Da gazzetta.it
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"Tutti ci aspettavamo un risultato diverso, la vettura non ha funzionato ed è evidente. Non è un problema di strategia, ma più della vettura. Oggi la Ferrari non ha girato in queste condizioni, si poteva mettere qualunque gomma, come dimostra Sainz che aveva la stessa strategia di Hamilton ed è finito dietro di lui. La monoposto non ci ha permesso di fare ciò che volevamo. Cercheremo di analizzare il motivo per cui non avevamo il passo giusto". Queste le spiegazioni a caldo di Mattia Binotto per spiegare la brutta giornata della Ferrari in Ungheria.
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GIRI DIFFICILI— Il team principal ha escluso che si sia trattato di un problema di strategie. "Oggi io sono il responsabile della scuderia e analizzo prima di tutto questo - ha proseguito Binotto - sapevamo che con le gomme dure ci sarebbero stati almeno 2-3 giri di warm-up. Sui 30 giri, sapevamo che i primi 10 sarebbero stati i più difficili. Non sto dicendo che la scelta delle gomme bianche sia quella giusta, ma bisogna rivedere tutto".
NON HO RISPOSTA— "La priorità è capire perché la macchina non ha funzionato - ha detto - è la prima volta in questa stagione in cui la macchina non ha avuto il passo gara, di base è questo il problema a cui non ho risposta. La scelta delle gomme dure per Charles? Pensavamo di potercela giocare mantenendo la posizione su Verstappen. E' stata la scelta sbagliata, ma si base è mancata la prestazione della macchina".
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Da fanpage.it
(…) Charles Leclerc, che già durante la gara magiara aveva mostrato in radio il suo disappunto per la decisione di montare gomme hard, lo ha smentito pubblicamente in diretta TV facendo un'analisi della corsa diametralmente opposta a quella fatta dal team principal soprattutto per quel che riguarda la performance in termini di passo della sua F1-75 nel corso del GP d'Ungheria:
binotto leclerc
"Non sono contento. Il primo stint è andato bene, la vettura aveva un buon passo e con le medie la macchina andava davvero bene – ha infatti detto il monegasco smentendo di fatto quanto affermato pochi minuti prima dal suo team principal –. Anche il secondo stint è stato molto buono ed avevo fiducia nell'auto. Ho anche chiesto di prolungare lo stint, ma alla fine abbiamo preso una decisione diversa ed abbiamo montato le hard – ha poi proseguito incentrando il problema sulla strategia adottata dal muretto Ferrari –. Lì abbiamo perso tantissimo tempo. Dovrò parlare col team per migliorare. Non era impossibile evitare le hard, ma non voglio entrare nei dettagli con la stampa. Sicuramente – ha infine concluso il 24enne di Monte Carlo – ci saranno delle discussioni perché dobbiamo migliorare".
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