Monica Guerzoni e Fiorenza Saranzini per www.corriere.it
ROBERTO SPERANZA MARIO DRAGHI
Il governo sta per varare un nuovo decreto con misure per il contenimento della pandemia di Covid, che vede numeri di casi e di decessi in costante ascesa a causa dell'impatto della variante Omicron (qui il bollettino odierno).
La bozza uscita dalla Cabina di Regia, presentata alle Regioni e ora al vaglio del Consiglio dei ministri prevede
- l'obbligo di vaccinazione per gli over 50 che non lavorano (fino al 15 giugno);
- l'obbligo di super green pass, dal 15 febbraio, per tutti gli over 50 sui luoghi di lavoro pubblici e privati.
Nella bozza del decreto si legge che l'obbligo vaccinale si applicherebbe a tutti i residenti in Italia, anche cittadini europei e stranieri, e prevederebbe eccezioni per casi di «accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore».
smart working 8
(Il super green pass si ottiene solo se si è vaccinati o guariti dal Covid. Per ottenerlo, al termine della seconda dose — o della terza, per chi ha già completato il ciclo vaccinale —, arriva un Sms con il codice authcode per scaricare la certificazione dal sito dgc.gov.it o dall’app Immuni. In alternativa il pass si trova direttamente nell’app IO).
Sempre secondo la bozza, fino al 31 marzo, dovranno essere vaccinati o guariti (la «regola delle 2G») anche
- lavoratori e clienti dei servizi alla persona (estetisti, parrucchieri)
tamponi
- i lavoratori e clienti di servizi commerciali (come le banche)
- i lavoratori e clienti di negozi e centri commerciali
- i lavoratori e gli utenti di uffici pubblici, Comuni, Province, Regioni
- i lavoratori e utenti di servizi pubblici come Inps e Inail.
Non è prevista la regola 2G per tribunali e negozi di alimentari.
Lo smart working
Novità anche per lo smart working : previsto il passaggio allo smart, il più possibile, nel settore pubblico, con un invito anche per il privato. Si attende, sul punto, una circolare dei ministri del Lavoro e della Pubblica amministrazione.
La scuola
Sulla scuola, il governo è orientato a una riapertura regolare dal 10 gennaio.
speranza draghi
Ecco quali saranno le nuove regole, legate alle fasce d'età, secondo la proposta del governo:
- Per la fascia 0-6 anni, nel caso di 1 positivo in classe scatterà la quarantena per tutta la classe.
-Per la fascia delle scuole primarie, nel caso di 2 positivi scatterà la quarantena per tutta la classe (7 giorni); con un solo caso la classe resta in presenza con testing di verifica.
mario draghi patrizio bianchi
- Per la fascia degli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, con 1 solo caso Covid è prevista la sorveglianza stretta; con 2 casi, la classe resta in presenza con autosorveglianza e mascherine Ffp2; con 3 casi solo i vaccinati resterebbero in presenza e monitorati, i non vaccinati andrebbero in Dad; dal quarto caso, tutti andranno in dad.
Sembra scontato il via libera alla terza dose dal 10 gennaio per i ragazzi tra i 12 e i 17 anni.
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I test agli asintomatici
Le Regioni hanno chiesto al governo di evitare di eseguire i tamponi agli asintomatici, perché «sottraggono risorse umane per le vaccinazioni e l'attività ordinaria». Il Governo avrebbe aperto alla possibilità, previa richiesta di un parere al Cts.
Le posizioni dei partiti
Sul tema dell'obbligo vaccinale, i partiti di maggioranza hanno posizioni diversificate.
- Il Pd chiedeva un obbligo generalizzato per superare casistiche legate a età e professioni;
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- Lega e Movimento 5 Stelle si sono espressi in senso contrario, chiedendo di fissare un obbligo solo per gli over 60;
- Iv avrebbe dato sostegno alla posizione di Draghi per andare avanti sulla spinta vaccinale, mantenere attività economiche aperte, anche introducendo obbligo e super Green pass.
Il ministro della Salute Roberto Speranza riteneva che l'obbligo solo per gli over 60 sarebbe stato, da solo, «assolutamente insufficiente».
Il resto delle tensioni si è concentrato sulla scuola, con Giuseppe Conte che da fuori ha criticato la gestione della pandemia modello Draghi.
ROBERTO SPERANZA E MARIO DRAGHI ROBERTO SPERANZA MARIO DRAGHI