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    DAGLI AFFARI ALLA POLITICA, A CALTA-RICCONE VA TUTTO STORTO


     
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    Salvatore Cannavò per "il Fatto Quotidiano"

    Francesco Gaetano CaltagironeFrancesco Gaetano Caltagirone

    Non è un benvenuto, quello ricevuto ieri dalla neonata giunta Zingaretti alla Regione Lazio. "Quel potere forte della nuova giunta" è, infatti, il titolo del commento in prima pagina, non firmato, che Il Messaggero, il giornale del costruttore Gaetano Caltagirone, ha riservato al neogovernatore e al suo vice, Massimiliamo Smeriglio. "Smeriglio non è un nome qualsiasi - scrive il quotidiano romano - è notoriamente molto vicino, vicinissimo, al costruttore romano Parnasi come del resto lo è il governo Zingaretti".

    Parnasi è un giovane, emergente, costruttore romano, concorrente di Caltagirone e coinvolto in diversi interessi, tra cui la possibile costruzione del nuovo stadio a Tor di Valle. A riprova della sua relazione con la nuova giunta, l'editoriale ricorda l'acquisto da parte della Provincia, allora presieduta da Zingaretti con Smeriglio assessore, della Torre Transit, un grattacielo nella zona sud della capitale costruito dalla società di Parnasi, Parsitalia, per 263 milioni di euro.

    NICOLA ZINGARETTI RENATA POLVERINI FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONENICOLA ZINGARETTI RENATA POLVERINI FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE

    Una vicenda "di sprechi" su cui Il Messaggero aveva condotto una dura campagna contro Zingaretti, facendo sospettare che dietro il clamore ci fosse anche il rammarico di Caltagirone per l'affare sfumato. La durezza dell'editoriale fa pensare che quella vicenda non si sia ancora rimarginata ma anche che il giornale, insieme al suo editore, abbia voluto battere un colpo in vista dell'imminente campagna elettorale per il Campidoglio. Se uno dei candidati, Alfio Marchini, è da sempre considerato legato a Caltagirone, sembra potersi leggere, anche il Pd e i suoi uomini hanno i loro rapporti con "i poteri forti".

    MASSIMILIANO SMERIGLIOMASSIMILIANO SMERIGLIO PALLOTTA E LUCA PARNASI nPALLOTTA E LUCA PARNASI n

    I cattivi rapporti tra Zingaretti e Caltagirone, del resto, sono dimostrati anche dalla contrarietà del neo-governatore laziale alla vendita di una parte della quota di Acea, la municipalizzata elettrica della Capitale posseduta dal Comune. Quando il sindaco Alemanno ha provato a mettere sul mercato il 21% della quota di maggioranza della società capitolina, il più interessato ai destini della società è stato proprio Caltagirone che, con il 16,36%, è il principale azionista privato.

    E proprio all'Acea si sta per giocare l'ennesima partita romana con la presentazione delle liste per il rinnovo del Cda. Rimosso l'attuale amministratore, Marco Staderini, sostituito da Paolo Gallo, già direttore generale, uomo dal profilo più tecnico che politico e dunque di equilibrio tra le varie anime, da quella del sindaco uscente, Gianni Alemanno, a quella del Pd che, con l'area dalemiana, confermerà il proprio uomo, Andrea Peruzy, segretario della Fondazione Italianieuropei. Sempre di ieri, infine, la notizia che il Consiglio dei ministri ha nominato Zingaretti Commissario straordinario alla Sanità.

     

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