Estratto dell’articolo di Andrea Rossi per “La Stampa”
NAPOLI - PROTESTE CONTRO IL TAGLIO AL REDDITO DI CITTADINANZA
Qualche giorno fa, a Domodossola, l'addetta di un Caf è stata presa a schiaffi da un cinquantenne; l'hanno dimessa dal pronto soccorso con cinque giorni di prognosi. A Casale Monferrato una donna si è barricata dentro gli uffici del patronato. E poi, Torino, Alessandria, Vercelli, Borgosesia e altri comuni del Piemonte: aggressioni, minacce, insulti, urla.
«Stiamo diventando una frontiera, come gli ospedali: uno di quei presidi nei quali chi si sente tradito scarica la propria rabbia sugli operatori», spiega Stefania Magrassi, a capo dei Caf della Cgil nelle province di Asti e Alessandria.
scontri alla manifestazione per il rdc a napoli
A Nord di Roma il Piemonte è la regione con il più alto numero di percettori del reddito di cittadinanza: nel 2023, 70 mila famiglie, 129 mila persone, assegno medio di 526 euro al mese secondo i dati Inps. Solo la Lombardia ne ha di più (180 mila) ma ha anche quasi il triplo degli abitanti.
Nei Centri di assistenza fiscale (Caf) da qualche giorno si vive quasi come in trincea. È scattata la corsa all'Isee, il modulo che serve per richiedere allo Stato bonus e sussidi: dai contributi per le bollette di luce e gas fino all'assegno di inclusione, la misura che ha rimpiazzato il reddito di cittadinanza. Ma le regole sono cambiate: fino allo scorso anno chi aveva più di 25 anni e viveva da solo faceva domanda sulla base di un Isee che considerava solo la propria situazione; adesso viene incluso nel nucleo famigliare.
reddito di cittadinanza
Non è una differenza da poco. Migliaia di donne e uomini di 50 e più anni, che vivono soli ma hanno perso il lavoro e sono a reddito zero, saranno associati ai genitori anziani, i quali hanno la pensione e spesso una casa di proprietà. E una pensione, un immobile e qualche risparmio portano in fretta l'Isee sopra i 9 mila euro. Addio al sussidio.
[…] C'è chi scoppia in lacrime, chi protesta, chi urla, chi insulta. E chi aggredisce. Come a Domodossola, quattro giorni fa. O come in altre città dove è stato necessario l'intervento delle forze dell'ordine o quello dei colleghi accorsi dagli altri uffici.
card del reddito di cittadinanza
«Ci danno dei farabutti, danno in escandescenza - rivela Mauro Casucci, coordinatore dei Caf e dei patronati della Uil in Piemonte -. Anche a Torino, nella nostra sede principale di via Bologna, ci sono stati momenti di tensione. E gli operatori cominciano ad avere paura: i nostri sono uffici aperti, non ci sono barriere né tantomeno vigilanza; dipendenti e collaboratori stanno correndo dei rischi».
In alcune sedi sono stati rivisti i turni in modo che nessun addetto resti solo o che ci sia una sorveglianza da parte dei colleghi degli altri uffici o meglio ancora degli addetti al servizio d'ordine dei sindacati. «Sta diventando un problema di sicurezza - rivela Stefania Magrassi -. Mai successo qualcosa del genere: certo, c'erano episodi sporadici, ma ora arriva una segnalazione al giorno. Siamo molto preoccupati». E avviliti. «Per tanti quei soldi sono lo spartiacque tra sopravvivere e sprofondare - racconta Lucia Decorato, responsabile dei Caf nel Vercellese -. Noi siamo un avamposto, quelli cui tocca dare una notizia terribile. Leggiamo lo sconforto nei loro volti, l'umiliazione di chi a quell'età deve dipendere dai genitori». […]
reddito di cittadinanza
«E come spieghi a una donna di 60 anni che ora deve chiedere a sua mamma di pagarle l'affitto con la pensione? O a un cinquantenne rimasto senza lavoro che deve presentarsi a casa dei genitori, farsi dare l'estratto del conto corrente e tutti i dati patrimoniali per venire qui a fare l'Isee sapendo che quasi certamente non avrà diritto a nulla? - dice Lucia Decorato -. Queste persone vengono umiliate». […]