GLI EFFETTI DEL CORONAVIRUS SU HOLLYWOOD 1
Claudia Casiraghi per “la Verità”
Le sale vuote, gli schermi bui, Hollywood paralizzata da decreti e paure. Il coronavirus, nel suo diffondersi, ha travolto il cinema, e il danno, a livello globale, potrebbe essere tale da superare i due miliardi di dollari. A rivelarlo, con stime a oggi spannometriche, sono stati i media americani, consapevoli di come il mercato cinese, da solo, abbia il poter di mettere in ginocchio l' intera industria.
cinema in cina 1
La Cina, dove migliaia di sale sono state costrette a chiudere nei giorni precedenti il Capodanno lunare, celebratosi quest' anno il 25 gennaio, è il più grande mercato cinematografico che gli Stati Uniti possiedano oltremare. Dinamico, redditizio, è cresciuto tanto nell' ultimo decennio da arrivare, lo scorso anno, a registrare un incasso complessivo di 58,9 miliardi di yuan, pari a circa 8,5 miliardi di dollari, cifra, questa, senza alcun precedente storico. Nel 2010, il box office cinese aveva proporzioni ben più misere e l' incasso complessivo, allora, era di appena 9,7 miliardi di yuan.
cinema in cina
Ma Hollywood è cresciuta, e con lei la capacità di interfacciarsi con il governo di Pechino, con censure e rigidità gestite tanto bene da consentire agli Stati Uniti di prendere possesso del cinema locale. Nel 2019, il 36% del fatturato cinematografico cinese è stato totalizzato da pellicole importate, il che significa che, facendo leva su Pechino e dintorni, Hollywood ha potuto guadagnare in un solo anno 3,06 miliardi di dollari.
cinema in cina 2
Traguardo destinato, per il momento, a rappresentare un unicum. Chen Bei, vicesegretario generale del governo municipale di Pechino, si è detto determinato a tenere i cinema sotto chiave fino a data da destinarsi. «A giudicare dalla situazione attuale», ha detto, «l' industria cinematografica non è ancora pronta a riprendere i suoi affari, non abbiamo ancora approvato alcuna richiesta». Dei film in calendario per la primavera, dunque, nessuno ha avuto il beneplacito per un passaggio in sala.
james bond
L' uscita di No time to die, ultima tra le pellicole dedicate a James Bond, è stata sospesa, e così pure quelle di Fast & Furious e Mulan, live action costato alla Disney 200 milioni di dollari. I titoli, da soli, avrebbero dovuto e potuto rappresentare dei «casi» fortunati. Ma non ci sarà nessuna folla entusiasta a fare la coda per accaparrarsi un biglietto. Né ci sarà, per il momento, un produttore pronto a mettersi in saccoccia i guadagni che le major avevano stimato. Non in Cina, non nel resto del mondo.
GLI EFFETTI DEL CORONAVIRUS SU HOLLYWOOD
Le uscite previste per la primavera sono state sospese anche in Europa e l' America, per rispondere all' emergenza economica indotta dal Convid-19, ha deciso di creare apposite task force: gruppi di individui strappati alla produzione, al marketing, alla finanza e alle risorse umane e chiamati ad elaborare strategie atte a ridurre ai minimi termini il danno cinematografico.
Sebbene ancora non sia possibile avere una stima esatta di quanto e quale impatto il virus avrà sui ricavi del cinema, un' occhiata agli introiti del 2020 è sufficiente a restituire l' immagini di una crisi in atto, violente e feroce.
ELIO GERMANO LIGABUE IN VOLEVO NASCONDERMI
In Cina, Ent Group ha calcolato che gli incassi di gennaio e febbraio, lo scorso anno pari a 217 milioni di dollari, sono precipitati quest' anno a 31,3 milioni. Ma il calo potrebbe essere ben più grande di quello che la matematica potrebbe indurre a pensare. Nel 2020, il periodo di festività legato al Capodanno lunare è cominciato prima di quanto abbia fatto lo scorso anno. Cosa, questa, che avrebbe dovuto portare i cinema a riempirsi di vacanzieri e famiglie, il box office a crescere com' è prassi durante le feste. Le sale, invece, sono state chiuse e le casse, rimaste vuote, hanno pianto una perdita pari a circa 214 milioni di dollari.
ELIO GERMANO LIGABUE IN VOLEVO NASCONDERMIELIO GERMANO LIGABUE IN VOLEVO NASCONDERMI 1
In Italia, i numeri non hanno potuto tanto, ma la settimana appena conclusa ha avuto ripercussioni tremende sul botteghino nazionale. Rispetto allo stesso periodo del 2019, si è registrato un calo negli incassi dell' 80%, le major si sono tirate indietro, la grande distribuzione si è fermata. Solo Giorgio Diritti, regista di Volevo Nascondermi, ha deciso di affrontare la situazione di petto, lasciando che la propria pellicola arrivi in sala il 4 marzo, con Elio Germano ad interpretare Antonio Ligabue e sfidare il coronavirus.
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