Giuseppe Alberto Falci per il ''Corriere della Sera''
giuseppe conte gennaro vecchione
In Transatlantico lo definiscono già «un siluro» a Giuseppe Conte. O più semplicemente, una mossa strategica del M5S per provare a indebolire il presidente del Consiglio. Il tutto si consuma attorno all' ora di pranzo, quando è fissato il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti al «decreto proroga emergenza Covid» (che si voterà oggi alla Camera, ndr ).
Un provvedimento pubblicato il 30 luglio scorso in Gazzetta Ufficiale che aveva fatto discutere perché il governo aveva inserito una norma che modificava la legge sui servizi segreti e garantiva ai vertici dell' intelligence italiana la possibilità di rinnovo dell' incarico per altri quattro anni. Va da sé che l' inserimento di questa novità aveva scatenato l' opposizione di centrodestra e imbarazzato Pd e Cinquestelle.
emilio carelli luigi di maio
Ora succede che nel mazzo degli emendamenti ne spunta uno, firmato da una quarantina di deputati del M5S, che chiede la cancellazione di quella norma. Federica Dieni, deputata grillina e membro del Copasir, è stata la prima a sollevare la questione ed è la prima firmataria dell' emendamento: «Un attacco a Conte? Non vogliamo andare contro il governo - garantisce al Corriere -. Però, risulta più utile apportare quella modifica con una legge ordinaria e dopo aver sentito entrambe le Camere». Fra gli altri firmatari, Vittoria Baldino, Marta Grande, Luigi Iovino, Emilio Carelli. Insomma, mormorano, «ci sono tutte le anime del Movimento».
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A questo punto bisognerà capire come si comporterà l' esecutivo che dovrà esprimere un parere sull' emendamento. Non a caso c' è già chi sostiene che «alla fine Dieni e company saranno costretti a ritirarlo». «La notte è lunga» ironizzano. Anche perché un voto su quella modifica potrebbe far deflagrare la maggioranza. «Se prevede la soppressione di quella norma, che noi consideriamo sbagliata, lo votiamo a prescindere dalla firma», avverte il meloniano Francesco Lollobrigida che ha presentato un emendamento non dissimile da quello del M5S.