1. SANDERS VINCE IN WEST VIRGINIA, I MINATORI CONTRO HILLARY CLINTON
new york post hillary clinton bernie sanders
Il senatore del Vermont resiste e continua a restare in corsa. L'ex segretario di Stato continua a non riuscire a conquistare la classe operaia bianca. E contro Trump a novembre potrebbe essere un grosso problema
Dopo l'Indiana settimana scorsa, quella in West Virginia per Bernie Sanders è ancora un volta una vittoria simbolica, che dice molto su come l'elettorato democratico, sia diviso e continui a dare fiducia al senatore del Vermont. Una vittoria non del tutto inutile visto che lo Stato conquistato da Sanders è storicamente vicino a Hillary Clinton, che nel 2008 aveva riaperto la corsa contro Barack Obama proprio qui, quando tutti credevano fosse ormai spacciata.
bernie sanders hillary clinton
Quella volta l'ex segretario di Stato festeggiò sulle note di una scontatissima 'Country Roads' di John Denver ("Almost heaven, West Virginia, Blue ridge mountain, Shenandoah river"). Questa volta invece i monti Appalachi non le hanno portato bene per due motivi: i lavoratori dell'industria carbone sono stati corteggiati da Sanders che ha sostenuto più volte di non voler spostare la produzione in Cina. Allo stesso tempo la sua posizione contro gli accordi commerciali ha fatto il resto, visto che Clinton non ha mai preso una posizione netta sui patti con i Paesi del Pacifico e con l'Europa.
Ma lo sforzo di Sanders, come dicevamo, è solo simbolico perché questa volta la corsa di Clinton verso la nomination sembra impossibile da fermare. Certo, guadagnando altri Stati Sanders e il suo movimento potranno far valere molto di più le proprie posizioni alla convention di Philadelphia e nella futura amministrazione Clinton, se mai dovesse vincere le elezioni presidenziali di novembre.
bernie sanders hillary clinton
Tuttavia, scrivono gli analisti politici americani, la sconfitta di Clinton in West Virginia è anche un pollice verso il basso nei confronti delle politiche ambientali di Obama: dal 2009 sono state chiuse 332 miniere e migliaia di persone hanno perso il lavoro. Infine per Clinton la West Virginia ha acceso ancora una volta una spia d'allarme molto importante. La candidata non è riuscita a conquistare la classe operaia bianca. E alle elezioni nazionali contro Donald Trump questa condizione potrebbe rivelarsi un pericoloso punto di debolezza.
2. TRUMP VINCE IN WEST VIRGINIA E NEBRASKA
bill clinton bernie sanders con la moglie jane
Le due primarie di ieri in West Virginia e in Nebraska non hanno riservato alcuna sorpresa e Donald Trump, il last man standing del partito repubblicano, ha vinto in entrambe le votazione. E in West Virginia Trump la scorsa settimana Trump aveva iniziato la sua campagna elettorale contro Clinton che a marzo aveva detto: "Faremo chiudere decine di miniere, cancellando posti di lavoro e aziende" per aprire alle fonti energetiche alternative. Una uscita infelice sulla quale l'ex segretario di Stato era tornata scusandosi. Ma ormai il danno è stato fatto, tanto che alcuni democratici hanno detto di voler votare per Trump alle elezioni di novembre.
donald trump
Anche in Nebraska la vittoria è stata ampia, anche se un terzo degli elettori dello Stato credono che Trump non riuscirà a unificare il partito e a vincere le elezioni. Questo mentre il miliardario gioved" vedrà il presidente della Camera, il repubblicano Paul Ryan, con il quale litiga da una settimana. Ryan aveva detto di non essere pronto a sostenere il candidato. Intanto ieri sono riapparsi due degli ex sfidanti di Trump: Marco Rubio e Ted Cruz. Il primo in una intervista a Cnn ha detto che continuerà a portare avanti le sue idee e che non intende intraprendere una guerra aperta contro Trump.
PAUL RYAN CON LA MADRE BETTY
Il secondo invece ha detto che continuerà a battersi all'interno del Grand Old Party per fare prevalere le istanze dei conservatori. Entrambi hanno ricordato di non volere sostenere Trump. Ma quella di ieri è stato anche il primo appuntamento in cui Trump correva da solo. John Kasich e Cruz hanno lasciato una settimana fa dopo la sconfitta in Indiana. Cruz tuttavia ha fatto sapere che se la situazione dovesse cambiare non esiterebbe a rientrare in corsa.