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    GRILLISMO IN SALSA LEGHISTA – I SEGRETI DI PULCINELLA DI M5S: POTREMMO ANDARE AL GOVERNO SOLO CON SALVINI E MELONI – E SCATTA L’OFFENSIVA ANTIMIGRANTI E CAMPI ROM, INNESCATA DALLA RAGGI – MA QUEST’ANNO ROMA DOVRA’ OSPITARE 2 MILA RIFUGIATI IN PIU’…


     
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    1 - MA IL VIMINALE NON FA SCONTI "LA CAPITALE FACCIA LA SUA PARTE PUÒ ACCOGLIERNE ALTRI 2000"

     

    Vladimiro Polchi per “la Repubblica”

     

    ROMA VIA CURTATONE EX SEDE ISPRA OCCUPATA DAGLI IMMIGRATI ROMA VIA CURTATONE EX SEDE ISPRA OCCUPATA DAGLI IMMIGRATI

    «Molte città sono in difficoltà, ma anche la Capitale deve fare la sua parte. L' ondata di sbarchi non si ferma: quest' anno ci dobbiamo preparare ad accogliere 200mila migranti». Tra i corridoi del Viminale, la lettera della sindaca di Roma, Virginia Raggi, non è giunta inaspettata: «Sappiamo delle tensioni che circolano, ma purtroppo i numeri sono questi e tutti devono fare di più. Stando alle quote concordate con l' Anci, la capitale con la sua provincia potrebbe ancora accogliere 2mila rifugiati».

     

    Il fatto è che mai il nostro Paese ha dovuto trovare un tetto a un numero così elevato di profughi. Attualmente, tra strutture temporanee e centri governativi, sono già 180mila i migranti accolti. La Lombardia col 13% del totale è in testa alla gara dell' accoglienza, seguono Lazio e Campania col 9%, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna con l' 8% e Toscana, Puglia e Sicilia col 7%.

     

    IMMIGRATI IMMIGRATI

    Ma non basta: le stime per fine anno portano infatti il ministero dell' Interno ad alzare l' asticella a 200mila posti. Questa volta però, obiettivo del Viminale è quello di non catapultare d' imperio i migranti nei vari territori per ordine dei prefetti, ma distribuirli con tavoli di coordinamento con i sindaci.

     

    Gli arrivi via mare proseguono infatti la loro corsa: al 13 giugno di quest' anno sono sbarcati 64.158 migranti, il 17% in più dello stesso periodo dell' anno scorso (che con oltre 181mila arrivi aveva già infranto ogni record). In gran parte provengono da Nigeria (oltre 9.500), Bangladesh (7.199), Guinea (6.011). I porti più sotto pressione restano quelli siciliani: in testa Augusta (11.366 sbarchi), Catania (7.859), Pozzallo (5.657). Continuano gli arrivi anche dei minori stranieri non accompagnati: già più di 8.300. E non aiutano certo i ricollocamenti, che vanno avanti col contagocce: solo 6.505 i richiedenti asilo che l' Italia è riuscita a trasferire in altri Paesi europei. E così tocca fare da soli.

    centri di accoglienza 8 centri di accoglienza 8

     

    Il nuovo piano di distribuzione è già in atto. In base all' accordo del 10 luglio 2014, ogni regione deve accogliere una percentuale di migranti pari alla propria quota di accesso al Fondo nazionale per le politiche sociali (per esempio alla Lombardia spetta il 14,15% del totale e al Lazio l' 8,6%). E così nel "piano dei 200mila" a tutti toccherà fare di più di oggi. Due esempi: nel 2017 la Lombardia dovrà passare dagli attuali 25mila posti a oltre 28mila, la Campania da 16mila a oltre 19mila.

     

    hub migranti di milano sammartini hub migranti di milano sammartini

    Non è tutto. All' interno di ogni regione, l' accordo Viminale-Anci di dicembre prevede che i comuni fino a duemila abitanti dovranno ospitare 6 migranti, i comuni con più di 2mila abitanti 3,5 migranti ogni mille residenti, mente le città metropolitane (già sotto stress, in quanto hub di transito di molti rifugiati) avranno uno "sconto": 2/3 posti ogni mille abitanti.

     

    Sapere quanti migranti sono ospitati in ogni città non è facile. Stando alle ultime notizie, 8.600 sono quelli che attualmente vengono ospitati a Roma e in provincia, in oltre 70 strutture, ma a questi se ne aggiungono molti che arrivano nella Capitale, spesso solo in transito e non rientrano nei canali dell' accoglienza ufficiale. Milano ha 3.600 migranti accolti in città, 500 nell' hub di Bresso gestito dalla Croce Rossa e 400 nei 132 comuni dell' hinterland. Oltre 1.200 sono ospitati a Napoli, circa 2.000 a Genova.

    salvataggio migranti salvataggio migranti

     

    Ebbene, secondo i calcoli del Viminale, i numeri dovranno aumentare ancora: «Milano e il suo hinterland può arrivare a 5mila, Roma e provincia devono trovare posto a duemila migranti in più». Insomma, in vista dei nuovi sbarchi, la tensione pare destinata ad aumentare.

     

    2 - SFIDA ALLA LEGA PER RUBARLE VOTI E DOPO LE URNE PATTO DI GOVERNO

     

    Annalisa Cuzzocrea per “la Repubblica”

     

    beppe grillo davide casaleggio beppe grillo davide casaleggio

    «Basta toni smussati per non essere massacrati dai media, basta andare dietro al mainstream: bisogna essere più duri, più cattivi nella comunicazione ». La linea studiata alla Casaleggio Associati è - ancora una volta - quella che avvicina di più i 5 stelle alla Lega di Matteo Salvini. Con l' obiettivo dichiarato di rubarle voti. E con quello nascosto di spostare il Movimento in un' area in cui - dopo le politiche - un' alleanza col Carroccio su punti programmatici come Europa, tasse e migranti non appaia affatto innaturale.

     

    SALVINI LAMPEDUSA SALVINI LAMPEDUSA

    Le voci urlano per coprire il tonfo delle ultime amministrative, certo. Rilanciando su rom e migranti, promettendo bagarre sulla riforma del processo penale, i 5 stelle cercano di far dimenticare una tornata elettorale difficile. Ma c' è di più. Quando ancora l' accordo sulla legge elettorale era in piedi, i vertici avevano studiato la questione alleanze con sondaggi e percentuali alla mano. E avevano capito che l' unica direzione in cui era possibile andare, per ottenere la maggioranza in Parlamento, era un accordo con Lega e Fratelli d' Italia («Se andassimo col Pd, non dureremmo un anno», era stata l' ultima analisi).

     

    Lo scenario è ovviamente tenuto nascosto. Stefano Buffagni - il consigliere regionale lombardo che sabato era a pranzo, a Rapallo, con Grillo e Casaleggio - scrive su Facebook: «La Lega parla, noi agiamo. Dobbiamo lavorare per aprire gli occhi a quei cittadini che "corrono" dietro il pifferaio magico verde che da anni racconta favole, ma che quando ha governato non è mai riuscito a far nulla di serio».

     

    TONI IWOBI MATTEO SALVINI TONI IWOBI MATTEO SALVINI

    La linea, per ora, è quella di fare concorrenza al Carroccio. Ma, avverte un deputato del nord, «davanti alla fotocopia, i cittadini scelgono l' originale. In Italia quest' anno arriveranno al massimo 200mila persone, l' Europa sta lavorando bene, questo allarme si sgonfierà, non ci serve cavalcarlo».

     

    Non lo fanno né Fico né Di Battista, che non riprendono i post del blog sulle loro pagine. Lo fa invece Di Maio. Il vicepresidente della Camera parla del Paese come di una pentola a pressione, anche se - a sentire i parlamentari che ieri analizzavano il voto in Transatlantico - l' emorragia 5 stelle al nord non c' entra con sicurezza e immigrazione.

     

    raggi previti raggi previti

    «I veneti hanno fretta, devono lavorare. Nel 2013 hanno votato Grillo, poi Renzi, poi Zaia. La verità è che non abbiamo leader riconosciuti al nord». L' altro tassello, riguarda Virginia Raggi. L' immobilismo della giunta romana preoccupa molto Beppe Grillo. Chi gli ha parlato, lo definisce arrabbiato con la sindaca. Per questo lo staff le sta costruendo un' immagine da donna forte, col pugno duro: prima sui campi rom, ora sui migranti. Augurandosi che funzioni.

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