1.“OK ALLE PROPOSTE DI ATENE”. MA L’EUROPA SI PRENDE ALTRO TEMPO PER CHIUDERE
da “corriere.it”
La crisi greca non è ancora arrivata alla svolta finale: «Le proposte greche sono un passo accolto con favore ma serve altro lavoro con le istituzioni. L’Eurogruppo si riunirà di nuovo in settimana, per chiudere un accordo nei prossimi giorni». Lo ha annunciato con un tweet il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, al termine dell’atteso Eurogruppo di lunedì . Per sapere se la Grecia resterà o meno nel sistema dell’euro, quindi, ci vorrà ancora qualche giorno, così come aveva velatamente anticipato il cancelliere tedesco Angela Merkel.
Il primo ministro lettone Valdis Dombrovskis
Le parole dei responsabili dell'Eurogruppo lasciano la porta aperte a ulteriori limature alle proposte avanzate dal governo greco: le nuove proposte possono rappresentare la «base per un accordo» tra Atene e i suoi creditori entro questa settimana, ha detto il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem al termine della riunione straordinaria di lunedì dei ministri finanziari della zona euro.
Le nuove proposte, giunte stamattina, vengono visto come «un passo positivo nel processo, ma dato il pochissimo tempo a disposizione delle istituzioni per valutarle, non ci hanno ancora dato una valutazione piena e approfondita», ha affermato Dijsselbloem.
tsipras merkel
Eurogruppo e istituzioni coinvolte nella vicenda greca inizieranno così da subito la discussione «nell'ottica se possibile di raggiungere un accordo questa settimana usando le proposte della Grecia come base». Dijsselbloem ha aggiunto che «se necessario e tutto va bene, l'Eurogruppo terrà un altro incontro questa settimana per sentire l'esito finale di questa trattativa dalle autorità greche».
Se anche l’intesa e la decisione su Atene non arriveranno nelle prossime ore, «ci sono ancora molti giorni di tempo in questa settimana per arrivare a una decisione» aveva detto poco prima di pranzo la Cancelliera tedesca Angela Merkel, parlando a Magdeburgo. La Merkel sembrava rispondere indirettamente al ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble per il quale «Non c’è niente di nuovo, non abbiamo ricevuto proposte di sostanza dalla Grecia, non si può preparare un summit senza di esse».
mogherini renzi tsipras thorning schmidt
La posizione della Merkel trovava però conforto nell’atteggiamento del presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem che spiegava: «Lascerò che siano le istituzioni a dare un giudizio sulle ultime proposte arrivate dalla Grecia, ma potremo solo dare sono una prima impressione, è impossibile dare una valutazione finale quindi avremo altri confronti».
2. IL CUORE ROSSO DI ATENE SI RIBELLA. “BASTA TAGLI, TRADITI DA VAROUFAKIS”
Niccolò Zancan per “la Stampa”
Non pronunciate il nome di Varoufakis in questo quartiere. Soltanto il nome può scatenare un putiferio. Urla, spintoni. «È un carrierista» è la considerazione più gentile. «Magari lui e Tsipras avessero il coraggio di portarci fuori dall’Europa. Il problema è che l’Europa non ci lascerà andare». Siamo a Exarchia, cuore «rosso» di Atene. È il quartiere degli anarchici. Degli arrabbiati. Di quelli che organizzano le manifestazioni più dure.
Alexis Tsipras e Yanis Varoufakis
Era anche, almeno fino a qualche settimana fa, il quartiere del ristorante preferito dal ministro dell’Economia Yanis Varoufakis. Si trova in una piccola stradina in salita, «Yantes». Insegna azzurra. Un vecchio cinema riconvertito. Lui e la moglie Danae Stratou sedevano a questo tavolino, fra gli alberi che crescono in mezzo al tetto e finestre spalancate sull’estate. Puoi mangiare lenticchie biologiche, calamari ripieni, acciughe fritte. Nulla di sfarzoso, 12 euro per un pranzo.
Ma sono arrivati in trenta, alcuni incappucciati. Uno di questi era l’anarchico Dionisi Filaktos, magro da far paura e senza qualche dente: «Gli abbiamo semplicemente detto di sloggiare - spiega adesso con un sorriso beffardo - non crediamo a quelli come lui. Via dal nostro quartiere. Anche Varoufakis ha dimostrato di usare la politica per farsi bello. Puzza come dieci spiriti. Hai presente il disco dei Nirvana?».
varoufakis e moglie
Un cameriere del ristorante racconta la scena dalla sua prospettiva: «Dopo un momento di tensione, Varoufakis è rimasto tranquillo. Ha parlato venti minuti con i contestatori, anche fuori dal locale, prima di andarsene». È stata la prima volta. Ha fatto capire che esiste una Grecia che ritiene Tsipras e Varoufakis eccessivamente moderati.
«Berlino? Un nemico»
La incontri qui, ai tavolini della piazza, fra cani randagi, ragazzi, skateboard e il manifesto che annuncia «Il festival antirazzista». Per esempio, prendi il marinaio e vicecomandante di cargo Stelios Rassas, 29 anni.
DANAE STRATOU VAROUFAKIS
«Per anni abbiamo avuto governi che non amavano la Grecia - dice - questo è il primo diverso. Ma non gli faranno fare quello che sarebbe giusto fare. Salutare tutti e andarsene, senza paura. Soffriremmo con la dracma, ma stiamo soffrendo anche con l’euro, quindi... Anche l’Argentina è fallita. E allora? La Germania non vuole capire che non saremo mai uguali a loro. La Germania non ci rispetta. Io ho la fortuna di girare il mondo sulla mia nave. E girando il mondo, ho capito che la Grecia ha molte armi. Molta bellezza. Molte risorse uniche. È nel nostro Dna essere pronti a combattere per il nostro orgoglio».
«Nelle mani della Troika»
Li considerano deboli: ecco l’opinione prevalente su Tsipras e Varoufakis. Con buone intenzioni, ma deboli e nelle mani della Troika. «Vedrai», dice il vicecomandante Rassas. «Non succederà nulla. Neppure questa settimana. Ci sarà un proroga. L’Europa non si può permettere di perdere la Grecia». È una prospettiva capovolta, qui molto diffusa. E se Varoufakis è considerato un ministro indeciso e vanitoso, la Germania ormai è un nemico dichiarato.
tsipras putin
Dietro al bancone del negozio di alimentari e sigarette, che è il riferimento di Exarchia, siede un signore pacato di nome John Sakalariu. Pacato nel tono, eppure: «Ci trattano come bulgari e albanesi! Siamo la Grecia, non un pezzo dei Balcani. Non hanno rispetto di noi e della nostra storia. Sento crescere l’odio nei confronti della Germania. E non mi piace. Mi preoccupa. Però se fino ad adesso siamo sopravvissuti a fatica, devono capire che più di così non possiamo dare».
E i debiti, i vostri debiti? «Sono state politiche sciagurate. Scelte economiche sbagliate. Penso alle Olimpiadi. Ovvio che dobbiamo pagare, anche se paghiamo noi per colpa dei politici. Ma loro vogliono tutto. Hai capito? La Germania è senza limiti. Ma non è possibile pretendere anche l’anima dei greci».
EXARCHIA ATENE
Il giorno della verità
Un giro per la città non turistica rende l’idea di quanto è successo negli ultimi cinque anni. Intere vie di serrande abbassate. Alloggi in vendita in centro a 20 mila euro. Gli stipendi sono quasi dimezzati, per chi ancora conserva un lavoro. «Quello di Tsipras è il primo governo che cerca di fare qualcosa per noi. Non deve tradire la Grecia. Basta nuove tasse! Basta nuovi tagli! Non devono calare le braghe...». Così chiede la rossa Exarchia, nel giorno della verità.