Monica Perosino per La Stampa
Esecuzione in Svezia
La scena, nella sua cruda semplicità, è raccapricciante: due uomini vestiti di nero, il volto coperto da passamontagna, irrompono nella sala di «Damas Sax», parrucchiere per uomo in Marklandsgatan, Göteborg.
Il negozio è pieno. Puntano le pistole ad altezza d’uomo, spingono di lato il barbiere - «Stai indietro!», urlano - e fanno fuoco sul cliente seduto vicino alla vetrina. Almeno dieci colpi sparati alla testa. L’uomo, un venticinquenne, muore così, ancora seduto sulla poltrona.
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La vittima, dice ora la polizia, era collegata alle gang di Göteborg e l’esecuzione, avvenuta il 9 luglio, è arrivata solo dopo una settimana dall’omicidio di un poliziotto freddato mentre era in servizio a Biskopsgarden, teatro della guerra tra gang in corso negli ultimi anni a Göteborg.
A fine maggio erano scoppiate rivolte nello stesso quartiere, quando una gang aveva assalito negozi e attività collegati al gruppo rivale. All’inizio del mese un altro uomo era stato ucciso a Hjällbo, sempre a Göteborg, dopo essere stato colpito da un proiettile in un parcheggio. Ma l’elenco degli attacchi e delle vittime della guerra tra gang è lungo, e copre tutta la Svezia.
L’impennata di violenza
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La Svezia è l'unico Paese europeo in cui le sparatorie mortali sono aumentate in modo significativo dal 2000 in avanti, passando in meno di un decennio dall’essere uno dei Paesi con i tassi di violenza armata più bassi del continente a uno dei più alti. Lo dice il rapporto del Bra, il Consiglio nazionale svedese per la prevenzione della criminalità, che afferma che il Paese scandinavo ha ormai superato l'Italia e i Paesi dell'Europa orientale, principalmente a causa delle attività violente delle bande criminali organizzate.
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La Svezia, con una popolazione di 10 milioni di abitanti, ha visto 42 sparatorie mortali nel 2019, l'ultimo anno con statistiche ufficiali. I dati preliminari per il 2020 mostrano che in un solo anno oltre 40 persone sono state uccise. Dei 22 Paesi europei con dati comparabili analizzati nel rapporto del Bra, solo la Croazia ha registrato più morti pro capite per arma da fuoco negli ultimi quattro anni. Ma nessun altro Paese ha visto un aumento così rapido come la Svezia.
Sparatorie mortali
VETLANDA ATTACCO TERRORISTICO SVEZIA
Dopo un lungo periodo con una tendenza al calo, le sparatorie mortali in Svezia hanno iniziato ad aumentare a metà degli anni 2000 e hanno continuato a farlo. Una tendenza opposta a quella della maggior parte degli altri Paesi in Europa, dove la violenza con esiti letali, sia in generale che con le armi da fuoco, ha continuato a diminuire.
In Svezia, dice ancora il Bra, otto sparatorie su dieci sono avvenute in un «ambiente criminale», con i conflitti tra gang come una delle potenziali cause della tendenza. Anche il traffico di droga e la scarsa fiducia nei confronti della polizia in alcune parti della società sono stati citati come potenziali fattori.
Svezia barbiere