Michela Auriti per “Oggi”
lillo e greg
Cosa sia Lillo senza Greg è noto: il fenomeno di Lol, tra un tormentone come “So’ Lillo” e l’irresistibile Posaman. Cosa sia Greg senza Lillo è invece un tema meno indagato. L’altra metà del popolare duo comico approda al cinema con Vecchie canaglie (dal 5 maggio) e su Sky Cinema con (Im)Perfetti criminali (dal 9 maggio e in streaming su Now). Intanto si concede a questa rara intervista da “single”.
Ogni tanto la coppia scoppia. Vi dividete.
«È anche il segreto della nostra longevità. Lillo si dedica di più alla tv e al cinema che sono la sua passione, io al teatro e ai miei concerti. Con qualche eccezione come questi due film. Allontanarsi ogni tanto è anche una buona regola per far durare le coppie in generale».
Greg, la tv le piace poco.
«Nel Duemila facemmo Telenauta ’69, programma tutto nostro. Se avessi un’opportunità simile, andrei in tv volentieri. Ma per un’ospitata no».
Come si sta senza Lillo?
«Un filo di sicurezza in meno. Quando vai da solo c’è la domanda: “Piacerà questa cosa che faccio?”. In due siamo collaudati e affiatati».
In tutte le coppie comiche, c’è una parte più popolare. Nella vostra è Lillo: problemi di gelosia?
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«No, perché è sempre stato così. Io in scena sono più serio, algido. Lillo invece ha questa dote soprannaturale di far ridere. Se dovessimo paragonarci agli attori comici di una volta, lui è Paolo Panelli e io Walter Chiari».
Lol le è piaciuto?
«L’idea di far ridere per forza con battute di repertorio è lontana dal mio genere di umorismo. A me piace costruire lo spettacolo. Comunque, la popolarità di Lillo torna anche molto utile: già prima la gente affluiva a teatro, ma ora ne viene molta di più ( dall’11 maggio, la coppia è all’Olimpico di Roma con Gagmen, ndr)!».
Come fate a lavorare insieme? Chi è il braccio e chi lamente?
«Io sono quello che scrive, ma lascio a Lillo lo spazio di modellarsi. Ha una memoria labile, per lui è un’impresa imparare un copione. Così devo sfruttare questa sua caratteristica e lasciargli la possibilità di cambiare, togliere, aggiungere».
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Quindi è lei, Greg, il deus ex machina
«Dipende dall’indole diversa. Lillo è accidioso, vorrebbe andare sempre sul sicuro: “Ma quello l’abbiamo già fatto, ha funzionato, ripetiamo!”. Io invece sono compulsivo, devo per forza scrivere delle cose.
Però l’idea del film Gli idoli delle donne, quella del gigolò che ha un incidente e deve farsi la plastica, è venuta a Lillo. Solo che poi non gli va di scrivere. In fondo il suo ideale di serata è a casa, pantofole e serie tv. A me invece piace uscire per cena, andare a teatro».
Mai pensato di separarvi come i Beatles?
( ride). «No, no. La coppia regge sul ricatto reciproco. Ognuno dei due ha fotografie che non vorrebbe fossero diffuse. Ci minacciamo».
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Vi siete conosciuti in una casa editrice di fumetti, anno 1986, che poi fallì.
«E ci siamo ritrovati con una mano davanti e una di dietro. Allora fondammo una band di musica comica e così nacquero Latte & i suoi derivati. Io e Lillo eravamo i frontmen. Poi, nel 1997, ci proposero la prima edizione delle Iene ».
Da otto anni è sposato con Nicoletta. L’ha definita «la mia fortuna»», in che senso?
«Nel senso che ci sono cose che mi danno tutti i giorni la gioia di vivere. Una è il rock ’n’ roll, l’altra è Nicoletta».
Non vuole né figli né cani, ho letto.
«C’è chi è portato per avere figli e chi no. A me bastano i gatti».
Quali comici le piacciono?
«Bergonzoni, Valerio Lundini, Stefano Rapone, Corrado Guzzanti».
Mancano i più popolari: Fiorello, Crozza, Littizzetto.
Lillo e Greg
«È come quando mi chiedono dei Måneskin. Non è il genere di musica che ascolto io, perciò mi lasciano indifferente. E non si tratta di popolarità, ame Totò e Sordi sono sempre piaciuti. Ma il nostro umorismo è surreale, si rifà al filone ebraico americano, Groucho Marx, e poi Petrolini, Cochi e Renato, Felice Andreasi, i Giancattivi».
Dica una cosa che non sopporta di Lillo.
«La pigrizia, appunto. Potrebbe fare davvero tante cose in più».
E di se stesso?
«Ho la fortuna di avere un lavoro che coincide con la mia passione. Quando lavoro compongo musica, disegno, scrivo. Equando sono in relax, compongo musica, disegno, scrivo. Non stacco mai. Ma non sopporto la mia iperattività».
Lillo e Greg sul palcoscenico dell Auditorium Lillo e Greg Lillo e Greg