Giacomo Amadori per “la Verità”
Il tappo è saltato e ora sono in molti a tremare. Sono almeno due le Procure che stanno indagando sugli affari legati agli outlet del lusso gestiti dagli amici imprenditori di babbo Renzi e di suo figlio Matteo. A novembre il Nucleo speciale di polizia valutaria di Milano aveva perquisito l' avvocato Carmine Rotondaro, l' uomo che gestiva le operazioni immobiliari del gruppo Kering, il collosso francese del lusso, compreso il centro commerciale di Sanremo che dovrebbe essere inaugurato nel 2017.
TIZIANO RENZI
Adesso è toccato a tutti quelli che con Rotondaro facevano affari e che con lui avevano condiviso il progetto rivierasco, ma anche il Mall di Reggello, l' outlet costruito a due passi dalla casa di babbo Renzi.
INDAGINI FIORENTINE
Ieri i pm di Firenze Luca Turco e Christine Von Borries hanno ordinato diverse perquisizioni. Gli indagati sono accusati di reati tributari e in particolare di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti e dell' emissione delle stesse fatture false. Nel registro della Procura sono stati iscritti l' imprenditore di Barletta Luigi Dagostino, la compagna Ilaria Niccolai, l' ex moglie di Dagostino Maria Emanuela Piccolo e l' imprenditore aretino Amedeo Moretti Cuseri. Ma sono indagati pure Andrea Bacci, amministratore di fatto e proprietario dell' impresa di costruzioni Coam, e il rappresentante legale della stessa azienda Fabio Bettucci. Nel loro caso vengono ipotizzati reati fallimentari e ricorso abusivo al credito bancario. Ma in questo caso le banche sarebbero vittime non complici. Intanto la Coam di Bacci rischia il fallimento, dopo che il pm Von Borres ha chiesto all' imprenditore di portare i libri in Tribunale.
andrea bacci
È Bacci ad aver costruito molti lotti dell' outlet di Reggello ed è sempre la sua ditta che sta effettuando i lavori di quello sanremese. Risulta indagato anche Remi Leonforte, quarantanovenne marsigliese, responsabile legale del gruppo Kering sia a Reggello che in Liguria. Dagostino e Niccolai sono nomi conosciutissimi agli amanti delle vicende renziane. Per esempio hanno acquistato il Rivoire, lo storico caffè davanti a Palazzo Vecchio, utilizzando società panamesi, lussemburghesi e londinesi.
Alcuni degli indagati hanno partecipato anche all' acquisto del teatro comunale fiorentino a un prezzo davvero vantaggioso sempre attraverso diverse scatole cinesi, tra cui due società panamensi. I legali rappresentanti di queste sigle esotiche sono quasi sempre gli stessi, un quarantatreenne ischitano e un cinquantacinquenne aretino.
INDAGINE MILANESE
TIZIANO E MATTEO RENZI
L' indagine di Milano prosegue a fari spenti e gli investigatori non vogliono rivelare nemmeno il nome dell' avvocato di Rotondaro. «Ci sono delle indagini delicate in corso e presto ci saranno delle sorprese» ammette un inquirente. Il gruppo Kering, contattato dalla Verità per la vicenda Rotondaro si è limitato a questo scarno comunicato: «Attualmente Carmine Rotondaro è oggetto di un' indagine relativa a presunte violazioni riguardanti i suoi affari personali. Il gruppo Kering seguirà con attenzione gli sviluppi di tale procedura. Inoltre, il gruppo ha messo fine alla collaborazione con Carmine Rotondaro».
Il professionista, quarantaduenne calabrese, molto stimato ed espertissimo di questioni immobiliari e fiscali, oltre che di mercati esteri e di società in paesi a tassazione agevolata, risulta irreperibile persino per la famiglia, residente a Castrovillari. Sino a pochi giorni fa viveva tra Montecarlo, Londra e la Svizzera, ma era molto presente anche a Firenze, dove frequentava i salotti che contano.
Grazie a lui possiamo tornare in Toscana e all' indagine della procura fiorentina. In uno dei decreti di perquisizione si legge che Dagostino, la compagna e Moretti Cuseri sono accusati di aver realizzato un giro di false fatturazioni utilizzando una decina di società, tra le quali la Mecenate 91, la Tra mor srl, la Nikila invest srl, la Torri srl e la Dil invest srl.
EX PRESIDENTE DI ETRURIA
La Nikila invest e diventata famosa per essere entrata in societa con babbo Renzi nella Party srl, poi messa in liquidazione a causa delle polemiche suscitate a livello mediatico da quella strana compagine.
lorenzo rosi pier luigi boschi
La Dil invest srl è di proprietà di Dagostino (52 per cento) e della Tressel overseas, società panamense, già finita al centro di diversi attacchi politici ai tempi dei cosiddetti «Panama papers». Le Torri srl e controllata dalla Altusalia holdings limited e posseduta dal cipriota. Le Torri hanno affittato i propri capannoni dell’outlet a Hugo boss e Calzedonia. Non viene citata nel decreto, ma e interessante anche la Riviera mal srl, legata all’affare di Sanremo. Il pacchetto di maggioranza e controllato dalla Dil invest e dalla britannica Development and investments limited.
protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 11
L’amministratore e sempre Dagostino, ma sino a maggio al suo posto c’era l’ex presidente di Banca Etruria Lorenzo Rosi, gia in affari con Dagostino in altre societa, come per esempio la Mecenate 91 di cui era stato amministratore. La Tramor, invece, e stata fondata nel 2012 e ha come socio unico la Bowline investments ltd rappresentata dal cipriota Vasili Michailidi. Il presidente e Leonforte, ufficialmente il «direttore legale per le operazioni Industriali» del gruppo Kerig. Leonforte presiede anche l’Immobiliare Armea di Sanremo. Prima di lui a guidarla erano Dagostino e Moretti. La proprieta era invece di una societa lussembrughese, la Medel investiments. Nel 2014 portano avanti il progetto e incontrano il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri e due assessori.
casa renzi
Quel giorno con loro c’e anche Tiziano Renzi, oltre al costruttore Bacci e ad altri personaggi. Durante la riunione il babbo interviene stizzito e spiega che servono bus per portare il milione e mezzo di visitatori previsti ogni anno: «Mi era stato presentato come responsabile alla logistica, devo dire la verità, ma il nome io non l’ho chiesto (...). Solo all’uscita, quando e andato via questo gruppo, ho chiesto all’ultima persona rimasta chi fosse quella persona e mi e stato detto che era Tiziano Renzi» ha dichiarato il sindaco Biancheri in consiglio comunale un mese fa.
the mall san remo
Preparato il pacchetto Dagostino & c vendono la societa lussemburghese che controlla l’Immobiliare Armea alla Kering che piazza Leonforte sulla tolda di comando. A questo punto a dirigere l’affare si presenta Rotondaro sempre seguito da Dagostino, Moretti e Bacci. La Regione Liguria rallenta i lavori non concedendo una variante e i magistrati di Firenze aggiungono il carico presentando istanza di fallimento per la Coam.
Questa ditta e nota alle cronache anche per aver ristrutturato la villa dell’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi. Bacci ha iniziato a fare affari con Tiziano Renzi nel 1988, quando i due diedero vita all’immobiliare Raska, ma si e rivelato un preziosissimo factotum soprattutto per Matteo. Nel 2004 e stato piazzato da Renzi in quota Margherita dentro al cda della Centrale del latte di Firenze; nel 2006 e andato a lavorare con Matteo in Provincia; nel 2010 lo ha seguito nel Comune di Firenze, dove e diventato presidente di una partecipata.
the mall
Dopo la richiesta di fallimento per la Coam i lavori a Sanremo si sono fermati per qualche settimana. Ora sono ripresi, ma non si sa se continueranno visti i ripetuti fulmini che sembrano annunciare una vera e propria tempesta giudiziaria. Dal gruppo Kering commentano cosi con La Verita l’inchiesta fiorentina: «La Guardia di Finanza si e recata presso gli uffici di Kering a Firenze per richiedere informazioni relative ad un’indagine in corso che riguarda parti terze. Kering ha fornito le informazioni richieste. Remi Leonforte e stato coinvolto in qualita di Presidente del Consiglio di Amministrazione delle societa collegate alle indagini intraprese dalla Guardia di Finanza».