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    UNA PANDEMIA DA INFARTO - I CASI DI INFARTO SONO AUMENTATI DEL 25% RISPETTO ALL'ANNO SCORSO E TRA LE VITTIME CI SONO ANCHE MOLTI GIOVANI - C'È LO ZAMPINO DEL COVID IN QUESTO AUMENTO DI PROBLEMI CARDIOVASCOLARI? IL CARDIOLOGO CARDIO CERNETTI: "L’EPIDEMIA DA COVID HA CAUSATO UN ENORME INCREMENTO DELLE INFIAMMAZIONI. E QUESTE RAPPRESENTANO UNA PRE-CONDIZIONE CHE FAVORISCE GLI INFARTI E GLI EVENTI CARDIOVASCOLARI ACUTI".


     
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    Da www.liberoquotidiano.it

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    Covid maledetto, non solo morti, lockdown, lutti e malattie. Già, perché il virus sembra aver determinato un clamoroso picco per quel che riguarda gli attacchi cardiaci. Del caso dà conto Il Messaggero, che racconta come negli ultimi mesi sono aumentati i Malori nella Marca, tra le vittime anche molti giovani.

     

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    A parlare chiarissimo sono le cifre. "Tra febbraio e marzo i ricoveri per infarto e scompenso cardiaco sono aumentati del 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso – rivela Carlo Cernetti, 54 anni, direttore delle unità di Cardiologia di Treviso e Castelfranco – la recrudescenza di eventi di questo tipo segue una certa stagionalità. Ma quella attuale sembra essere davvero molto forte e violenta". E per questa ragione, il fenomeno sarà al centro di uno specifico studio tra Cardiologia e l'Università di Padova.

     

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    Intervistato dal Messaggero, quando gli chiedono da dove sorga l'aumento di infarti e scompensi cardiaci, il dottor Cernetti spiega: "La recrudescenza di eventi acuti anche in persone giovani ci ha già portato ad avanzare delle ipotesi. La prima è che l’epidemia da Covid abbia causato un enorme incremento delle infiammazioni. E queste rappresentano una pre-condizione che favorisce gli infarti e gli eventi cardiovascolari acuti".

     

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    E ancora, interpellato sulle ragioni specifiche, aggiunge: "Il virus porta a un aumento delle infiammazioni. Le placche di colesterolo sottoposte a stress infiammatorio tendono a ulcerarsi. A rompersi. E così può esserci l’infarto. Il Covid sta continuando a girare, fermo restando che al momento non sembra dare un drammatico problema di ospedalizzazioni. Nei grandi numeri vengono colpite anche persone vulnerabili. Questo può generare l’evento acuto", conclude Cernetti.

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