https://campaigns.animalequality.it/wet-market/
Ilaria Floris per www.adnkronos.com
mercato tradizionale cinese
"Mettere al bando i wet market, mostrando alle persone il ruolo che questi mercati hanno avuto nelle epidemie passate e rivelare la crudeltà inflitta agli animali con queste pratiche". Questo è l’obiettivo della campagna di Animal Equality, l’organizzazione animalista internazionale che, attraverso una petizione alle Nazioni Unite, chiede di vietare i mercati di carni animali come quello - oramai tristemente famoso - cinese di Wuhan.
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"In meno di 24 ore, la petizione è già vicina alle 100mila firme, solo in Italia abbiamo superato le 25mila - spiega all’Adnkronos Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality Italia- Noi crediamo che l’Onu possa far pressione su questo tema". Si tratta, spiega Cupi, "di un discorso culturale, nei paesi asiatici (e anche in Africa, ndr) vengono mangiati quasi tutti i tipi di animali. Ma non essendoci nessun tipo di regolamento, gli animali vengono brutalmente macellati per clienti che desiderano mangiare questo tipo di carne fresca".
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Inoltre, c’è il discorso relativo alle condizioni igieniche. "Stiamo parlando di animali che vengono tenuti rinchiusi insieme in gabbie molto piccole e molto sporche - dice ancora Cupi - e questo crea terreno fertile per quelle che sono chiamate malattie zoologiche, che a lungo andare diventano una minaccia per la salute pubblica, tanto che in passato sono stati anche fonte di epidemia. Sars e influenza suina sono due esempi di epidemia che hanno avuto origine dagli animali che poi sono arrivati all’essere umano causando pericolosi focolai".
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Per quanto riguarda il Covid-19 le origini non sono ancora chiare, "ma - osserva il direttore di Animal Equality - molti scienziati e ricercatori credono che tutto sia partito dal mercato del pesce di Wuhan". L’organizzazione mette a disposizione alcuni impressionanti video che mostrano le condizioni igieniche di questi mercati, tra cui anche quello di Wuhan. "Spiego un’ultima cosa: si chiama wet market perché il sangue e le viscere degli animali quando vengono macellati cadono per terra e bagnano i pavimenti delle bancarelle. E’ un gesto di folklore che viene particolarmente 'apprezzato' dagli appassionati".
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