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    BORIS TIENE I TORY PER LE CORNA – IL GOVERNO HA VINTO LA BATTAGLIA SU HUAWEI: I CINESI PARTECIPERANNO ALLA COSTRUZIONE DELLE INFRASTRUTTURE PER IL 5G NONOSTANTE L’AMMUTINAMENTO DI 38 DEPUTATI CONSERVATORI (E L’INCAZZATURA DI TRUMP) – L’EMENDAMENTO PRESENTATO DA IAIN DUNCAN SMITH (CHE HA PARAGONATO I CINESI AI NAZISTI) NON È PASSATO PER SOLI 24 VOTI


     
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    1 – “È COME SE AVESSIMO CHIAMATO I TEDESCHI A SVILUPPARE I NOSTRI RADAR NEL 1939” – L’EMENDAMENTO DI DUNCAN SMITH PER ESCLUDERE I CINESI (DAGOSPIA DEL 6 MARZO)

    boris johnson boris johnson

    https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-come-se-avessimo-chiamato-tedeschi-sviluppare-nostri-229099.htm

     

    2 – JOHNSON BATTE I RIBELLI TORY A WESTMINSTER SÌ AL 5G CINESE

    Alfonso Bianchi per “la Stampa”

     

    Londra va avanti con il suo piano per permettere alla Huawei di partecipare allo sviluppo delle infrastrutture per il 5G nel Regno Unito. Il governo di Boris Johnson ha vinto ieri un voto in questo senso alla Camera dei Comuni, nonostante l' ammutinamento di 38 deputati conservatori che hanno sostenuto un emendamento che chiedeva invece di bandire l' azienda cinese dal progetto per questioni di sicurezza nazionale.

     

    iain duncan smith iain duncan smith

    L' emendamento, che era stato presentato dall' ex leader dei Tory Iain Duncan Smith, è stato sconfitto a Westminster per soli 24 voti, con 282 parlamentari a favore e 306 contrari. Se soltanto altri 13 deputati avessero deciso di ribellarsi, per Johnson sarebbe stata la prima sconfitta dopo la travolgente vittoria alle elezioni dello scorso dicembre, una dimostrazione che nonostante l' ampia maggioranza conquistata la possibilità per il premier di andare sotto in Aula non è certo scomparsa.

     

    boris johnson boris johnson

    Per questo il governo ha fatto sapere di aver recepito il messaggio «forte e chiaro» e il Segretario di Stato alla cultura, Oliver Dowden, ha promesso che prima della pausa estiva verrà presentata una legge sulla sicurezza delle telecomunicazioni, anche se ha aggiunto che al momento l' esecutivo non è in grado di stabilire quando il Paese potrà non doversi più rivolgere ad aziende ritenute comunque «ad alto rischio».

    xi jinping con il ceo di huawei ren zhengfei xi jinping con il ceo di huawei ren zhengfei

     

    Duncan Smith nel dibattito in Aula aveva affermato che molti deputati erano «sinceramente preoccupati» del fatto che il Regno Unito si stesse affidando a partner «non affidabili».

     

    Il fastidio di Trump

    huawei huawei

    Nonostante la forte contrarietà degli Stati Uniti di Donald Trump, il mese scorso Downing Street aveva dato il via libera a un coinvolgimento «periferico» di Huawei nella costruzione delle infrastrutture per il 5G, limitando però la sua quota di mercato per legge al 35% ed escludendola da luoghi sensibili come siti nucleari e basi militari. Il timore è che l' azienda possa rubare informazioni delicate per conto di Pechino.

     

    BORIS JOHNSON DONALD TRUMP BORIS JOHNSON DONALD TRUMP boris johnson priti patel boris johnson priti patel

    La questione per Londra è però soprattutto economica visto che le alternative possibili, la svedese Ericsson e la finlandese Nokia, sarebbero più dispendiose. «L' industria e gli esperti concordano sul fatto che vietare le apparecchiature Huawei renderebbe la Gran Bretagna meno sicura, meno produttiva e meno innovativa», ha rivendicato dopo il voto il vicepresidente dell' azienda cinese, Victor Zhang.

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