GUZZETTI
(Reuters) - L'Italia ha bisogno di operatori di grosso peso e competitivi nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture. E' quanto sostiene Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo e dell'Acri, l'associazione delle fondazioni italiane, azioniste di minoranza della Cdp con circa il 16%, commentando le ipotesi sulla creazione di un polo delle costruzioni italiane che coinvolgerebbe le principali società del comparto con il sostegno della Cassa Depositi e Prestiti.
Fabrizio Palermo Giuseppe Bono
"Che ci sia anche in Italia l'opportunità che nel settore delle grandi infrastrutture ci siano soggetti importanti e competitivi va molto bene, è quello di cui il nostro paese ha bisogno", ha detto Guzzetti a margine di un evento di Fondazione Cariplo. Guzzetti ha precisato che tuttavia un eventuale coinvolgimento della Cdp è una questione che sarà valutata dai suoi amministratori, mentre "gli azionisti di minoranza aspettano le proposte e le valutano".
PIETRO SALINI IMPREGILO
L'ipotesi della creazione di un polo delle costruzioni con il sostegno della Cdp ha preso piede a seguito del piano di salvataggio di Astaldi da parte di Salini-Impregilo. Lo scorso mese in un'intervista al Sole 24 Ore l'AD di Cdp Fabrizio Palermo aveva detto che la Cassa potrebbe valutare un suo eventuale coinvolgimento nel salvataggio del gruppo romano delle costruzione ma solo insieme a partner industriali, oltreché con l'aiuto delle banche creditrici coinvolte.