Barbara Acquaviti per "Il Messaggero"
secondary ticketing
Una proposta di legge della scorsa legislatura trasformata in un emendamento alla manovra. È la ricetta, firmata M5s, per combattere il fenomeno del secondary ticketing o bagarinaggio online che dir si voglia: biglietti dei concerti che vanno esauriti in pochi minuti e poi rispuntano su siti ad hoc a prezzi esorbitanti.
Per Sergio Battelli, tesoriere pentastellato e primo firmatario della proposta, c' è un solo modo per interrompere questo mercato: i biglietti nominali. È questo infatti il cuore dell' emendamento presentato alla legge di Bilancio attualmente all' esame della commissione della Camera. L' idea è quella di combattere così i siti che usano i bot, ossia quei software automatici che consentono acquisti a raffica.
BAGARINI BIGLIETTI CONCERTI
Una piccola rivoluzione per gli amanti della musica dal vivo che dovrebbe entrare in vigore già dai primi mesi del 2019. Un iter legislativo che si intreccia con le vicende giudiziarie: a Milano è infatti in corso un processo nel quale sono state chieste condanne e multe per cinque imputati, tra cui rappresentanti della società organizzatrice di eventi Live Nation Italia da cui hanno preso pubblicamente le distanze cantanti come Vasco Rossi e Tiziano Ferro.
BAGARINI BIGLIETTI CONCERTI
«Ci sono artisti come Ed Sheeran - spiega Battelli - che per il loro concerto in Italia hanno richiesto il biglietto nominale, anche se non è ancora obbligatorio. La Siae, con cui abbiamo dialogato, è d' accordo. Abbiamo ascoltato molti operatori, sono state anche sollevate perplessità di cui teniamo conto, ma su questo punto non arretriamo».
VERIFICA DELL' IDENTITÀ La proposta prevede che i biglietti siano «nominali, previa efficace verifica dell' identità» e che riportino la «chiara indicazione del nome e del cognome».
BAGARINI ON LINE
Nel testo depositato, questo obbligo viene fissato per tutti gli «impianti con capienza superiore a 1.000 spettatori». Sull' emendamento è però in corso un' interlocuzione con il governo che porterà a una riformulazione: quel tetto dovrebbe essere dunque elevato a 5mila spettatori, anche per non penalizzare eventi più piccoli o settori di nicchia.
D' altra parte, il secondary ticketing riguarda chiaramente eventi che richiamano grande pubblico. La proposta M5s fissa anche una metodologia per il cosiddetto re-ticketing, ovvero per il cambio nome.
VASCO ROSSI SECONDARY TICKETING
Agli operatori del mercato primario come Ticketone, per citare il principale, viene chiesto di fare da «intermediari», dunque di assicurare «la possibilità di rimettere in vendita» sempre a persone fisiche e «senza rincari» i biglietti che l' acquirente non ha più la possibilità di usare.
«Sto però lavorando anche per trovare un modo per fare il cambio nome con una persona a te conosciuta, senza passare dai portali ma garantendo comunque trasparenza», spiega Battelli.
La proposta fissa per gli organizzatori degli eventi anche l' onere di occuparsi della vigilanza e del controllo all' accesso nonché della verifica dell' identità del partecipante all' evento. Ed è proprio questo uno dei punti su cui le società hanno manifestato perplessità, anche per i maggiori costi che comporterebbe.
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Marco Molendini per "Il Messaggero"
«Spero che si faccia davvero, anche se credo che una legge sull' obbligo di rendere nominativi i biglietti dei concerti troverà molti ostacoli» dice Claudio Trotta, promoter italiano di Springsteen con la Barley arts, da tempo in guerra sul fronte del secondary ticketing.
Racconta: «Avevo dato delle indicazioni ai 5Stelle in questo senso, prima che andassero al governo. Ma credo che anche la Lega sia d' accordo».
E i nemici chi sarebbero?
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«Fra i miei colleghi promoter sono in larga minoranza, le obiezioni riguardano il fatto che ci sarebbe un aggravio di costi e che si creerebbero ingorghi di pubblico agli ingressi. Secondo me, invece, è fondamentale una legge per battere il cancro del secondary ticketing, ma anche per la sicurezza».
Ci potrebbe essere, in caso di biglietto nominale, un problema se uno poi non può partecipare all' evento, non crede?
«Per questo la transazione dovrebbe avere come riferimento l' organizzatore e prevedere una restrizione dei tempi: se uno compra il biglietto un anno prima, non può pensare di rivenderlo un mese dopo. E dovrebbero essere vietate maggiorazioni».
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La Barley arts, a vendere biglietti nominali, ci ha già provato.
«Per esempio lo abbiamo fatto nei concerti dei Queen. E i risultati ci sono stati. Viagogo, sito di secondary ticketing, aveva solo 30 biglietti a disposizione. Io avevo immaginato anche dei biglietti con la foto dell' acquirente, secondo me sarebbero amati dagli spettatori».
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Per la cronaca: alcuni eventi prossimi già prevedono una forma di nominalità dei biglietti, come i concerti dei Metallica a maggio e quelli di Ed Sheeran a giugno, entrambi di Live Nation.
E' previsto, però, che un singolo acquirente possa comprare anche più biglietti usando il proprio nome, ma al momento dell' ingresso all' evento tutti devono essere presenti con l' acquirente.
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