probabilmente è la storia che ha sfornato perle indimenticabili come, appunto, il fatto che i due dittatori del primo Novecento fossero cugini, praticamente oltre ad avere lo stesso obiettivo, avevano anche lo stesso sangue. Ma non è andata meglio con la Prima Guerra Mondiale iniziata, per l'Italia, nel 1918 (ovvero l'anno in cui si è conclusa). Chissà cosa avrà provato il professore di storia quando, ascoltando queste risposte, avrà capito che lo studente probabilmente non era mai stato a sentire una sua lezione.
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AUTORI SCIPPATORI Stando alle interrogazioni dei maturandi, sembrerebbe che tra i poeti italiani si siano verificati veri e propri furti con destrezza. Visto che il Decameron di Boccaccio è stato accreditato addirittura a Dante Alighieri. Uno dei monumenti della letteratura italiana ha cambiato paternità. E non è l'unico. Un altro caposaldo della poesia italiana, come l'Infinito di Leopardi, è passato senza che nessuno se ne accorgesse dalla penna del poeta di Recanati a quella, ignara, di D'Annunzio. E che dire di Se questo è un uomo che, secondo qualcuno, sarebbe stato scritto da Italo Calvino e non da Primo Levi? Anche in questi casi per il docente non saranno state soddisfazioni da ricordare.
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SORPRESE DELLA NATURA Nella carrellata di strafalcioni ce ne è per tutti, anche per le materie scientifiche. Una studentessa, infatti, avrebbe assicurato davanti alla commissione che l'essere umano è, di fatto, un anfibio, visto che è capace di stare sia sulla terra che nell'acqua. Ma qualcosa, decisamente, non torna.
GLI AFFETTI Infine, preda dell'emozione, c'è stato anche chi è caduto in errore per un semplice momento di confusione. È il caso del candidato che, alla fine del colloquio, salutando tutti i suoi docenti si è rivolto alla presidente di commissione, l'unica esterna, con un «ciao mamma».
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