Aldo Grasso per blog.oggi.it
grillo
«Mi eleverò per salvare l’Italia dai nuovi barbari, non si può lasciare il Paese in mano a della gente del genere solo perché crede che senza di loro non sopravviveremmo», ha tuonato Beppe Grillo.
E ancora: «Dobbiamo fare dei cambiamenti? Facciamoli subito, altro che elezioni, salviamo il paese dal restyling in grigioverde dell’establishment, che lo sta avvolgendo! Come un serpente che cambia la pelle». Grillo è uscito dal silenzio per salvare la barca del M5S. Forse faceva meglio a tacere, rintanato nella sua mega-villa immersa nel silenzio di Sant’Ilario o nel suo lussuoso buen retiro toscano, a Bibbona. Con i suoi “vaffa”, con i suoi sberleffi, con la sua promessa di un mondo migliore reso tale da una sorta di riscatto giustizialista, si è reso conto Grillo del mostro che ha creato?
aldo grasso
Si è reso conto di aver plasmato una banda di incapaci che sono andati al governo solo per accrescere il potere di Matteo Salvini? Probabilmente sì, per questo ora si offre come Salvatore. Con i grillini, Salvini ha fatto tutto quello che ha voluto: Decreto Sicurezza 1 e 2, immunità per il caso della nave Diciotti, copertura totale sui 49 milioni “intascati” dalla Lega e su Russiagate, via libera a Tav, Tap e Ilva. È stata solo un’avventura sconclusionata, improvvisata, infantile, velleitaria (eppure di successo).
BEPPA GRILLO E DAVIDE CASALEGGIO
Come ha scritto Massimo Nava: «Ancora più inesplorato è il meccanismo della delega che ha portato il guru a consegnare la propria creatura a discepoli che non sapevano camminare né sull’acqua, né sulle proprie gambe, che si sono rivelati piuttosto delfini arroganti e presuntuosi, pronti a rinnegare il maestro e persino a scannarsi fra loro».
TRENTA COSTA BONISOLI TONINELLI LEZZI GRILLO
grillo no tav
Adesso Grillo è prigioniero di un meccanismo di cui è stato artefice e strumento. Così si ritrova a essere un comico che non fa più ridere e un politico che non comanda. La sua colpa non è di essersi circondato di persone incompetenti come il ministro Danilo Toninelli; la sua colpa è di non aver capito che Toninelli è l’essenza stessa del grillismo, che il capo politico Luigi Di Maio rappresenta l’ideologia grillina al pari di Toninelli. Con Gianroberto Casaleggio, guru, Grillo pensava di inoltrarsi nell’utopia come sberleffo, ora si ritrova con il figlio di Casaleggio (eredità dinastica), con una piattaforma Rousseau che è una parodia della democrazia e un esercito di sbandati che hanno fatto di tutto per consegnare il potere a Matteo Salvini, detto il Truce. E ora vuol salvarci dai nuovi barbari. Mah!
Grillo e Di Maio aldo grasso