Federico Capurso per "La Stampa"
GIUSEPPE CONTE E BEPPE GRILLO A MARINA DI BIBBONA
Beppe Grillo dovrebbe tornare a Roma questa settimana, al più tardi la prossima. Condizionale d'obbligo, perché anche a fine ottobre era atteso nella Capitale e invece poi, irritato dalla fuga di notizie, si era impuntato: «Lo avete detto ai giornalisti, non vengo più!». Ma è da luglio che manca e adesso vorrebbe far sentire di nuovo la sua presenza, incontrare faccia a faccia i maggiorenti del partito e parlare poi a deputati e senatori in assemblea.
L'ultima volta li aveva arringati cannoneggiando contro Conte; adesso sembra che con l'ex premier il rapporto sia meno burrascoso, i due si sentono frequentemente - assicurano dal M5S - e se Grillo davvero arriverà, «si incontreranno».
MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO
Chi ha sentito il fondatore del M5S nelle ultime settimane sa che vorrà discutere delle battaglie politiche da portare avanti, che devono andare «oltre il cashback» e mirare a «qualcosa di più ambizioso», come l'introduzione del «reddito universale».
Ma è interessato anche a tastare il polso dei gruppi parlamentari, perché i malumori sono rimasti vivi in questi mesi, tanto da portare l'ex ministro Vincenzo Spadafora - da tempo in aperto contrasto con Conte - a parlare di «rischio scissione».
BETTINI CONTE festa bettini
E in vista dell'elezione del Capo dello Stato sarebbe preferibile avere un Movimento granitico. L'opposto, insomma, di quello di oggi. La partita del Quirinale non è mai stato argomento capace di appassionare davvero Grillo, ma ai piani alti del M5S temono che anche lui voglia offrire il suo punto di vista e, magari, provare a farlo pesare. C'è il terrore, quindi, che alla posizione di Conte e a quella di Luigi Di Maio se ne possa aggiungere una terza.
IL MINISTRO DEL TESORO DANIELE FRANCO
A Conte - come anticipato da questo giornale - non dispiacerebbe avere Mario Draghi al Colle, portando il ministro dell'Economia Daniele Franco a palazzo Chigi attraverso un accordo che salvi la legislatura. Una soluzione a doppio incastro che per Di Maio è troppo rischiosa. Il ministro degli Esteri non vuole in alcun modo mettere in pericolo il governo e preferirebbe una convergenza ampia intorno al nome di Giuliano Amato.
giuseppe conte vs beppe grillo meme
Grillo, invece, «chissà», fanno spallucce i contiani. E il tono è quello della preoccupazione, «ma questa volta non verrà per spaccare il gruppo. Al contrario, cercherà di ricompattarci», si dicono sicuri. Motivo per cui lo stesso Conte avrebbe benedetto una sua visita a Roma. I segnali che arrivano da Roma però preoccupano Grillo.
DAVIDE CRIPPA GIUSEPPE CONTE
Vuole capire il motivo della frattura che si è creata in Senato intorno all'elezione del nuovo capogruppo e se c'è il rischio che il problema si ripresenti quando toccherà alla Camera scegliere il successore di Davide Crippa, che non è mai stato in sintonia con Conte e che invece aveva trovato in Grillo un appoggio, nei mesi del grande gelo tra i due leader. Ieri, poi, nel gruppo parlamentare si sono sollevate altre polemiche per il pranzo di compleanno di Goffredo Bettini a cui Conte ha preso parte.
goffredo bettini gianni letta giuseppe conte
Alla Camera mal digeriscono la presenza dell'ideologo Dem e la notizia che a quel pranzo si sia stretto un patto per il Quirinale a loro insaputa ha fatto esplodere le chat interne: «Conte non può farsi dettare la linea da Bettini senza chiederci nulla», protestano. «Siamo passati da Dario Fo a Bettini», commenta amaro un altro deputato.
I malpancisti, anche se non sono la maggioranza, soffiano sul fuoco. E in effetti, a quel pranzo, di Quirinale si è parlato a lungo. Il ticket Draghi-Franco poi è l'opzione di Bettini, così com' è quella di Conte. Si è persino affrontato il problema Berlusconi - «Come reagirà, se non salirà al Colle?» - individuando in Gianni Letta l'uomo adatto a convincerlo che Forza Italia deve restare in maggioranza qualunque cosa accada.
conte grillo
Conte, però, vorrebbe superare le polemiche interne. Anche per questo mercoledì vedrà deputati e senatori in un'assemblea congiunta. Non entrerà nel vivo della questione quirinalizia, ma chiederà unità e lo farà affrontando il suo progetto di rilancio del partito. Offrendo una sua visione del futuro M5S. Proprio come faceva Grillo.
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