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    “I CALCIATORI HANNO PAURA, I SOLDI NON VALGONO LA VITA” – 'EL PAIS': “IL VIRUS POTREBBE AVERE CONSEGUENZE GRAVI SUGLI ATLETI. IL COVID HA EFFETTI SCONOSCIUTI, AD ESEMPIO SUL CUORE, SUI RENI E SUL SISTEMA IMMUNITARIO, AFFERMA IL CAPO DEI MEDICI DELLA FEDERAZIONE SPAGNOLA. CI SONO GIÀ STUDI CHE DIMOSTRANO, PER ESEMPIO, CHE UN ALLENAMENTO TROPPO INTENSO PUÒ INDEBOLIRE IL SISTEMA IMMUNITARIO E AUMENTARE IL RISCHIO DI INFEZIONE DA COVID..."


     
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    Da ilnapolista.it

     

    “I primi a entrare negli spogliatoi furono i sanificatori, vestiti come in un ambiente post-nucleare. Poi arrivarono i calciatori, indossando guanti e mascherine”.

     

    messi ramos messi ramos

    El Pais mette un punto al racconto del calcio sull’orlo di un precipizio: non sa cosa ci sia sotto, potrebbe precipitare tutto, o per miracolo potrebbe andare tutto bene (come impone il mantra dell’ottimismo pandemico). Ma un dato è certo: “il calcio sta entrando in un territorio sconosciuto”, tra rischi di contagio, infortuni e una finanza sull’orlo del collasso.

     

    La Germania ha aperto la strada. Ora tra mille difficoltà le altre grandi leghe europee vorrebbero infilarsi in quella porticina. Il calcio – secondo il quotidiano spagnolo – sta per attraversare un ponte sopra la fossa dei pericoli cercando di non guardare in basso, tra le paure dei calciatori, le obiezioni dei medici e i dubbi dei governi.

     

     

    messi tebas messi tebas

    Il virus è ancora in gran parte sconosciuto, soprattutto per le sue conseguenze. Per settimane, gli staff medici di club e federazioni in tutta Europa hanno scritto e riscritto (e continuano a farlo) protocolli dettagliati per ridurre i rischi. L’IFAB a breve ufficializzerà l’introduzione delle cinque sostituzioni per diminuire il pericolo infortuni, in una situazione in cui le partite decisive dei campionati saranno compresse in un periodo molto limitato di tempo, nei mesi più caldi dell’anno, e dopo una lunga fase di inattività.

     

     

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    Pol Lorente, preparatore atletico del Leganés dice: “Il calciatore sarà soggetto ad alti livelli di stress. E lo stress può causare lesioni. L’essere umano è chimica ed emozione. I giocatori andranno in campo sapendo di mettersi in una condizione di rischio, e poi torneranno a casa, alcuni con un bambino di quattro mesi, e penseranno… Sono persone con i loro dubbi e le loro paure, che affrontano qualcosa di sconosciuto”.

     

    E poi c’è la parte più strettamente legata al virus. “È un virus con effetti sconosciuti, ad esempio sul cuore, sui reni e sul sistema immunitario. Potrebbe essere necessario rivedere le raccomandazioni “, afferma Herrero, capo dei medici della Federazione spagnola e primo vicepresidente della commissione medica UEFA.

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    Ci sono già studi che dimostrano, per esempio, che un allenamento troppo intenso può indebolire il sistema immunitario e aumentare il rischio di infezione da Covid-19, o di sviluppare la malattia in modo grave. Per questo motivo gli esperti raccomandano di evitare allenamenti intensi durante il periodo epidemico.

     

    Un altro studio condotto da tre medici italiani, in corso di revisione, indica che “l’esercizio estremo e il flusso di respirazione intenso nei giorni di incubazione o nelle prime fasi di Covid-19 facilitano la penetrazione diretta del virus nelle vie aeree inferiori e negli alveoli, senza impattare sulla mucosa dove ci sono anticorpi neutralizzanti. Ciò consente al virus di bypassare l’efficiente barriera immunitaria della mucosa superiore negli atleti giovani e sani”

     

    Uno dei medici autori dello studio, l’italiano Alessandro Corsini, medico dell’Inter, sottolinea l’ignoranza del comportamento del virus e delle sue conseguenze: “Le conseguenze più temute hanno a che fare con il cuore, in particolare miocardite e pericardite”, spiega.

    stadio coronavirus stadio coronavirus

     

    Il terreno su cui camminano i medici è scivoloso, scrive El Pais. Giorni fa, il capo dei medici della Fifa Michel D’Hooghe ha dichiarato in un’intervista che avrebbe aspettato almeno settembre: “Non è una questione di soldi, ma di vita o morte”.

     

    Si va avanti studiando integratori di vitamine, controlli, ma poi per esempio di nega l’ausilio dei fisioterapisti proprio nella fase in cui i calciatori ne avrebbero più bisogno. Ma in ogni caso tutto procede a vista, al buio.

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