kissinger in cina
(askanews) – Henry Kissinger, il grande vecchio della geopolitica, ha auspicato una “flessibilità nixoniana” per evitare un conflitto senza fine tra gli Stati Uniti e la Cina in un’intervista concessa al direttore di Bloomberg News John Micklethwait, facendo riferimento al disgelo promosso dal presidente Usa Richard Nixon che portò alla normalizzazione dei rapporti tra Washington e Pechino. Motore per parte americana fu proprio l’allora segretario di Stato Usa Kissinger.
Il presidente Usa Joe Biden “e la precedente amministrazione sono stati troppo influenzati dagli aspetti interni della visione della Cina”, ha detto Kissinger, che a 99 anni continua ancora a mostrare un’invidiabile lucidità d’analisi.
“E’, naturalmente, prevenire un’egemonia della Cina o di qualsiasi altro Paese, ma non è qualcosa che si possa ottenere con scontri senza fine”, ha continuato Kissinger.
HENRY KISSINGER XI JINPING
Kissinger da tempo sta lanciando allarmi sulle relazioni sino-americane, che rischiano di deteriorarsi fino a produrre una “catastrofe comparabile a quella della Prima guerra mondiale”.
In geopolitica le sorprese non mancano. Per esempio, Nixon – un repubblicano che, durante la sua campagna elettorale, si propose come un anti-comunista duro e puro – decise di trattare con la Cina di Mao Zedong e andò nel 1972 a Pechino per fare una storica svolta.
henry kissinger in cina
Nell’intervista, inoltre, Kissinger ha tirato bacchettate anche alla leadership europea. Avendo appena pubblicato un nuovo libro – “Leadership: Six Studies in World Strategy” – dedicato alle azioni di personaggi come Konrad Adenauer, Charles De Gaulle, Anwar Sadat e Margaret Thatcher, ha definito il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il resto della leadership europea “mancante di senso della direzione e della missione”.
L’INTERVISTA INTEGRALE:
glenn cowan e il pulmino cinese henry kissinger con xi jinping
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