Fiorenza Sarzanini per corriere.it
carabinieri
I carabinieri in servizio non devono usare gli smartphone. La disposizione arriva dal Comando generale dell’Arma dopo la pubblicazione di una foto che mostra tre militari concentrati sul telefonino diventata «virale» sui social. E così è partita la circolare. Le nuove norme vengono giustificate in maniera perentoria:
«Lo svolgimento di qualsiasi attività di servizio, specie in ambiente esterno, richiede la massima concentrazione affinché non risulti compromessa la soglia di vigile attenzione richiesta per poter cogliere tempestivamente gli accadimenti che si verificano nei pressi, valutarne rapidamente le implicazioni e quindi, se del caso, intervenire con la necessaria reattività e le procedure operative più appropriate, in modo che venga ridotto al minimo qualsiasi fattore di rischio per il personale operante, soprattutto con riferimento alle situazioni caratterizzate da maggiore imprevedibilita».
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Ecco perché «l’utilizzo degli smartphone o di altri dispositivi di connettività mobile per finalità non riconducibili al servizio in atto, con prolungate conversazioni private o con la compulsiva verifica di chat, messaggi e applicazioni, condiziona inevitabilmente e sensibilmente la concentrazione, pregiudicando l’efficacia dell’attività e, ancor di più, la sicurezza del personale, con sfavorevoli commenti nell’opinione pubblica circa le modalità di esecuzione dei servizi, diffusi in rete anche con relativa documentazione video e fotografica».
E dunque le nuove norme prevedono «l’esigenza di limitare all’occasionalità, e comunque per il tempo strettamente necessario, le comunicazioni telefoniche e telematiche di natura privata, fermo restando il divieto dell «uso di apparati telefonici alla guida dei veicoli».
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