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    HU JINTAO A MONTI: “DIRÒ ALLE AZIENDE CINESI DI INVESTIRE IN ITALIA” - IL “WSJ”: “MONTI È COME LA THATCHER”. POI MINACCIA: “SENZA RIFORMA DEL LAVORO, ROMA FARÀ LA FINE DI ATENE” - FEDE: MAI ANDATO IN SVIZZERA, UN COMPLOTTO - FERRANDELLI PROVOCA IL PD: STATE LONTANI DA PALERMO - FORMIGONI: NO GIUNTA TECNICA - CALTAGIRONE BELLAVISTA RESTA IN CARCERE - APPALTI, ARRESTATI IMPRENDITORI PER TRUFFA ALLA PROVINCIA DI BARI - MANGANELLI: “TENSIONI DOVUTE ALLA CRISI” - PROTESTE ALCOA, CAOS A ROMA…


     
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    1 - HU JINTAO A MONTI: 'DIRO' ALLE AZIENDE CINESI DI INVESTIRE IN ITALIA'
    Radiocor - 'Suggeriro' a tutte le autorita' e alla business community cinesi di investire in Italia'. Cosi' il presidente cinese Hu Jintao si e' r ivolto al premier Mario Monti questa mattina nel corso di un colloquio a margine del summit sulla sicurezza nucleare in corso a Seoul. Hu Jintao ha avuto parole di grande apprezzamento per le riforme strutturali in corso in Italia e si e' compiaciuto per il costante aumento dell'interscambio cinese.

    Hu JintaoHu Jintao MARIO MONTI ARRIVA A SEULMARIO MONTI ARRIVA A SEUL

    2 - MONTI, DA LEADER PRIMI SEGNALI PER MAGGIORI INVESTIMENTI
    (ANSA) - Mario Monti traccia un bilancio positivo degli incontri bilaterali avuti con diversi leader stranieri a margine del summit sul nucleare di Seul, sottolineando di aver colto i "primi segni" di possibili maggiori investimenti, ma ribadendo che affinché si concretizzino ci vuole tempo. "Ho notato in tutti gli interlocutori una grande informazione e attenzione per l'evoluzione recente nella politica e nell'economia italiana", ha detto Monti al termine del vertice.

    "Ho notato anche - ha proseguito il presidente del Consiglio nella conferenza stampa alla fine del vertice - i primi segni di una considerazione molto positiva sul tema di possibili maggiori investimenti in Italia". Questo tipo di interventi, ha tuttavia aggiunto Monti, "richiedono tempo e un consolidamento dei risultati, ma è stata anche da questo punto di vista una visita molto utile". Il premier, poco prima, parlando in inglese nell'assenza della traduzione, aveva detto: "con i singoli leader dei Paesi ho indubbiamente sviluppato idee e prospettive per incoraggiare gli investimenti stranieri in Italia". Ad una domanda specifica sulle indiscrezioni trapelate dalla stessa delegazione italiana a proposito della promessa fatta dal presidente cinese di incoraggiare gli investimenti in Italia, Monti ha preferito glissare con una battuta: "certamente non lo ho scoraggiato" ad incoraggiare gli investimenti.

    3 - ITALIA-SPAGNA: MONTI, HO RINNOVATO PIENA FIDUCIA A RAJOY
    (ANSA) - Mario Monti riferisce del colloquio avuto durante una bilaterale con il premier spagnolo Mariano Rajoy a margine del vertice di Seul. E' stata un'opportunità di chiarire che le nostre visioni coincidono e gli ho rinnovato la mia totale fiducia nella determinazione del governo spagnolo di portare a termine tutte le politiche avviate, incluse quelle di bilancio". Lo ha detto il premier Mario Monti incontrando la stampa al termine del summit.

    MARIANO RAJOYMARIANO RAJOY

    4 - LAVORO: WSJ,MONTI COME THATCHER, RARA OCCASIONE PER ITALIA
    (ANSA) - "Monti fa la Thatcher". Si apre così un editoriale del Wall Street Journal sulla determinazione del Premier Mario Monti di portare a termine la riforma del lavoro e dell'articolo 18 in Italia. "Monti la settimana scorsa ha lasciato le trattative con i sindacati e ha annunciato che procederà alla riforma delle famigerate leggi sul lavoro, con o senza il loro consenso. Se a Roma sarà risparmiato il destino recentemente toccato ad Atene, segnatevi questa settimana come il momento della svolta", scrive il quotidiano Usa, sottolineando che il Presidente del Consiglio "ha una opportunità rara per educare gli italiani sulle riforme economiche".

    5 - LAVORO: OCSE, BENE RIFORMA MONTI, ACCELERERA' CREAZIONE OCCUPAZIONE
    Radiocor - 'Il pacchetto della nuova riforma rappresenta un passo decisivo per affrontare i problemi del mercato del lavoro italiano in maniera co erente'. Lo sottolinea in una nota il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria, 'congratulandosi' con il governo Monti per 'il lancio di una discussione parlamentare ad ampio raggio sul pacchetto di riforme del mercato del lavoro'.

    'Le riforme del lavoro - spiega Gurria - andranno a completare altre iniziative, incluse le gia' approvate revisioni del sistema pensionistico e le riforme per la competitivita' e dovrebbero consentire all'Italia di accelerare sulla creazione di posti di lavoro, abbassare la disoccupazione e rafforzare la crescita di lungo periodo'. La nota dell'organizzazione ricorda che l'Ocse aveva a lungo raccomandato all'Italia di alleggerire le norme sui licenziamenti per i lavoratori a tempo indeterminato rafforzando, al contempo, il sistema di assicurazione contro la disoccupazione.

    MARGARETH THATCHER AL PARCOMARGARETH THATCHER AL PARCO

    6 - REGIONI: FORMIGONI, NO GIUNTA TECNICA, VOTO E' STATO CHIARO
    (ANSA) - "Ho sentito circolare questa ipotesi, in realtà non ne ho mai parlato con nessuno": così il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha commentato l'ipotesi circolata della possibilità, sull'onda delle inchieste giudiziarie che hanno coinvolto il Consiglio, di sostituire gli assessori di Pdl e Lega con figure tecniche. "Noi - ha risposto a margine del Consiglio - andiamo avanti con una Giunta che è stata scelta dal voto democratico, che si è espresso in maniera molto chiara e molto netta".

    7 - E FERRANDELLI PROVOCA: STATE LONTANO DA PALERMO
    Dal "Corriere della Sera" - «Con Bersani finora non ho parlato ma ho incontrato tutti i dirigenti del Pd locale. Devo dire che in questo periodo è meglio che resti lontano da noi, visti i risultati delle primarie nelle altre città italiane». Non ha usato toni concilianti Fabrizio Ferrandelli, vincitore delle primarie per il centrosinistra a Palermo, intervenendo ieri alla trasmissione «La Zanzara», su Radio 24. Poi, nella tarda serata, ha corretto il tiro: «Era una battuta. Non litigherò mai con Bersani, il segretario di un partito che a Palermo sta facendo la differenza. Il 30 aprile saremo insieme alla commemorazione di Pio La Torre. Mi auguro di essere al suo fianco soprattutto per festeggiare insieme a lui la vittoria il prossimo 6 maggio».

    In radio il candidato sindaco sostenuto dal Pd se l'era presa anche con il leader idv Antonio Di Pietro: «È un opportunista perché ha paura di perdere il numero due del partito, che minaccia di lasciarlo, dopo aver buttato fuori me. Orlando si sente il proprietario di Palermo, ha il cervello in pappa. In ogni caso, se al ballottaggio dovesse andare lui lo sosterrei».

    8 - EMILIO FEDE, MAI ANDATO IN SVIZZERA, UN COMPLOTTO
    (ANSA) - "Una balla colossale, che non regge. Frutto di una precisa strategia costruita a tavolino. Sono vittima di un preciso complotto, che mi fa paura". Il direttore del Tg4 Emilio Fede smentisce "categoricamente" la notizia che é stata pubblicata oggi su alcuni quotidiani, e secondo la quale si sarebbe presentato, insieme ad un'altra persona, presso la filiale di un istituto di credito di Lugano con una valigetta contenente 2,5 milioni di euro in contanti che la banca non avrebbero però accettato.

    FORMIGONIFORMIGONI

    Secondo Emilio Fede, esiste "un preciso disegno" per screditarlo, ma allo stesso tempo si tratta di una notizia "che non sta in piedi e fa acqua da tutte le parti". E parlando al telefono con L'ANSA fa notare: "Se io avessi davvero fatto una cosa del genere sarei uno sprovveduto, uno stupido. Tra l'altro in un momento in cui sono già indagato, mi e quindi sotto la lente di ingrandimento, non trovo di meglio da far che recarmi in Svizzera con una cifra considerevole di soldi? Attraverso la frontiera con 2,5 milioni entro in una banca di Lugano che mi respinge e torno indietro con la valigetta piena di contanti riattraverso la frontiera ...eddai non sta in piedi, se proprio volevo andare a depositare soldi all'estero facevo prima a recarmi a Montecarlo senza attraversare i controlli. Invece che faccio vado in Svizzera dove sono indagato".

    Ma lei come se lo spiega allora direttore che la notizia è stata diffusa da più di un quotidiano, una vicenda sulla quale avrebbero avviato verifiche l'Agenzia delle Entrate e la Guardia di finanza? "Ma non è vero nulla. Quello che mi chiedo io è: cosa c'é dietro questo piano, chi vuole farmi perdere credibilità e soprattutto perché...", conclude Fede.

    9 - PORTO IMPERIA: CALTAGIRONE RESTA IN CARCERE
    (ANSA) - Nessuno sconto per il 73/enne Francesco Bellavista Caltagirone: nonostante l'età dell'indagato, il Tribunale del Riesame di Genova ha respinto l'istanza di scarcerazione presentata dai suoi legali. Pertanto il patron di Acqua Marcia, accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato nell'ambito dell'inchiesta sul porto turistico di Imperia, continuerà a stare nel carcere di Imperia, dove si trova dal 5 marzo scorso. Una decisione che ha lasciato "esterrefatta" la società Acqua Marcia, che ha valutato il provvedimento del Riesame come una "gravissima privazione della libertà dell'ingegner Caltagirone".

    I legali di Caltagirone avevano presentato al Tribunale del riesame istanza di scarcerazione dicendosi convinti che sarebbe stata accolta sulla base, in particolare, di due elementi: l'età dell'indagato, e la convinzione di aver fornito ai magistrati ogni spiegazione e chiarimento. Così non è stato: per il Tribunale del Riesame sussistono ancora le esigenze cautelari per il pericolo di fuga, inquinamento delle prove e reiterazione del reato. Dunque il patron di Acqua Marcia resta in carcere. "Questa decisione lascia esterrefatti - ha commentato il gruppo Acqua Marcia con una nota -.

    FABRIZIO FERRANDELLIFABRIZIO FERRANDELLI

    Acqua Marcia ha la profonda e radicata convinzione che il porto turistico di Imperia sia stato costruito seguendo rigorosamente le indicazioni della Regione, del Comune e della società concessionaria, e che si sia trattato e si tratti di un'opera privata, pur eseguita su terreno demaniale, realizzata con capitali esclusivamente privati ovvero senza un euro di denaro pubblico". "L'ingegner Caltagirone - aggiunge - ha sempre operato rispettando tutte le regole e oggi subisce una gravissima privazione della propria libertà".

    10 - INDIA:MARO',SLITTA A VENERDI' DECISIONE SU RICORSO ITALIANO
    (ANSA) - L'Alta Corte del Kerala ha rinviato a venerdì prossimo la decisione sul ricorso italiano sull'applicabilità delle leggi indiane all'incidente che ha coinvolto due marò italiani e la petroliera Enrica Lexie lo scorso 15 febbraio. Lo ha appreso l'ANSA da fonti vicine all'inchiesta.

    11 - APPALTI:ARRESTATI IMPRENDITORI,TRUFFA A PROVINCIA BARI
    (ANSA) - La Guardia di Finanza ha arrestato a Bari due imprenditori, i fratelli Alviero ed Erasmo Antro (vice presidente della camera di commercio). A quanto si è saputo, sono ai domiciliari per truffa aggravata e continuata nei confronti di vari istituti di credito e della Provincia di Bari, per la quale gestivano la manutenzione delle strade.

    I fratelli Antro sono amministratori del Consorzio Sigi affidatario dell'appalto di manutenzione delle strade nelle province di Bari e Barletta-Andria-Trani e di manutenzione della segnaletica stradale. Sono accusati, a quanto si è saputo, di aver presentato alle banche, dal 2008 al 2011, documenti falsi per chiedere anticipazioni su crediti verso la Provincia di Bari che non erano dovuti. Le indagini - dirette dal pm Carmelo Rizzo - sono state avviate sulla base di un esposto presentato dal presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli.

    12 - APPALTI: ARRESTI BARI; SEQUESTRO BENI PER 20 MILIONI
    (ANSA) - Beni immobili, quote societarie e disponibilità finanziarie per un valore stimato in 20 milioni di euro sono stati sequestrati agli imprenditori Alviero ed Erasmo Antro, di 45 e 48 anni. Ai fratelli Antro sono state tra l'altro sequestrate residenze private a Rosa Marina (Ostuni), a Cortina d'Ampezzo e in Costa Smeralda. Erasmo Antro, vicepresidente della Camera di Commercio di Bari, era stato anche componente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Petruzzelli, fino al commissariamento del Cda, avvenuto un mese fa.

    Emilio FedeEmilio Fede

    I fratelli Antro sono accusati dei reati di truffa aggravata e continuata e di falsità ideologica e materiale. Erano a capo di un gruppo industriale specializzato nella costruzione e manutenzione stradale e nella costruzione di segnaletica e cartellonistica stradale, il Consorzio Sigi, che dal 2007 aveva l'appalto dei lavori per la manutenzione della rete stradale di competenza della Provincia di Bari per un importo di oltre tre milioni di euro l'anno.

    13 - ALCOA: CAOS A VIA VENETO, SIT-IN LAVORATORI
    (ANSA) - I lavoratori dell'Alcoa, arrivati dalla Sardegna, sono in sit-in davanti al ministero dello Sviluppo economico di Via Veneto. Tra i lavoratori c'é tensione: gettano petardi, battono incessantemente gli elmetti da lavoro a terra, intonano cori di protesta e sventolano striscioni contro la multinazionale dell'alluminio ("Toia - amministratore delegato di Alcoa Italia - hai tradito la terra madre"). Il corteo di 350 operati dello stabilimento di Portovesme (Sulcis Iglesiente) è giunto davanti al Ministero dello Sviluppo economico dopo essere passato per Via Bissolati e Via Barberini, con l'interruzione del traffico per alcune vie del centro, che ha creato problemi anche agli automobilisti romani.

    FRANCESCO BELLAVISTA CALTAGIRONEFRANCESCO BELLAVISTA CALTAGIRONE

    I lavoratori intendono seguire il tavolo sulla vertenza al ministero, facendo sentire la loro protesta. "Ci stanno chiudendo lo stabilimento, siamo pronti a qualsiasi iniziativa possa dare risalto alla vertenza", fanno sapere i lavoratori di Portovesme, aggiungendo "chiediamo di lavorare". Un operaio, Sandro P. (52 anni), sottolinea: "Ricordiamoci che si tratta di una zona con il più alto tasso di disoccupazione in Italia".

    14 - ART.18: MANGANELLI, TENSIONI DOVUTE A CRISI
    (ANSA) - "Credo che ci siano tensioni dovute alla grave crisi occupazionale e alla crisi economica che investe non solo l'Italia ma l'Europa e l'intero pianeta: sono circostanze che rendono più problematico questo momento storico". Lo ha detto il capo della Polizia, Antonio Manganelli, rispondendo ai cronisti a margine dell'inaugurazione della nuova sala operativa della Questura di Roma. A chi gli ha chiesto se fosse preoccupato per possibili tensioni sociali, Manganelli ha risposto: "Non sono mai preoccupato, sono sempre serenamente vigile sui fenomeni che affrontiamo. Oggi esistono delle tensioni sociali che sono frutto delle crisi"

    Il capo della polizia Antonio ManganelliIl capo della polizia Antonio Manganelli alcoa-scontrialcoa-scontri

     

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