COLOSSEODa "il Foglio"
Ipotesi uno: l'allarme crisi è gonfiato. Ipotesi due: c'è gente che non arriva a fine mese, ma, per chi un po' di soldi li ha ancora, viaggiare è più conveniente. Ipotesi tre: nel conto dei viaggiatori sono finiti anche quelli che viaggiano perché non trovano più il lavoro in casa, e provano a emigrare iniziando dal visto turistico. Ipotesi quattro: la ricchezza nel mondo si è spostata, e ora sono i ceti medio-alti dei Brics e di altri paesi emergenti a venire in visita agli indigeni europei.
2mis09 turisti coreani Le interpretazioni possibili sono diverse. I numeri dicono che, secondo l'ultimo bollettino dell'Organizzazione mondiale del turismo (Unwto, agenzia dell'Onu), per la prima volta nella storia dell'umanità gli arrivi turistici internazionali hanno oltrepassato la cifra fatidica di un miliardo. Esattamente, un miliardo e 35 milioni. Sono 39 milioni di turisti internazionali in più rispetto ai 996 milioni del 2011, per un aumento del 12 per cento.
TURISTI Lo stesso segretario generale dell'Unwto, il giordano Taleb Rifai, mescola toni trionfalistici a sfumature di perplessità: "Il 2012 è stato all'insegna della volatilità economica in tutto il mondo, in particolare nella zona euro. Eppure il turismo internazionale è riuscito a mantenere la rotta".
TURISTI A VENEZIA La Spagna, in cui la Unwto ha sede, è uno dei paesi da cui più professionisti e giovani disoccupati stanno partendo. D'altra parte in Europa è più la gente che viene che non quella che parte: il Vecchio continente è la prima meta del turismo mondiale: 535 milioni di visitatori, 17 milioni in più rispetto al 2011. Segno di vitalità, o del fatto che la vecchia Europa si sta riducendo a una museale Disneyland?
