Matteo Dovellini per repubblica.it - Estratti
ALBERT GUDMUNDSSON
Cade l’accusa di cattiva condotta sessuale nei confronti del giocatore della Fiorentina, Albert Gudmundsson. È stata emessa infatti la sentenza sul caso della donna che nell’estate del 2023 l’aveva denunciato per presunte molestie sessuali nel corso di una serata in discoteca a Reykjavik. Adesso l’accusa ha tempo fino all’8 novembre per ricorrere in appello. In questo caso la sentenza definitiva slitterebbe a non prima di giugno 2025.
Secondo l’accusa, Gudmundsson avrebbe usato “coercizione” nei confronti della donna che tramite i suoi legali aveva chiesto per il classe 1997 una condanna alla pena e il pagamento di tutte le spese del tribunale. Inoltre, a nome della donna, veniva chiesto che il calciatore pagasse tre milioni di corone islandesi (circa 20 mila euro) per i danni arrecati.
albert gudmundsson
La donna si era appellata all’articolo 194 del codice penale generale islandese in materia di reati sessuali, che recita: «Chiunque abbia rapporti sessuali con una persona senza il suo consenso è colpevole di stupro ed è punito con la reclusione da un minimo di 12 mesi a un massimo di 16 anni».
Lo scorso 12 settembre l’udienza nell’aula del tribunale a Reykjavik, insieme al suo avvocato difensore Vilhjálmur Hans Vilhjálmsson, dove il calciatore si era dichiarato innocente alle domande dei giornalisti presenti. Gudmundsson, terminata l’udienza e tenutosi in allenamento con un preparatore della Fiorentina inviato in Islanda insieme a lui, era tornato a Firenze. Escluso dalla gara con l’Atalanta, ha poi esordito nel secondo tempo della sfida con la Lazio ribaltando il risultato grazie a due rigori calciati con freddezza e precisione. Nell’ultima giornata, prima della seconda sosta per le nazionali, l’islandese ha segnato il gol decisivo contro il Milan per la seconda vittoria di fila al Franchi dei viola.
ALBERT GUDMUNDSSON