Miriam Di Peri per www.repubblica.it
giuseppe conte giovanni carlo cancelleri foto di bacco
Il Movimento 5 Stelle in Sicilia resta ancora appeso a un filo. Mentre i due candidati già in campo per le primarie del 23 luglio - Caterina Chinnici e Claudio Fava - sono impegnati a pieno ritmo nella campagna elettorale, i grillini restano alla finestra.
Quando ormai mancano meno di 48 ore alla scadenza per la presentazione delle candidature, il Movimento in Sicilia resta ostaggio di un'altra giornata romana di grandi fibrillazioni.
L'ultima parola sul vincolo dei due mandati, infatti, spetta al garante Beppe Grillo. Ed è proprio il fondatore che per tutto il giorno cuoce sulla graticola il sottosegretario Giancarlo Cancelleri. Complice una ruggine tra i due che risale allo scorso anno, quando nello scontro aperto tra Grillo e Conte, Cancelleri si schierò apertamente a favore dell'ex premier.
GRILLO CANCELLERI
Un atto di fiducia di cui in queste ore lo stesso leader 5 Stelle tiene conto, ripetendo ai suoi che "quella di Giancarlo è la migliore candidatura possibile per la Sicilia".
Ma il rovescio della medaglia è proprio la diffidenza di Grillo nei confronti del sottosegretario. E il coltello dalla parte del manico questa volta è proprio nelle mani del comico. Nel vertice con i deputati nazionali Grillo non ha usato mezzi termini: " Cancelleri? Ma lo conosciamo, in passato più volte mi ha attaccato - ha riportato l'Adnkronos - eppure io lo avevo accolto come un figlio, portandolo anche a casa mia. Della sua ricandidatura in Sicilia - è stata la prima sentenza - per me non se ne parla".
giancarlo cancelleri
Da quelle prime, filtrate, dichiarazioni a porte chiuse, sono state necessarie ore intere di interlocuzioni per ammorbidire la posizione tranchant di Grillo. Che già nel pomeriggio lascia filtrare una versione più possibilista, alla luce dell'urgenza dei 5 Stelle siciliani di avere un nome da presentare alla coalizione entro domani alle 23.59. "Si potrebbe pensare a qualche eccezione - ha detto nel corso di un nuovo vertice con alcuni deputati - una deroga alla regola sui due mandati, ma vediamo ora i dettagli con Giuseppe ( Conte, ndr).
giovanni carlo cancelleri sottosegretario infrastrutture foto di bacco (2)
Al limite si potrebbe pensare a consiglieri per i quali si deroga per candidarli a presidente di Regione " . Il sottosegretario originario di Caltanissetta al momento non parla. La sua opinione l'ha già espressa sabato scorso, durante l'assemblea degli iscritti: " Se non vinciamo queste primarie, il Movimento finisce.
Ma non in Sicilia, in Italia". Conte e Grillo ne hanno discusso in due diversi vertici, nel pomeriggio e la sera. In giornata potrebbe arrivare il via libera per lo stesso Cancelleri, o in alternativa per il referente regionale Nuccio Di Paola, mentre si assottigliano le possibilità per Luigi Sunseri. La trattativa è proseguita fino a notte e tutto può ancora succedere. Ecco perché, sebbene remota, resterebbe sullo sfondo l'opzione del papa straniero ventilata negli scorsi giorni: Roberto Scarpinato. Ma dalla base monta il malcontento per l'intera vicenda. Attivisti e amministratori locali contestano il mancato coinvolgimento nella scelta del candidato, ma anche il significativo ritardo con cui il Movimento si appresta ad avviare la campagna per le primarie. La macchina organizzativa per la consultazione tra gli iscritti non è mai partita. Oltre al nome del candidato, tra i nodi che restano ancora da sciogliere c'è la creazione dei gruppi territoriali e dell'intera macchina regionale per promuovere le primarie. Ritardi su ritardi. Il M5S resta in mezzo al guado.
GRILLO CANCELLERI
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