Titti Beneduce per corrieredelmezzogiorno.corriere.it
ANTONINO BRIGUGLIO POST
Ha suscitato indignazione e polemiche il commento postato su Linkedin e poi cancellato da un ufficiale dei carabinieri a proposito di Alessandro, il ragazzino di 13 anni che si è lanciato nel vuoto a Gragnano perché minacciato dai bulli. «Se allevi conigli — scriveva l’ufficiale, coordinatore delle attività sportive della Scuola ufficiali dell’Arma — non puoi pretendere leoni. Magari la colpa è di chi non ha saputo far crescere adeguatamente quel ragazzino. Il problema con un bullo si risolve, da sempre, dimostrandogli che non hai paura di lui».
Parole da cui il Comando generale dei carabinieri ha subito preso le distanze: «In merito ai contenuti pubblicati su una piattaforma social da parte di un ufficiale in relazione al suicidio di un 13enne, trattasi di commenti espressi a titolo personale, le cui responsabilità ricadono esclusivamente sull’interessato». Sul commento espresso dopo la morte del giovane di Gragnano, inoltre, l’Arma, «dal canto proprio, ha avviato un procedimento amministrativo per le valutazioni disciplinari».
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