NICOLA CATENARO per il Corriere della Sera
La maggior parte di loro è morta senza quasi accorgersene, drogata da massicce dosi di un farmaco (la promazina) che si usa per trattare le psicosi deliranti o le allucinazioni.
ospizi
Altri sono finiti in coma ipoglicemico, per colpa dell'insulina somministrata senza che avessero il diabete. Otto omicidi aggravati e quattro tentati omicidi ai danni di altrettanti ospiti della residenza sanitaria assistenziale di Offida (Ascoli Piceno).
Di questo sarebbe responsabile Leopoldo Wick, infermiere di Grottammare, 57 anni, arrestato ieri mattina all'alba dai carabinieri e rinchiuso nel carcere di Marino del Tronto, ad Ascoli Piceno, in attesa dell'interrogatorio di garanzia. Il sospetto è che volesse indurre la cosiddetta «morte dolce» nelle vittime prescelte (tutte fra i 70 e gli 85 anni), liberandosi magari di pazienti difficili.
L'arresto segue una complessa indagine della Procura di Ascoli partita nel mese di gennaio 2017, quando ai carabinieri di Offida arrivano le prime segnalazioni di morti sospette da parte di alcuni familiari.
A queste si aggiunge la denuncia di un'operatrice sanitaria, che riferisce di alcune anomalie. «Andate a controllare cosa succede in via Garibaldi 5, quei decessi non sono normali», dice. Dopo aver ascoltato 120 persone, esaminato più di 50 cartelle cliniche, gli inquirenti passano al setaccio il registro dei turni, ascoltano le intercettazioni e fanno analizzare tessuti e sangue dei defunti. Oggi non hanno più dubbi. Quell'infermiere così buono e premuroso, insospettabile padre di famiglia, è il responsabile delle strane morti. Fondamentali, per individuarlo, le relazioni medico-legali emerse durante la riesumazione.
ospizio offida
«Abbiamo salvato delle vite e per questo vorrei ringraziare le persone che si sono rivolte a noi per segnalare i primi casi», dice il comandante provinciale dei carabinieri, Ciro Niglio. Malori anomali e indici di mortalità, come ha sottolineato il procuratore Umberto Monti, avevano messo subito in evidenza «dati preoccupanti». L'infermiere, trasferito immediatamente ad altro incarico (lontano dai pazienti), si è dichiarato innocente e sostiene che qualcuno lo vuole incastrare.
L'Ordine intanto lo ha sospeso. Contro di lui c'è un'ordinanza di 221 pagine che il suo avvocato, Tommaso Pietropaolo, ha dovuto leggere in fretta. «Ci sono una serie di indizi ma manca il movente - sostiene -, il mio assistito ha dedicato la sua vita ai malati e dovremmo attribuirgli una tara psichiatrica se lo volessimo davvero ritenere responsabile».
ANZIANA IN OSPIZIO
L'arresto di «Vicky», così lo chiamavano, è una batosta per la Rsa. Quaranta ospiti, tutti anziani non autosufficienti ma ancora in salute. Come erano in salute, compatibilmente con gli acciacchi dell'età, le otto vittime. «Siamo affranti per quanto accaduto e restiamo a disposizione della Procura, vorremmo che si facesse luce sull'intera vicenda rapidamente», il commento del direttore generale dell'Area Vasta 5 dell'azienda sanitaria marchigiana, Cesare Milani. «Siamo sconvolti», dice il sindaco di Offida Luigi Massa, segnalando il ruolo prezioso svolto dalle strutture assistenziali del territorio e il fatto che «fino ad oggi non hanno fatto registrare neanche un caso di Covid-19».
ANZIANA IN OSPIZIO