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    “HO VISTO UNO INGOIARE BATTERIE PER SUICIDARSI, UN ALTRO SI È TAGLIATO LE VENE” – CONTINUA L’INCHIESTA DI "STRISCIA" SUL CENTRO DI PERMANENZA PER IL RIMPATRIO DI PALAZZO SAN GERVASIO (POTENZA) – QUESTA SERA NUOVE TESTIMONIANZE CHOC: "CI HANNO CHIUSO NELLE GABBIE COME ANIMALI, C’ERA UN PERSONAGGIO DEL CHE GIRAVA SEMPRE CON DELLE FASCETTE PER IMMOBILIZZARCI. È MOLTO PEGGIO DEL CARCERE, UNA TORTURA LEGALIZZATA…”


     
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    Da Striscia La Notizia

     

    Rajae BEZZAZ CPR PALAZZO SAN GERVASIO Rajae BEZZAZ CPR PALAZZO SAN GERVASIO

    Questa sera a Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35) continua l’inchiesta di Rajae Bezzaz sul Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Palazzo San Gervasio (Potenza). Sarà trasmessa la seconda parte delle interviste realizzate dall’inviata del tg satirico ad alcuni immigrati ex “ospiti” del centro (perché sprovvisti del permesso di soggiorno), che hanno trovato il coraggio di condividere la loro terribile esperienza.

     

    «Non ho mai visto un posto più brutto in vita mia», racconta un ex “ospite” serbo del centro, che aggiunge: «Stavo chiuso 24 ore su 24 in gabbie come un animale. Ho visto persone con crisi epilettiche, altri ingoiavano batterie per tentare di suicidarsi. Un ragazzo, che si era appena tagliato le vene, è stato preso a sberle davanti a tutti, forze dell’ordine incluse, da un responsabile del CPR. Devi essere forte per stare lì dentro, altrimenti vai giù di terapia con il rischio che poi non ti riconoscano nemmeno i tuoi famigliari quando esci».

     

    CPR PALAZZO SAN GERVASIO CPR PALAZZO SAN GERVASIO

    Una terribile pressione fisica e psicologica confermata anche dalla testimonianza di un ex “ospite” cubano: «A chi perdeva la lucidità veniva somministrata la “terapia”: è la cosa più diffusa nel centro, più di acqua e cibo. Molti la prendevano per “sfuggire” dalla realtà, per altri era proprio una sedazione». E il testimone aggiunge: «C’era un personaggio del CPR che girava sempre con delle fascette per immobilizzarci, dato che le manette non si possono utilizzare. È molto peggio del carcere, una tortura legalizzata».

     

    Il servizio completo andrà in onda all’interno della puntata di stasera (Canale 5, ore 20.35).

     

     

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