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    "I CASAMONICA VENGONO A MARCARE IL TERRITORIO E NON PAGANO, SI SENTONO I PADRONI” - LA DENUNCIA DELLA TITOLARE DI UN BAR A CINECITTA EST, A ROMA, PICCHIATA DA QUATTRO DONNE DEL CLAN CASAMONICA: “HO REAGITO A CALCI AI LORO SOPRUSI. MI HANNO DETTO: 'NOI SIAMO I CASAMONICA, TI BRUCIAMO IL LOCALE, HAI FINITO DI VIVERE, IL QUARTIERE È NOSTRO'. MENTRE ANDAVO VIA CON LA POLIZIA DUE PICCOLETTI IN MOTORINO MI HANNO SPUTATO...” - IN PASSATO AVEVA IMPEDITO L'USO DEL BAGNO PERCHÉ AVEVA SCOPERTO CHE I CASAMONICA LO USAVANO PER PREPARARE LE DOSI DA VENDERE..


     
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    Da open.online

     

    rosy bar casamonica rosy bar casamonica

    Nel pomeriggio di lunedì 17 ottobre quattro donne della dinastia dei Casamonica hanno scatenato una rissa con la titolare del Rosy Bar in via Pietro Marchisio a Cinecittà est. Il Messaggero racconta che le donne, dai 20 ai 40 anni con due ragazzi, già il sabato precedente avevano lasciato l’esercizio senza pagare il conto. Graziella Crialesi, nel frattempo ricoverata all’ospedale Pertini con sei giorni di prognosi, le ha affrontate davanti al figlio.

     

    Secondo il racconto del quotidiano è stata un’escalation: prima le offese e le minacce, poi calci e pugni: «Vengono a marcare il territorio, si sentono i padroni». Nell’occasione avevano ordinato caramelle e té: «Un’altra volta avevano preso due birre. Ma è il principio. Non hanno rispetto, quando glielo dici, smettono per qualche giorno e poi ricominciano».

     

    La donna racconta che le Casamonica avevano preso l’abitudine di usare il bagno dell’esercizio per preparare dosi di stupefacenti da vendere. Stavolta le ha affrontate: «Mi hanno strattonato e dato un calcio per non dire quello che ho sentito uscire dalla loro bocca, gli ho risposto e ho tirato anche io un calcione, sono un’ex pesista del resto e soprattutto: non ho paura».

    ASSALTO CASAMONICA AL BAR ASSALTO CASAMONICA AL BAR

     

    Successivamente sono arrivati gli uomini, mentre volavano tavolini e sedie. E le minacce: «Noi siamo i Casamonica, la piazza la gestiamo noi, ti bruciamo il locale, hai finito di vivere, il quartiere è nostro, mentre andavo via con la polizia due piccoletti in motorino mi hanno sputato…». Il giorno dopo la polizia ha pattugliato il bar. Lei non ha intenzione di arrendersi: «Quando sono arrivata mi hanno spiegato che con loro funziona così. Mi dispiace ma non mi va giù».

     

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